Esoscheletri: lo spettacolo di fine anno del laboratorio teatrale Danzarte

Esoscheletri: lo spettacolo di fine anno del laboratorio teatrale Danzarte

Esoscheletri: lo spettacolo di fine anno del laboratorio teatrale Danzarte

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martedì 28 Giugno 2011 - 10:08

I sette performers, gli esoscheletri del titolo dello spettacolo, hanno messo in scena il loro repertorio – brani che hanno fatto la storia della letteratura, della musica, del teatro – sul palco, in platea e in ogni possibile angolo del Teatro della Luna Obliqua

Il primo applauso degli oltre centocinquanta spettatori è stato un applauso incredulo e anche un po’ stordito, perché per un’ora al Teatro della Luna Obliqua la barriera che separa il pubblico dalla scena è caduta. Sabato 25 giugno, alle 23, si è svolto lo spettacolo conclusivo del laboratorio teatrale di Danzarte e della compagnia della Luna Obliqua. Esoscheletri è il nome scelto dal regista, Sasà Neri, per raccontare, in maniera né tradizionale né rassicurante, i profondi misteri dell’anima umana, i sette Io che ognuno di noi racchiude dentro di sé.
“Abbiamo annullato le distanze tra palco e platea, tra chi recita e chi assiste – commenta soddisfatto Sasà Neri – Abbiamo privato il pubblico di ogni protezione. Nel rispetto di ogni singola persona, abbiamo turbato chi era in sala. Era il nostro scopo”.

I sette performers, gli esoscheletri del titolo dello spettacolo, hanno messo in scena il loro repertorio – brani che hanno fatto la storia della letteratura, della musica, del teatro – sul palco, in platea e in ogni possibile angolo del Teatro della Luna Obliqua, con gli spettatori accompagnati a vivere la propria esperienza nei corridoi esterni alla sala, nel foyer del teatro, nei bagni. Movenze e atteggiamenti, toni ed espressioni, secchi, decisi, taglienti quelle dei sette performer, sfumate da ognuno nella direzione di un preciso riferimento: i sette Io raccontanti in un passo del romanzo Il Folle, dello scrittore libanese Khalil Gibran.
Dalla regia, Sasà Neri chiedeva agli esoscheletri seguire un copione “scritto” con le luci. Con quella bianca suggeriva momenti di tensione recitativa semplice. Con la luce blu, la tensione era intima. Con quella rossa diventava estrema. Indicazioni che gli esoscheletri recepivano e restituivano ad un pubblico che mostrava reazioni differenti, a tratti infastidito, a tratti sorpreso, ma certamente coinvolto.
Un esperimento teatrale, quello di Esoscheletri, destinato a ripetersi. Sul palco, protagonisti della performance sono stati Alessandra Borgosano, Dominga De Francesco, Francesco Mazzullo, Gianluca Minissale, Noemi Perticare, Claudia Pisacane e Antonio Tesoro.

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