Davi: «Perché si consente la distruzione di Reggio in modo così violento?»

Davi: «Perché si consente la distruzione di Reggio in modo così violento?»

Redazione

Davi: «Perché si consente la distruzione di Reggio in modo così violento?»

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giovedì 26 Agosto 2021 - 17:22

Le accuse del giornalista, già candidato sindaco: col -40% d'incassi stimato dai commercianti reggini per l'estate, la città cadrà in ulteriore povertà

«Sono state legittimate e vidimate elezioni farlocche dando vita a un’amministrazione di visitors che sta distruggendo il tessuto sociale e commerciale della città», afferma in una nota il giornalista ed ex candidato sindaco di Reggio Calabria Klaus Davi.

Fa inoltre presente Davi che «quest’anno i commercianti reggini stimano per l’estate un -40% d’incassi. Questo significa che Reggio precipiterà in un’ulteriore condizione di degrado e povertà. Vogliamo parlare poi dei rifiuti che accolgono i turisti? Dell’acqua che manca? Della sporcizia ovunque? Ma dove sono le Istituzioni? Perché nessuno interviene? – si chiede il giornalista-massmediologo -. Perchè si consente la distruzione di Reggio Calabria in modo così violento?».

Alcuni fatti di cronaca risulterebbero autentiche “chiavi di lettura”.
«L’incendio di ieri notte ad Archi è solo l’ultimo episodio della serie – rileva Klaus Davi -. Abbiamo denunciato una serie di auto bruciate a soggetti legati ai vari clan, laddove possibile, perché i Vigili del fuoco non forniscono questi dati per questioni di privacy. Il popolo non deve sapere – argomenta Davi – che ad Archi c’è una guerra. Mentre Angela Tegano è libera di comandare in città, i giornalisti vengono ostacolati nel loro lavoro in nome di una strategia fallimentare. Questa situazione di degrado è inarrestabile. Il Ministero dell’Interno è chiuso per ferie. Ma non mancherà, ci scommettiamo, la conferenza stampa settembrina in cui si accuserà la ‘ndrangheta di tutto. Tutti uniti col dito puntato. Ma lo Stato dov’è?».

Nell’opinione dell’ex aspirante alla fascia tricolore, «lo Stato gioca col fuoco perché consente agli amministratori di far precipitare questa città nella decadenza e nella sporcizia, nell’impresentabilità e nel marciume».

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