De Luca: "Caro Conte, grazie ma dico no a debiti capestro. Non rovino i nostri figli"

De Luca: “Caro Conte, grazie ma dico no a debiti capestro. Non rovino i nostri figli”

Rosaria Brancato

De Luca: “Caro Conte, grazie ma dico no a debiti capestro. Non rovino i nostri figli”

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martedì 14 Luglio 2020 - 13:06

Il Comune di Messina rinuncia al prestito previsto dal decreto rilancio: "I nostri conti sono in regola, anzi avanziamo soldi dallo Stato"

Caro Conte grazie, ma devo dirti di no. E’ questa in sintesi la decisione del sindaco De Luca in merito a quanto previsto dal Decreto Rilancio per gli Enti Locali agli articoli 115 e 116 (in sostanza prestiti per avere liquidità).

No a prestiti capestro

Non chiediamo liquidità perché non vogliamo indebitarci- spiega il sindaco- Non abbiamo bisogno di soldi ma di una burocrazia più snella, che dia risposte celeri. Da quando mi sono insediato abbiamo in cassa mediamente dai 60 ai 70 milioni di euro. Ho ereditato un comune con circa 550 milioni di euro di debiti, frutto della finanza allegra delle passate gestioni. Oggi, a distanza di 24 mesi anche grazie al Consiglio comunale, siamo riusciti ad abbattere il debito di oltre il 50%, quindi mi posso permettere di rinunciare ai prestiti capestro che lo Stato vuole propinare ai Comuni”

“I soldi ci sono”

Il sindaco sostiene che il 30 giugno i soldi sono in cassa ed anzi il Comune di Messina ha maturato un credito nei confronti dello Stato/Regine di oltre 20 milioni di euro a favore quindi di Palazzo Zanca. Il Comune di Messina quindi a differenza di altri Enti Locali possiede liquidità senza bisogno di generare ulteriore debiti con un prestito che finirebbe con il gravare sulle generazioni future.

Quel “buco” ereditato

A chi mi ha preceduto nella gestione amministrativa – continua De Luca– ricordo che oltre a un buco economico, ho trovato oltre 17 mila sentenze esecutive non ha trattate. Sette anni prima della mia elezione a Sindaco, il Comune di Messina era stato classificato come ente strutturalmente deficitario, tanto da attivare le procedure create per gli Enti in pre-dissesto”.

Un debito per 30 anni

Gli aiuti previsti dal Decreto rilancio costituiscono l’erogazione di un prestito da restituire nel periodo massimo di 30 anni che nei fatti costituisce nuovo indebitamento per gli Enti locali, che per la maggior parte sono già in affanno con le precarie condizioni strutturali ereditata negli anni. Proprio per questo motivo la giunta De Luca rispedisce al mittente quello che considera uno specchio per le allodole.

Niente debiti per i nostri figli

Noi abbiamo operato un rigoroso riassetto dei conti, seguendo una linea coerente- conclude De Luca- I nostri punti cardinali si fondano sulla predisposizione di atti contabili nei tempi normativi previsti. Con l’approvazione di tali documenti da parte del Consiglio Comunale, abbiamo avuto accesso ai trasferimenti dello Stato nei tempi regolari. Tale erogazione puntuale ha dunque evitato di andare in anticipazione di tesoreria. Ci siamo comportati come il buon padre di famiglia. Niente debito per le future generazioni, piuttosto faccio un serio appello alla collettività che già si è avvicinata alla strategia di riduzione che questa Amministrazione ha attivato dopo anni di inerzia e che si è dimostrata essere la strada giusta per la riduzione della massa debitoria

10 commenti

  1. caro sindaco se le nostre casse sono pingui, come mai paghiamo l’ aliquota massima per imu e tari ?

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    1. Per rimpinguare le casse comunali, no?

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    2. Caro Giovanni, la risposta alla sua domanda è nell’articolo. Oggi, l’attuale Consiglio, Giunta e Sindaco sono impegnati ad onorare i debiti contratti dalle precedenti amministrazioni. Agli attuali amministratori dovrebbe andare, per onestà intellettuale, la nostra riconoscenza.

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      1. Io credo alla sua onestà nell’affermare ciò che afferma. La questione però è che altri cittadini non credono a quella di De Luca e quindi cercano riscontri nella realtà dei fatti. Riscontri che attualmente mancano ad avviso di taluni.
        Le auguro una buona giornata.

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  2. In che occasione il presidente Conte ha scritto personalmente a De Luca invitandolo o addirittura pregandolo di accettare il prestito?
    Un provvedimento di respiro nazionale trasformato nel solito dialogo, monologo, tra il Sindaco ed il suo oramai nemico immaginario governo Conte. Ma a che serve tutto sto casino?

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    1. il malpensante 15 Luglio 2020 18:54

      Gentile Arcistufo 2.0, per il garbo che la contraddistingue, mi sento di darle alcuni punti di riflessione che l’aiuteranno a trovare una risposta da solo; abbia solo la cortesia di leggere alcuni pensieri, scombinati, di un suo vecchio concittadino che da molto tempo non nutre alcuna passione o sentimento.
      Io ritengo che il nostro Sindaco sia persona colta, che abbia una buona padronanza della lingua e che conosca perfettamente i registri di tutte le forme di comunicazione. Egli doveva comunicare la rinuncia all’accesso alla linea di credito aperta dal Governo per i comuni in difficoltà, poteva farlo in vari modi, sceglie di farlo in maniera plateale, plaudendo a se stresso ed al contempo denunciando tutti i suoi predecessori. Non è mancanza savoir- faire, era il modo migliore perché la notizia giungesse a tutti facendo scalpore. Questo modo di fare lo ha portato, secondo i sondaggi, ad essere il secondo sindaco più amato ed il politico più popolare presso i Siciliani. Ha, io credo, un ciriveddu finu,
      Con simpatia

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      1. Io sono perfettamente d’accordo con il suo punto di vista.
        Dissento però sull’utilità per la città di questo comportamento del sindaco.
        Che gli procuri consensi è chiaro ed è anche semplice da comprendere.
        La mia domanda difatti era retorica.
        Il gradimento di De Luca non è cosa che mi interessi mi creda, ma certi comportamenti giovano alla sua popolarità, e per nulla alla città, che a mio parere, risulta sempre più isolata e richiusa nella sua miopia provinciale.
        Questo è il mio parere ovviamente e nonostante la preoccupazione che nutro spero sempre di sbagliarmi.
        La ringrazio soprattutto per la ragionevolezza ed i toni.
        Buona giornata.

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  3. e come mail il servizio di trasporto pubblico non funziona?

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  4. Se il Governo Conte ha creato uno strumento per i comuni che non hanno liquidità nelle casse e hanno bisogno di liquidità immediata non trovo niente di errato perché mica, come già commentato, il governo Conte ha invitato De Luca ad aderire o tutti i comuni: hanno dato la possibilità generale.
    Saranno felici i comuni che si ne avevano di bisogno.
    Avrà scansato un pericolo e una trappola nascosta tesa dal nemico colui che invece non ne ha avuto bisogno?

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  5. Caro Sindaco sei tanto bravo a bleffare se i tuoi strumenti economici ti dicono di non aver bisogno di questi debiti capestro nessuno ti obbliga. Invece di fare sempre chiacchiere lavora con umiltà sobrietà e serietà , mi auguro con tutte le chiacchiere che fai che la Sicilia non cada nel tranello e nel baratro perchè come gestisce la cosa pubblica lei La Sicilia paese da terzo Mondo rientrerebbe in uno stato di dittatura , che non farebbe male se fosse pulita!!!

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