9 milioni 933mila 318 passeggeri, incremento vicino al 9 % rispetto all'anno prima. Solo 358mila passeggeri, 6 % in meno dell'anno prima, a Reggio Calabria, 28esimo scalo su 33
Superato Milano Linate, tenuto appena sotto Napoli, l’aeroporto di Catania Fontanarossa è il quinto scalo italiano per numero di passeggeri. Per pochissimo non sono stati raggiunti i 10 milioni ma è un traguardo che si toccherà nel 2019, grazie al fatto che Fontanarossa resta l’aeroporto più vicino per ben 7 province siciliane su 9, compresa quella di Ragusa, che ha al suo interno Comiso ma con rotte molto limitate.
Una sproporzione storica, se si pensa che invece Palermo e Trapani hanno un aeroporto su cui gravitano quasi esclusivamente le proprie province ma che conferma il trend nazionale:i grandi aeroporti in crescita, i piccoli in calo e a rischio chiusura. E infatti Palermo fa segnare un ottimo + 14,8 % mentre Trapani un pessimo – 62,8 %. Linate, Ciampino e Torino sono gli unici tre aeroporti in leggero calo tra i primi 22, mentre Rimini è l’unico in leggero aumento tra gli ultimi 11.
Difficile, in questo contesto, pensare ad un aeroporto messinese, pur se il territorio è il più grande italiano sprovvisto. Le prospettive reali più concrete sono collegamenti migliori con l’aeroporto di Catania, ancora oggi distante per la provincia peloritana-nebroidea. A breve potrebbero iniziare i lavori per la fermata ferroviaria a Fontanarossa, che dovrebbero durare un anno. A quel punto l’aeroporto potrà essere raggiunto anche in treno e sarà un’alternativa importante, soprattutto se si considera la pericolosità dell’A 18, emersa sempre più negli ultimi tempi. Ma per avere un collegamento ferroviario veloce, approssimativamente in 45 minutitra Messina centro e l’aeroporto, bisognerà aspettare la realizzazione del raddoppio ferroviario, che potrebbe andare in gara d’appalto tra qualche mese. Ma in questo caso i lavori dureranno otto o dieci anni.
I 33 aeroporti italiani aperti nel 2018 ottengono un totale di 185 milioni di passeggeri, in aumento del 6 % rispetto all’anno prima. Il sistema romano(Fiumicino e Ciampino) è vicino ai 49 milioni,quello milanese (Malpensa, Linate, Bergamo) ai 47, quello veneto (Venezia, Verona e Treviso) arriva a 18 milioni, poi Catania supera Napoli di un nulla, entrambe a un passo da 10 milioni. 8 milioni e mezzo per Bologna, poco più degli 8,2 milioni del sistema toscano (Pisa e Firenze), 7 e mezzo per quello pugliese (Bari e Brindisi), 6,6 milioni Palermo.
Ancora in calo, invece, del 6 %, il vicino aeroporto di Reggio Calabria, che chiude a 358mila passeggeri, meglio solo di altri cinque scali, tra i quali Crotone, che ha ripreso l’attività dopo un anno di chiusura. Per i messinesi e i reggini stessi, prima ancora che un problema di accessibilità, resta quello storico dei pochi voli e, quei pochi, solitamente a prezzi superiori rispetto a Catania o a Lamezia. Anche lo scalo principale calabrese sale dell’8 % e si avvicina al traguardo dei 3 milioni.
LA GRADUATORIA:
1) Roma Fiumicino: 42.995.119 (+ 4,9 %)
2) Milano Malpensa: 24.725.490 (+ 11,5 %)
3) Bergamo: 12.938.572 (+ 4,9 %)
4) Venezia: 11.184.608 (+ 7,8 %)
5) Catania: 9.933.318 (+ 8,9 %)
6) Napoli: 9.932.029 (+ 15,8 %)
7) Milano Linate: 9.233.475 (- 3,3 %)
8) Bologna: 8.506.658 (+ 3,8 %)
9) Palermo: 6.628.558 (+ 14,8 %)
10) Roma Ciampino: 5.839.737 (- 0,8 %)
11) Pisa 5.463.090 (+ 4,4 %)
12) Bari 5.030.760 (+ 7,4 %)
13) Cagliari 4.370.014 (+ 5,1 %)
14) Torino 4.084.923 (- 2,2 %)
15) Verona 3.459.807 (+ 11,6 %)16) Treviso 3.308.955 (+ 9,7 %)
17) Olbia 2.999.253 (+ 6,7 %)
18) Lamezia 2.756.211 (+ 8,2 %)
19) Firenze 2.719.081 (+2,3 %)
20) Brindisi 2.478.856 (+ 6,8 %)
21) Genova 1.455.637 (+ 16,5 %)
22) Alghero: 1.365.129 (+ 3,3 %)
23) Trieste 772.517 (- 1,1 %)
24) Pescara 666.691 (-0,2 %)
25) Trapani 480.524 (- 62,8 %)
26) Ancona: 452.567 (- 6,7 %)
27) Comiso 424.487 (- 2,9 %)
28) Reggio Calabria 358.321 (- 6,1 %)
29) Rimini 308.000 (+ 0,8 %)
30) Perugia 223.436 (-10,7 %)
31) Cuneo 114.271 (-6,1 %)
32) Crotone 83.854 (era chiuso)
33) Parma 79.014 (-51,1 %)
“Difficile, in questo contesto, pensare ad un aeroporto messinese, pur se il territorio è il più grande italiano sprovvisto.”E’ tale RASSEGNAZIONE che consente alle province viciniore di “ingrassare” a spese dell’inettitudine buddace .Messina merita perciò la DESERTIFICAZIONE e il DEGRADO di tutti i VALORI:Seppoi, consideriamo che QUALITA’ di MAGGIORENTI (pregiudicati,ladri,”scattruni affamati”) che popolano codesto territorio,…………è INEVITABILE abbandonare ed andarsene senza voltarsi indietro.Da un certo punto di vista,Messina da “verminaio” é scaduto ancora a “LEBBROSARIO”!