Il Riesame di Roma ha detto no alla richiesta di liberare il costruttore di Brolo, arrestato a marzo nell'indagine su un giro di tangenti per i lavori Anas, in particolare per l'appalto siciliano della Siracusa-Gela.

Resta ai domiciliari Giuseppe Ricciardello. Il Tribunale del Riesame di Roma ha detto no alla richiesta di liberare l'imprenditore, coinvolto nell'inchiesta Dama Nera 2 su un giro di presunte mazzette per gli appalti Anas sfociata nel blitz dell'11 marzo scorso.

"Il tribunale, ponendosi in continuità con le decisioni in precedenza rese nell'ambito della stessa indagine, ha confermato la misura cautelare senza valorizzare, come avrebbe dovuto, la corposa allegazione difensiva, più che idonea a smentire l'unica ed isolata fonte indiziaria a carico di Ricciardello, rappresentata dalle dichiarazioni della signora Accroglianó. Rispetto a queste ultime non esistono riscontri di alcun genere, meno che mai individualizzanti", commenta il difensore, l'avvocato Nino Favazzo, che annuncia ricorso in Cassazione: "Gli argomenti addotti dalla difesa sono troppi e troppo decisivi per poter essere liquidati frettolosamente, come fin qui è stato fatto, al solo fine di non incrinare un impianto accusatorio che poggia solo sulle sabbie mobili rappresentate da compiacenti ed interessate chiamate in reità".

Insomma, secondo il legale, il costruttore di Brolo, ormai colosso nazionale, è stato "tirato dentro" una vicenda che non lo riguarderebbe, e a riscontro delle accuse chi ha puntato il dito contro di lui non c'è nulla.

Intanto, peró, dopo un primo avviso di garanzia l'imprenditore è andato ai domiciliari, e sia il giudice per le indagini preliminari che il Riesame hanno ritenuto necessario il provvedimento cautelare, conseguenza dell'accusa di aver pagato per ottenere dei favoritismi nell'appalto in corso sulla Statale 117 Gela-Santo Stefano di Camastra

Alessandra Serio