Raccolta differenziata, il punto sui Comuni della Città metropolitana

Raccolta differenziata, il punto sui Comuni della Città metropolitana

Giovanni Passalacqua

Raccolta differenziata, il punto sui Comuni della Città metropolitana

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sabato 12 Novembre 2016 - 06:02

Ben 8 Comuni messinesi sono tra i primi venti in Sicilia come percentuale di rifiuti riciclati; ma sono molti di più quelli in cui le percentuali sono modeste o addirittura sconosciute

La gestione rifiuti in Sicilia è ancora una nota dolente. Nonostante le pressioni del governo nazionale, la raccolta differenziata stenta a decollare; i modelli virtuosi sono di fatto i piccoli centri che, grazie al porta a porta e alla fine del modello ATO, sono riusciti a ottenere notevoli percentuali di rifiuti differenziati. Sono ben 8 i Comuni virtuosi della Città metropolitana di Messina che, nel mese di agosto, hanno superato il 50% di raccolta differenziata: Piraino (78,5); San Pier Niceto (70,6); Castel Di Lucio (66,09); Saponara (58,93); Villafranca Tirrena (58,78); Furnari (52,05); Malfa (51,3) e Valdina (50,63).

E tutti gli altri? Per raccogliere i dati di tutti i Comuni, la Regione Sicilia ha predisposto un portale, attraverso cui gli stessi possono comunicare direttamente all’apposito ufficio. Tra notevoli ritardi e Comuni assenti, il risultato è però una serie di elenchi caotici, incompleti e di difficile consultazione; con un po’ d’impegno si possono tuttavia ricavare alcuni dati.

I dati della zona tirrenica
Particolarmente virtuosa risulta la costa tirrenica della Città metropolitana: oltre alle già citate Villafranca, Saponara, Furnari, Valdina e San Pier Niceto vanno segnalati i risultati ottenuti da Spadafora in un periodo critico come quello estivo, caratterizzato dagli spostamenti verso il mare di molti abitanti delle grandi città. Spadafora chiude agosto con il 25,96%, percentuale che cresce notevolmente a settembre arrivando al 39. Bene anche Gualtieri e Pace del Mela, che però mostrano trend opposti: se nel paese amministrato dal sindaco Matteo Sciotto la percentuale è infatti aumentata dal 30% di agosto al 58 di settembre, in quello governato dal fratello Giuseppe la stessa è diminuita dal 54 al 33%. Gli altri dati disponibili riguardano Monforte San Giorgio, in cui ad agosto la percentuale di raccolta differenziata era del 44,4%; Barcellona Pozzo di Gotto, ferma al 7%; e Condrò, con un modesto 5,5%.

I Nebrodi e la costa nebroidea
Decisamente eterogenea la situazione dei Comuni nebroidei. Tra questi, i più virtuosi sono Sinagra (53%), Santo Stefano di Camastra (52) e Tusa (48, +20% in un mese). Buone percentuali si registrano anche a Ficarra (39%) e Galati Mamertino (29%); non altrettanto positiva è la situazione di Ucria (22%), Torrenova (21%) e Tortorici (19%). Esiste poi un gruppo di Comuni in cui la differenziata è a buon punto, ma stenta a diffondersi: è il caso di Capo d’Orlando (21% a settembre, + 5% rispetto ad agosto), Capizzi (25, +7%), Longi (30, +7%) e Frazzanò (26, +7%). In altri si assiste invece addirittura a un trend negativo, come avviene a Naso (dal 30% di agosto al 15% di settembre), San Salvatore di Fitalia (37, -9%), Fondachelli Fantina (33, -4%) e Montalbano Elicona (32, -3%).

Un cospicuo gruppo di Comuni è invece ancora tra i fanalini di coda della differenziata in Sicilia. Questi possono essere divisi in due gruppi: nel primo troviamo i Comuni che riescono a superare il 10% di rifiuti differenziati: Montagnareale, Cesarò, Brolo e Gioiosa Marea; nel secondo ci sono invece quelli con una percentuale inferiore: Sant’Angelo di Brolo, Mistretta, Militello Rosmarino, San Piero Patti, Casalvecchio Siculo e Castroreale. Imbarazzanti i risultati di Terme Vigliatore e Rodì Milici, le cui percentuali si attestano sullo 0,22%.

E sulla costa jonica?
Solo due dati risultano trasmessi dai Comuni della costa jonica: si tratti di quelli riguardanti Savoca, in cui la percentuale di raccolta differenziata ad agosto era del 18,22%, e di Alcara Li Fusi, in cui era invece al 13,24%.
Mancano dati riferiti a tutti gli altri Comuni. Per questo la Regione Sicilia ha redatto un elenco ufficiale dei Comuni che devono affrettarsi a comunicarli, poichè necessari per la predisposizione di un piano regionale di gestione dei rifiuti così come richiesto dal governo centrale. Nell’ultimo elenco pubblicato, sono stati invitati a trasmettere i dati necessari ben 60 Comuni, tra cui Acquedolci, Caprileone, Fiumedinisi, Giardini Naxos, Letojanni, Lipari, Mazzarrà Sant’Andrea, Messina, Milazzo, Novara di Sicilia, Patti, Roccalumera, Rometta, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Santa Teresa Riva, Sant’Agata di Militello, Taormina, Torregrotta e Venetico.

4 commenti

  1. MessineseAttento 13 Novembre 2016 09:39

    Che smacco leggere che Villafranca Tirrena è un paese virtuoso in materia di rifiuti, considerato che scaricano la loro mondezza sul territorio comunale di Messina. Ah già, quella è una buona scusa per criticare il servizio di raccolta rifiuti comunale e l’amministrazione; quasi dimenticavo.

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  2. MessineseAttento 13 Novembre 2016 09:39

    Che smacco leggere che Villafranca Tirrena è un paese virtuoso in materia di rifiuti, considerato che scaricano la loro mondezza sul territorio comunale di Messina. Ah già, quella è una buona scusa per criticare il servizio di raccolta rifiuti comunale e l’amministrazione; quasi dimenticavo.

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  3. Nella zona nebroidea è stato dimenticato Reitano,un paese piccolo ma pulitissimo, dove si fa la raccolta differenziata in modo esemplare. Forse non fa numero perché la massa di rifiuti è ridotta,cosa che sarebbe auspicabile ovunque

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  4. Nella zona nebroidea è stato dimenticato Reitano,un paese piccolo ma pulitissimo, dove si fa la raccolta differenziata in modo esemplare. Forse non fa numero perché la massa di rifiuti è ridotta,cosa che sarebbe auspicabile ovunque

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