Tante le segnalazioni dei cittadini che invitano Comune e Amam a risolvere le carenze idriche e le perdite. Gli interventi di Coletta e Oteri
di Marco Olivieri
MESSINA . Nel novembre 2023 le prove per i tre nuovi pozzi a Briga. Adesso Comune e Amam confidano di poter avere presto 120 litri d’acqua al secondo in più, mentre intanto è stato attivato il pozzo Marullo. Si lavora su più fronti e con l’attivazione del Centro operativo comunale da lunedì, si deve rendere immediato l’intervento per chi disagio idrico in varie zone della città. Di vitale importanza, come promesso in Consiglio comunale dalla presidente Bonasera, il rafforzamento dell’assistenza ai cittadini da parte di Amam.
Ci scrive una signora: “Come cittadina e affittuaria di una casa al numero 481 in via Palermo, sono avvilita. La situazione è insostenibile, invivibile, non dignitosa. Siamo una famiglia di 4 persone, paghiamo un affitto non indifferente e mi trovo, a un anno o poco più dal contratto, a sentire il mio avvocato per avere il consenso per retrocedere dal contratto, in modo da non pagare penali. Il motivo? Senz’acqua non si riesce a vivere. Non si possono fare docce, lavatrici, l’igiene scarseggia. Abbiamo provato a chiamare l’autobotte ma gli operatori si sono rifiutati di raggiungere i piani alti (dal garage il nostro serbatoio, essendo un attico, risulta al sesto piano e non al quarto). Ci hanno detto che sono tecnicamente impossibilitati (per ragioni di sicurezza, n.d.r.)”.
Da via Palermo a Gesso i cittadini: “Come si fa a stare senz’acqua”
Continua la cittadina che vive in via Palermo alta: “Le istituzioni promettono di distribuire l’acqua dalle 6 del mattino alle 12, come da tabella dell’1 luglio. Ma, in realtà, l’acqua arriva al piano terra alle 6 del mattino e viene sospesa alle 9.30, con una pressione ridicola che non raggiunge neanche il quarto piano. E, quando arriva agli attici, è un filo che non basta a riempire una cassetta dello scarico. Figuriamoci un serbatoio”.
Un appello a risolvere una situazione drammatica arriva anche dal villaggio di Gesso e dalla frazione Locanda Colonna, fimato dall’associazione “Comunità solidale”: “Con la stagione estiva, si aggravano le condizioni e in più da mesi il cimitero è senz’acqua. Le persone portano da casa i recipienti. E, nella zona bassa del villaggio, arriva acqua sporca e maleodorante”.
Oteri: “Tante le segnalazioni per le perdite d’acqua”
Altra tema decisivo è quello delle perdite d’acqua. Osserva il consigliere comunale Cosimo Oteri, del gruppo misto: “Non solo perdite copiose da oltre 10 giorni in via Cherubini, senza che nessuno sia intervenuto, nonostante le numerose segnalazioni. Registriamo anche quelle in contrada Badia a San Filippo Inferiore. In quest’ultimo caso, mi risulta che l’Amam sia stata contattata non solo dai residenti ma anche da un consigliere di Quartiere. Un problema che riguarda anche altre zone di Messina, come in via San Cosimo e Mili San Pietro, nelle quali, anche in questi casi, l’azienda non è intervenuta”.
“Intervenite in via Cherubini: si perde troppa acqua”
Ecco perché è necessario un rafforzamento immediato dell’organico e dei tecnici impegnati nell’assistenza. Sono tante le segnalazioni e le risposte devono essere efficaci in tempi brevi. Proprio su via Cherubini, Valle degli Angeli altezza numero civico 56/60, arriva la segnalazione di un cittadino: “Persiste da oltre una settimana un’ingente perdita di acqua (a mio giudizio potabile) nell’indifferenza generale. Io stesso ho segnalato il guasto ad Amam ma ad oggi (dopo che ho fatto l’ennesima telefonata) non è intervenuto nessuno. E il prezioso liquido continua a fuoriuscire. Mi è stato risposto dalll’azienda che la squadra che deve intervenire è impegnata in altri lavori. Ma è normale una situazione del genere? In un momento così drammatico per Messina, in materia di approvvigionamento idrico, tutto il Consiglio d’amministrazione dovrebbe munirsi di pale e picconi per andare a intervenire”.
E ancora: “O, in alternativa, se mi danno l’autorizzazione (perché potrei rischiare una denuncia dalle autorità competenti) mi munirò io dell’attrezzatura necessaria. E metterò una toppa nel tubo che si è rotto”.
Coletta: “Troppi ritardi da parte dell’amministrazione comunale”
Sul tema, interviene pure il consigliere della IV Municipalità, del Partito democratico, Renato Coletta: “Il Consiglio comunale straordinario sull’emergenza idrica del 3 luglio scorso non ha sortito l’effetto sperato, anzi è stato strumentalmente utilizzato dall’amministrazione per sponsorizzare le iniziative adottate. Evidentemente alcuni interventi non hanno registrato l’effetto desiderato, nonostante sia stata fatta molta propaganda e di acqua, anche rispetto agli ultimi tre anni, ce ne sia poca e sempre meno. Si poteva e si doveva fare di più. Intanto l’amministrazione ha sottovalutato una crisi idrica ampiamente prevedibile per il calo delle precipitazioni meteoriche registrato negli ultimi tre anni in Sicilia. L’aver ritardato interventi, che dovevano essere messi in campo quantomeno nel 2023, ci avrebbe permesso di affrontare la crisi con alcuni pozzi allacciati e meno perdite (40%) alla “rete idrica colabrodo”. Tant’è che ad oggi soltanto il pozzo di Briga sembra in fase di allaccio alla rete idrica e la ricerca di perdite che, fra l’altro, influiscono significativamente sul calo di pressione delle condotte, è stata attivata soltanto a maggio”.
“Spreco d’acqua nelle ville comunali e si chieda l’intervento della prefetta per requisire i pozzi d’acqua potabile privati”
Prosegue il consigliere del Pd: “Discorso a parte merita lo spreco di acqua dell’acquedotto utilizzata per irrigare alcune aree a verde comunali, fra le quali parchi, ville, rotatorie e persino le aiuole del tram. E non si tratta di risorse idriche “insignificanti”, come l’amministrazione si è affrettata a “tranquillizzare” qualche timido consigliere comunale dell’opposizione che aveva posto il quesito. È uno spreco per il quale il sindaco dovrebbe immediatamente disporre il divieto di irrigazione di aree comunali con l’acqua potabile dell’acquedotto. Ma i cittadini chiedono risposte e giustamente immediate. Sappiamo che la crisi idrica peggiorerà nei prossimi mesi e l’amministrazione non può più continuare a minimizzare i disagi, prospettando soluzioni anche fantasiose e comunque coniugate al futuro. La cittadinanza ha ben chiaro che si è perso tanto, troppo tempo, e, quindi, cosa si può fare nell’immediato? Sicuramente chiedere l’intervento della prefetta per requisire i pozzi di acqua potabile privati presenti in città che dispongano di una portata adeguata. E, soprattutto, che siano in prossimità delle condotte comunali, dove immettere il prezioso liquido”.
“Ecco cosa fare nell’immediato per sopperire ai cali di pressione”
Aggiunge Coletta: “Per sopperire ai cali di pressione, che non consentono il riempimento di serbatoi privati collocati nelle terrazze o agli ultimi piani, andrebbe ottimizzata meglio la ripartizione della poca acqua fra i serbatoi comunali. In tal senso, Amam sta lavorando alacremente ma l’acqua a disposizione purtroppo è poca. In ultimo, dato che i palazzi con serbatoi privati collocati nei balconi o terrazze, per ovvi motivi di sicurezza, non possono essere approvvigionati con autobotti, sarebbe opportuno che questi condomini realizzassero un impianto di autoclave al piano terra o in alternativa, una diramazione con attacco per autobotte. Ma perché si è arrivati al 6 luglio fra feste, concerti, continue inaugurazioni, senza che l’amministrazione desse priorità a tutte le iniziative che dovevano essere messe in atto da tempo?”.
Basile: “Dal Comune 1 mln di euro per mitigare la crisi idrica e dal 2018 abbiamo recuperato dopo 30 anni d’immobilismo”
Dalla provocazione finale del consigliere alle recenti dichiarazioni del sindaco Basile: “Il Comune di Messina si aiuta da solo nel caso della crisi idrica. Abbiamo intenzione di destinare una quota finanziaria, che non ci è stata garantita dalla Regione, ma che siamo stati capaci di trovare. Grazie a una manovra finanziaria destiniamo almeno 1 milione di euro, cassa pronta, per il supporto economico agli interventi necessari per mitigare la crisi idrica nelle zone con maggiore disagio. È già successo nel periodo dell’emergenza Covid, con l’amministrazione De Luca, e dimostriamo ancora una volta di sapere reperire risorse nel momento del bisogno”.
E ancora: “Stiamo facendo oggi un lavoro che recupera trent’anni d’immobilismo. Avremmo avuto la possibilità d’utilizzare fonti di finanziamento per fare altro ma, nel campo dell’acqua a Messina e delle perdite, lo sforzo progettuale è stato grande e avviato dal 2018”.
La voce dei cittadini tra emergenza quotidiana e la necessità di progetti a lunga distanza
Il dibattito continua e, con esso, soprattutto la necessità di far fronte a un problema quotidiano. Tenere insieme emergenza e progetti ad ampio respiro, come gli interventi strutturali previsti, è un’esigenza fondamentale. Con onestà intellettuale e spirito propositivo, tutte le istituzioni e le forze politiche facciano la loro parte. Al centro di tutto, in questo aspetto e in altri, vanno messi i cittadini. Ora e sempre.
Mi chiedo come mai nessuno sollevi il problema della PRIVATIZZAZIONE in atto dell’acquedotto dell’intera provincia messinese. Il comune, la regione e lo stato (con il PNRR) stanno mettendo i soldoni per il rifacimento delle condotte salvo poi vendere ad un soggetto privato di cui non è dato sapere il nome.
Lascio stare la retorica sull’acqua bene comune e vado al punto: se i soldi sono pubblici anche i benefici devono esserlo.
Come tutti sanno amam ha risolto tutti i problemi, tranne quello dell’acqua
si è vero che gran parte della colpa è dell’amministrazione comunale ma dove sono i nostri deputati nazionali Musolino Germanà Siracusano ? soprattutto a gli ultimi due visto che i vostri partiti sono nella maggioranza perché non spingete per risolvere il problema anziché parlare solo di ponte … da quando il problema dell’acqua si è ingrandito voi sitete spariti
Ottimo articolo del Direttore ,specie il finale 👏👏👏👏👏👏…..mi ha invece stancato la solita tiritera del Sindaco Basile che mette avanti, appena gli si muovono contestazioni, 30 anni d ‘ immobilismo 🙄passati…… ,deve parlare invece del presente, e del suo d’ immobilismo 😤….. nel settore idrico ,in questi ultimi anni , ci avete illuso con la promessa dell’ acqua h 24 entro il 2021( vedi ultima diretta Facebook dove tra l’ altro i cittadini si complimentavano con l’ ex Sindaco,ascoltando e credendo a tutto il lavoro che si apprestava lui e la sua giunta a fare eseguire 😖 , …..e invece siamo notevolmente peggiorati😡 nonostante continuate a parlare di miglioramento, rifacimento, che di fatto ,allo stato attuale ,non ci sta comportando nessuna miglioria ….poi che mi spieghi perché non si è opposto a rifornire di una parte d’ acqua Taormina,vista la grave carenza idrica che abbiamo 😡…..acqua che ci viene ulteriormente tolta dal severo razionamento che già abbiamo….. razionamento nei nostri rubinetti e sperpero nell’ erogarla a Taormina e ulteriore sperpero nelle copiose perdite disseminate in città, a cui non vi frega nulla arginarle per non sciupare inutilmente acqua ,visto che neanche tenete conto delle nostre segnalazioni se non quando ci rivolgiamo a Tempostretto….. non parliamo che ho visto con i miei occhi gettare via nella strada l’ acqua non utilizzata delle autobotti 😱😤😖😡….. predicate bene e razzolate male come al solito…..poi spiegatemi che vi prendete a fare i soldi ( non obbligatori) nella bolletta di circa 15 euro, alla voce oneri perequazione Arera ,visto che neanche li sapete adoperare e visto l’ acqua che ci manca perennemente…..una marea di spese per una cattiva gestione dell’ acqua, perché di questo si tratta 😤😖😡.
Castanea ormai da mesi una perdita che nessuno vuole vedere, eppure è sulla strada provinciale proprio davanti ad una struttura sociale, la consigliera comunale del posto ci passa sopra e non interviene, a Massa San Giorgio il serbatoio ha uno svuotamento anomalo, nessuno sa dove va a finire l’acqua, i cittadini segnalano lo sprofondamento della strada provinciale e nessuno si chiede il motivo (forse l’acqua non scorre dove dovrebbe?) per il Comune basta mandare una ditta che ogni tanto mette una toppa di asfalto che si bagna anche nei messi di siccità.