Presentato alle scuole di danza cittadine il programma di collaborazione con il noto artista belga, già direttore del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Il sovrintendete Saija annuncia la possibilità di organizzare anche a Messina il Concerto di Capodanno.
“Il Teatro di Messina riprende un discorso interrotto da troppi anni: non stiamo parlando di un Ente pubblico qualsiasi, ma di un patrimonio che deve essere messo a disposizione di tutti”. Il direttore artistico del Vittorio Emanuele Ninni Bruschetta presenta così una nuova collaborazione di prestigio, passaggio fondamentale per la rinascita della cultura cittadina: il coreografo di fama internazionale Micha Van Hoecke dirigerà infatti un laboratorio di danza nella città dello Stretto dalla seconda metà di febbraio. Il progetto prevede la realizzazione di due spettacoli prodotti dall’E.A.R. Teatro di Messina con giovani danzatori e danzatrici messinesi. Coinvolte, naturalmente, tutte le scuole di danza della città, accorse oggi in gran numero alla presentazione dell’interessante progetto nella Sala Sinopoli del teatro Vittorio Emanuele.
“Stiamo facendo quel che si deve fare, nulla di straordinario” ha proseguito Bruschetta, “vogliamo rimettere la danza al centro della rinascita di questo Ente, parliamo di un’arte che è stata assassinata in tutta Italia e che sembra ormai estranea alla programmazione culturale di questo Paese. Micha Van Hoecke è una persona dalle enormi doti umane prima ancora di essere il grande coreografo, regista e danzatore che tutti conosciamo; siamo estremamente felici per questa collaborazione”. Proprio l’artista belga, anche direttore del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, si è detto entusiasta per questa nuova avventura in Sicilia con un progetto che può rivelarsi forse unico nel panorama del meridione italiano: “Appartengo ad un mondo che non c’è più,” ha esordito Van Hoecke tra l’ironia e l’amara constatazione, “ma devo guardare necessariamente avanti per continuare a fare ciò che amo nel modo in cui sono abituato a farlo. Vivo da tanti anni in Italia e penso che troppo spesso politica e sindacati interferiscano nelle scelte artistiche, talvolta mortificando il lavoro di chi ambisce unicamente ad offrire uno spettacolo ad un pubblico di appassionati. Sto iniziando a conoscere la realtà messinese e sono piacevolmente colpito dalla qualità dell’ambiente artistico. Vogliamo creare un progetto di laboratorio con 14-16 ragazzi scelti dalle scuole di danza cittadine. Tornerò a Messina dal 23 febbraio per le selezioni, naturalmente ci vorrà del tempo per realizzare un progetto all’altezza delle aspettative”.
Hanno partecipato alla presentazione anche Tania Toscano, direttore della rivista Frammenti, la stilista Marella Ferrera ed il direttore artistico della musica del Vittorio Emanuele, un raggiante Giovanni Renzo: “Stiamo vivendo un momento incredibile tra gli spettacoli della Sala Laudamo (il 5 e il 6 in scena “Padam Padam”, omaggio ad Edith Piaf) e la riapertura del “Mandanici” di Barcellona Pozzo di Gotto,” ha dichiarato il Maestro Renzo, “non possiamo che essere soddisfatti per quello che stiamo realizzando, con l’augurio di centrare nuove collaborazioni di grande prestigio per esaltare quelle realtà cittadine rimaste per troppo tempo nell’ombra”. Proprio in conclusione, il sovrintendente Antonino Saija annuncia la possibilità di organizzare anche a Messina il Concerto di Capodanno, un evento che rappresenterebbe un nuovo importante passo verso la ritrovata normalità di un Ente che per troppi anni ha seguito vicende estranee a quelle di un percorso prettamente artistico.
Domenico Colosi