Danno in via Croce Rossa. Open Fiber si scusa ma chiede le planimetrie dei sottoservizi

Danno in via Croce Rossa. Open Fiber si scusa ma chiede le planimetrie dei sottoservizi

Redazione

Danno in via Croce Rossa. Open Fiber si scusa ma chiede le planimetrie dei sottoservizi

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venerdì 18 Ottobre 2019 - 07:56

La società lamenta la presenza di sottoservizi a quote troppe vicine rispetto alla sede stradale

MESSINA – Open Fiber si scusa per il disagio causato ieri in via Croce Rossa. Intorno alle 8, il macchinario utilizzato per gli scavi, da una ditta che opera per conto di Open Fiber, ha infatti intercettato una tubazione della rete idrica “posizionata a soli 10 centimetri al di sotto della sede stradale”.

La segnalazione è stata immediatamente girata ad Amam. La società ha provveduto alla riparazione, completando il lavoro intorno alle ore 13.

Open Fiber ha già attivato tutte le procedure necessarie all’accertamento delle responsabilità dell’accaduto, con l’invito rivolto alla direzione lavori di attuare i conseguenti provvedimenti contrattuali nei confronti delle ditte interessate.

Dopo le scuse, però, Open Fiber sottolinea “la presenza di sottoservizi superficiali in quasi tutta la città di Messina: nelle scorse settimane sono state intercettate condutture al di sotto dei 4 centimetri di profondità, mentre in un caso la tubazione è stata danneggiata addirittura a valle delle operazioni di ripristino a causa delle vibrazioni del macchinario. Diventa dunque fondamentale, al fine di ridurre i disagi, avere evidenza delle infrastrutture presenti nel sottosuolo cittadino”.

La società risponde anche al presidente dell’Amam: “Le tubazioni superficiali, come ben sanno quanti lavorano nel campo delle opere civili interrate, diventano difficilmente rintracciabili dagli strumenti di rilevazione solitamente utilizzati come il georadar: una sorta di cono d’ombra impedisce infatti agli operatori una corretta lettura della situazione al di sotto della sede stradale. A tal proposito, già in passato abbiamo fatto presente ad Amam la necessità di condividere le planimetrie della rete idrica cittadina al fine di sovrapporle con il progetto di infrastrutturazione in corso sulla città”.

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