La Città Metropolitana ha già richiesto lo stato di emergenza, la presidente del consiglio Emilia Barrile propone al sindaco Accorinti di chiedere anche lo stato di calamità naturale per i danni causati dagli incendi di questi giorni.
Gli incendi che in questi giorni hanno distrutto colline e terreni in tutta la provincia di Messina hanno spinto Accoranti, da sindaco della Città Metropolitana, a chiedere lo stato di emergenza. L'atto è stato inviato al Presidente della Regione Siciliana, al Dipartimento regionale della Protezione Civile e, per conoscenza, al Prefetto di Messina, servirà per poter avviare la fase di censimento, stima e riconoscimento dei danni, si spera possa essere uno strumento di aiuto per chi ha visto anni di sacrifici e lavoro andati letteralmente in fumo.
A sostegno di questa richiesta si schiera anche la presidente del consiglio comunale Emilia Barrile: «Le devastanti conseguenze che il maxi rogo nella nostra riviera tirrenica ha causato in termini di distruzione ambientale del territorio, ben 250 ettari, e di disagi importanti per la popolazione ha creato un danno economico ancora non quantificabile. La perdita della casa per nuclei ed anziani, che hanno visto bruciare e dissolversi davanti i loro occhi i sacrifici di una vita, la distruzione di piccole aziende, "Fantasilandia" a Castanea in primis, hanno inferto alla città una ferita non da poco» dice la presidente che però chiede al sindaco Accorinti se intanto sia stata istituita un'Unità di crisi che registri lo stato dell'arte e relazioni sugli effettivi danni o se sia organizzato un Centro di Assistenza per la porzione di popolazione colpita dal rogo.
Per la presidente del consiglio, è chiaro quanto il monitoraggio delle abitazioni che hanno subìto danni strutturali sia urgente e propone di aggiungere alle richieste anche lo stato di calamità naturale per venire urgentemente incontro ai bisogni dei cittadini rimasti senza alloggio e senza le aziende agricole familiari. Proone anche un Tavolo Tecnico con il Comandante dei Vigili del Fuoco e con la Protezione Civile Regionale per individuare preventivamente le azioni necessarie per ovviare alle gravissime carenze del sistema che si sono tragicamente evidenziate negli accadimenti della settimana scorsa. Infine l’appello ad Accorinti: «La invito ad attuare tutti i passi necessari perché l'insipienza della Regione, che non ha adeguatamente organizzato un piano preventivo per fronteggiare il fenomeno degli incendi diffusi, più che prevedibile, con una campagna antincendio efficiente, rimanga la sola responsabilità politica e gestionale e che attui al più presto tutti i necessari ed urgentissimi correttivi».