Il deputato regionale espulso da Sud chiama Nord smentisce un passaggo immediato in un'atra forza politica
Alessandro De Leo verso Forza Italia. Sarà questo il suo nuovo partito dopo l’espulsione dal gruppo all’Ars di Sud chiama Nord? Le voci sono insistenti ma il diretto interessato fa sapere di volersi prendere una “pausa di riflessione” nel gruppo misto. Così il deputato regionale risponde alla domanda di Tempostretto: “Sento ancora forte l’amarezza e la rabbia per un progetto politico naufragato. Tuttavia intendo fare chiarezza sulle tante voci che in queste ore stanno circolando: pur non negando di essere stato cercato da più fonti, quello che mi aspetta è un periodo di riflessione”.
Continua De Leo (nella foto quand’era consigliere comunale a Palazzo Zanca): “Non ho insomma alcuna intenzione di prendere decisioni nell’immediato di alcun tipo dal punto di vista “partitico”. Piuttosto continuo incessantemente la mia attività politica al servizio e nell’esclusivo interesse della mia comunità”.
“Io sempre leale a Sud chiama Nord”
Così si era espresso, oltre la nota ufficiale, poche ore dopo la notizia dell’espulsione dal gruppo all’Assemblea regionale: “Io sono tra i fondatori di Sud chiama Nord. Sono stato sempre leale al partito, come dimostra la mia candidatura a Taormina (candidato sindaco di “servizio” della seconda lista, n.d.r.) e ho sostenuto economicamente, con regolarità, ScN. Ho anche rinunciato ai gettoni quand’ero consigliere comunale. Motivi di dissenso politico, su scelte non condivise, li ho discussi direttamente con Cateno De Luca. Ma non mi aspettavo quest’espulsione senza che nessuno mi interpellasse”.
Forse farebbe meglio se andasse a lavorare.