Il porto di Messina è il primo italiano e l'ottavo europeo per numero di passeggeri

Il porto di Messina è il primo italiano e l’ottavo europeo per numero di passeggeri

Il porto di Messina è il primo italiano e l’ottavo europeo per numero di passeggeri

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venerdì 28 Marzo 2014 - 13:19

L'Autorità Portuale rivendica il proprio ruolo nella gestione di un sistema chiamato a coordinare i servizi per 8 milioni 126mila passeggeri all'anno. Il riferimento è alla paventata possibilità della soppressione delle gran parte delle Autorità Portuali italiane, quella di Messina e Milazzo compresa

Dover 12 milioni 076mila passeggeri, Paloukia-isola di Salamina (Grecia) 11 milioni 430mila, Perama (Grecia) 11 milioni 430mila, Helsinki 10 milioni 637mila, Calais 9 milioni 345mila, Stockholm 9 milioni 108mila, Tallinn 8 milioni 417mila, Messina 8 milioni 126mila, Napoli 7 milioni 964mila, Pireo (Grecia) 7 milioni 924mila.

Secondo la rilevazione Eurostat pubblicata recentemente, il porto di Messina è il primo porto italiano che appare nella top ten dei porti europei per movimentazione passeggeri nell’anno 2012. All’ottavo posto, seguito da Napoli, il porto peloritano ha quindi conquistato un importantissimo primato, rappresentando così il Bel Paese negli studi statistici dell’Unione Europea, visto che negli altri settori di movimentazione marittima nessun porto italiano è riuscito ad entrare nelle prime dieci posizioni.

“Il riconoscimento europeo – si legge in una nota dell’Autorità Portuale – non fa che confermare la forte peculiarità del porto di Messina ed evidenziare come, nei fatti, il sistema gestito dall’Autorità Portuale di Messina e Milazzo, chiamata a coordinare i servizi per 8.126.000 passeggeri, rappresenti uno snodo di assoluta rilevanza internazionale. Passaggio obbligato per il trasporto logistico combinato mare-terra-ferrovia, il porto di Messina è inoltre cuore pulsante dell’Area dello Stretto dove due comunità metropolitane, Messina e Reggio Calabria, e le aree provinciali retrostanti da anni hanno sviluppato una sempre più intensa attività di conurbazione, soprattutto in termini di servizi. Il diritto dei cittadini ad una mobilità efficiente deve essere in ogni modo assicurato con impegno e attenzione costanti e con una radicata presenza sul territorio che possa garantire processi gestionali sempre più attuali”.

Dati elevati anche per ciò che concerne l’attraversamento dello Stretto da parte di centinaia di migliaia di mezzi gommati (752.946 nel 2012 e 789.324 nel 2013). “Una situazione – prosegue la nota – deve essere affrontata con adeguate opere infrastrutturali e nuovi servizi telematici che possano consentire una dovuta modernizzazione della gestione dei flussi, una sempre più efficace fluidificazione del traffico pesante e un minore impatto possibile sulla viabilità cittadina. Per la gestione di questi processi innovativi fortemente collegati alla portualità e alla movimentazione marittima non si può prescindere dall’azione costante di un’Autorità Portuale strettamente collegata al territorio che agisca da cabina di regia con Enti e Istituzioni locali e nazionali”.

Il riferimento è alla paventata possibilità della soppressione delle gran parte delle Autorità Portuali italiane, quella di Messina e Milazzo compresa. “Il primato dell’Autorità Portuale di Messina e Milazzo – conclude l’ente di via Vittorio Emanuele – non deve pertanto essere in nessun modo disconosciuto né tantomeno sminuito, soprattutto in un momento storico di particolare delicatezza che vede, da un lato, forti iniziative congiunte da parte di molte Istituzioni locali per la realizzazione dell’Area metropolitana dello Stretto, e dall’altro un periodo estremamente critico per la portualità italiana, in cui si sente parlare di probabili riforme e ipotizzati accorpamenti che, se confermati, rischierebbero di mortificare alcuni contesti territoriali, come quello messinese, di particolare tipicità e con connotazioni socio-economiche del tutto rilevanti e peculiari”.

14 commenti

  1. Il Signore dà il pane a chi non ha i denti. Nel mondo c’è la caccia al turista. Qui ce li depositano nostro malgrado. Davanti le transenne di un’area che sarebbe lo sbocco al mare ma che invece è diventata zona suburbana blindata adibita a tramvia. E noi teniamo pure chiusi i negozi dall’una alle quattro per pranzare e fare la pennichella…

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  2. Io li chiamerei “profughi” e non passeggeri, visti i servizi che hanno.

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  3. Magari dovremme specificare che il 90% di questo traffico è di pendolari. Che sicuramente non porta euri ma solo perdite. Vedi metromare.

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  4. Secondo me, c’è poco di che vantarsi… “Porti europei: Eurostat, gli scali italiani sono poco competitivi – GIOVEDÌ 20 MARZO 2014
    Nessun porto italiano compare tra i primi dieci della classifica stilata da Eurostat (l’Ufficio Statistico dell’Unione Europea) all’interno del rapporto sui principali porti europei. Nonostante la posizione ideale dei porti della Penisola, nessuno degli scali riesce a tenere testa alla competitività di Rotterdam, Anversa, Amburgo, Marsiglia. Eurostat segnala che l’attività in Italia è consistente ma frammentaria. Nel 2012 l’Italia ha perso il 4,6% delle merci e il 6,3% dei passeggeri, si legge nel rapporto.”

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  5. appunto, classifica sfalzata dato che si tratta in massima parte di pendolari locali e mezzi gommati che fanno solo danno tra l’altro.Non si possono fare paragoni con realtà totalmente diverse a 360 gradi.Poi il primo porto per numero di crocieristi in Italia è Venezia. Quindi meno fesserie cari buddaci, messina è morta, sparare cifre in questo modo serve solo a non riconoscere la realtà, illudendosi di vivere in una realtà alla pari delle migliore, ma guardatevi attorno

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  6. I pendolari godono in Italia di adeguate strutture e di notevole impegno economico dello Stato.
    Messina ha anche i TIR pendolari, i camion pendolari etc. non solo passeggeri……che vanno da una all’altra sponda dello Stretto.
    Lo Stato non può’ sopprimere l’autorità’ portuale nel porto italiano più’ importante per movimento passeggeri e porlo alle dipendenze di un porticciolo che nulla sa e nulla ha a che fare con i grandi flussi e le problematiche di un territorio che viene attraversato ogni giorni da migliaia di grossi mezzi e utenti.
    Lo Stato ha l’obbligo di fornire adeguati servizi per la continuità’ territoriale dell’area urbana dello Stretto di Messina…che e territorio Italiano……come Roma, Milano, Torino, Genova…..Pisa, Padova, Vicenza….L’area marittima dello Stretto di Messina e’ la più’ trafficata, nonostante il continuo abbandono dello Stato ed il disinteresse della regione……Si ponga fine alla vergogna dell’abbandono e della mortificazione dell’area portuale dello Stretto, prima in Italia per movimento passeggeri, che ha potenzialità’ enormi e può’ dare lavoro, molti posti di lavoro agli italiani.

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  7. C’era un progetto per indirizzare una parte dell’enorme flusso di crocieristi verso l’isola pedonale, sarebbe meglio chiamarla PARCO URBANO COMMERCIALE Cairoli, organizzando delle attività da pubblicizzare direttamente sulle navi, fateci sapere qualcosa.

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  8. Come sottolinea Stellario c’è il “trucco”.
    Il primato italiano dipende infatti dall’enorme traffico derivante dal traghettamento sullo stretto, cosa ben diversa da altri tipi di movimenti di passeggeri. Resta il fatto che grazie al traffico Messina-Calabria la nostra città figura in una classifica europea di tutto rispetto che, visti i tempi bui, giova almeno a risollevare il morale, pazienza se di mezzo c’è il “trucco”. Ironia a parte però non dimentichiamoci che Messina detiene il primato per sbarco di crocieristi in Sicilia, record stavolta non gonfiato da anomalie statistiche. Certo si potrebbe obiettare che buona parte dei turisti che sbarcano dalle città galleggianti siano diretti a Tindari e Taormina, vero, ma questa è un’altra storia…
    Resta comunque il fatto che il mare costituisce forse il più grosso potenziale di reddito per la nostra amata Zancle, come dubitarne?
    Ma per il momento acconentiamoci di qualche comparsa nelle statistiche, quantomento possiamo urlare “ci siamo anche noi!”.

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  9. tutti i porti conteggiano i pendolari TUTTI sono recintati per normative internazionali…e i miei concittadini invece di TIFaRE per casa nostra e MIGLIORARSI si sputano addosso !! Commenti da preistorici senza futuro SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA che vorreste cedere quello che è di Messina da sempre ed ha fatto nel bene e nel male la sua storia !!?????????

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  10. Quando decidete di non pubblicare un commento che mostra quanto ridicolo possa essere, il contenuto di questi articoli marchétta, dimostrate tutto il vostro spessore. Degno giornale di questa città. Complimenti.

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  11. magari fosse più pulita,sistemata con aiuole,spartitraffico verde,gli alberi sfrondati,i bar accoglienti con dehor,negozi di souvenir aperti,dimenticavo,forse vedevo un’altra città,mi son ricordato che sono a Messina,utopia,solo utopia

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  12. Lei ha ragione in gran parte ma la devo contraddire sul discorso negozi. Sicuramente nn sa che sono state fatte tante prove riguardo ai croceristi. Tutte fallite, prove che per chi ha commesse da pagare è costato pure soldi oltre a quelli persi per la luce , come si suol dire. I croceristi non girano per il centro in quanto nn vengono indirizzati da nessuno. quei tre o quattro scappati di casa sono quelli che rinunciano alle escursioni e nn intendono spendere un euro. I commercianti del centro lo sanno che lo sbarco lo fanno dalle 13 in poi ma le posso assicurare che è stata offerta più volte l’apertura in quella fascia ma senza risultati, se nn crede provi a fare un sondaggio . E adesso sono cattivo e dico che a tutti i politici chiacchieroni interessa solo che le navi approdino a messina, ma di sfruttarle ai fini turistici e commerciali nn gliene frega niente.

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  13. succede spesso.
    lei sicuramente ha citato qualche pezzo GROSSO innominabile. faccio un esempio se dice xxxxxxx, (e qui troverà le crocette) o similari, allora verrà subito scartato . gente che vuole fare e disfare in citta a loro piacimento e nessuno ha il coraggio di contrastare perché esprime evidente paura manco fossero i peggiori boss.

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  14. Voglio ricordare che il primo porto passaggeri italiano non ha più’ il compartimento navale.
    Il compartimento e’ stato spostato a Catania……. Vorrei vedere l’aeroporto di Catania alle dipendenze dell’aeroporto di Comiso…….ma certe decisioni dall’alto sono ingiuste e a danno solo di Messina…..
    Inguardabile e stridente con la realtà’ la scritta” Catania” sulle navi messinesi….Nulla hanno in comune i porti di Catania e Messina….. Catania e’ un piccolo porto che ha un collegamento con Napoli grazie ai puntuali fondi regionali…..Messina ha uno dei tratti di mare più’ trafficati del mondo, e’ il primo porto italiano, con migliaia di mezzi pesanti, autovetture, passeggeri ogni giorno….e deve riavere il suo compartimento….
    Per senso di giustizia…….sono in disaccordo con chi esprime solo commenti contro Messina……nel mio piccolo, cerco di valutare i fatti, la realtà’…..la politica non mi interessa…
    Un commento deve essere l’espressione .della valutazione reale dei fatti….senza anteporre idee e politica…..e …….campanilismo……sono convinto che molti commenti, specie i più’ negativi sono frutto di non messinesi…
    Rotterdam ha più’ pendolari di Messina, cosi come molti degli altri porti europei che la precedono.

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