Nel calderone delle accuse di aver usato logiche mafiose il sindaco mette anche Genovese. Che replica così
Nella diretta di ieri, durante la quale il sindaco ha annunciato le sue dimissioni (protocollate oggi con efficacia il 5 febbraio) De Luca ha accusato gli altri politici di usare “logiche mafiose”. I fendenti sono andati sia a destra che a sinistra. Nel mirino soprattutto l’assessore Razza, reo di non aver ancora rimosso il manager dell’Asp Paolo La Paglia. Nell’attaccare La Paglia, Musumeci e Razza il sindaco ha sottolineato che secondo il manuale Cencelli a sponsorizzare La Paglia negli anni scorsi è stato Genovese. Ha poi aggiunto che oggi a difendere il Dg c’è un altro deputato regionale della zona tirrenico-nebroidea .
“Accertare le responsabilità”
A replicare oggi è il deputato regionale Luigi Genovese. “Un’azienda, in qualsiasi comparto operi, deve essere giudicata dai risultati-scrive-Valutando con oggettività livelli di efficacia e di efficienza. Se i risultati sono negativi, e se questi risultati negativi manifestano profili di chiara responsabilità, queste responsabilità devono essere pagate. Principio elementare che diventa fondamentale e insostituibile quando c’è in ballo la vita delle persone. E quando c’è in ballo la vita delle persone, posizionamenti politici, simpatie, antipatie e giochi di parte non devono esistere. La politica deve scomparire. Ergo: se ci sono responsabilità chiare e inequivocabili sulle criticità emerse nella gestione della pandemia a Messina, non bisogna fare sconti a nessuno. E bisogna farlo in fretta”.
No a strumentalizzazioni
Sì quindi all’accertamento delle responsabilità ma senza strumentalizzare, né pro né contro, qualsiasi vicenda. A maggior ragione se, come in questo caso, trattandosi di sanità in gioco c’è la vita dei messinesi e purtroppo nel corso di un anno le vittime del covid sono state troppe.
“Le parole sono importanti”
“Ma le parole sono importanti-continua Genovese– E diventano importantissime quando a pronunciarle è un rappresentante delle istituzioni. A qualsiasi livello, qualunque ruolo interpreti. Non sono ammesse leggerezze, dietrologie, insinuazioni. Ma ancor di più, non bisognerebbe utilizzare la parola “mafia” e il concetto di “logiche mafiose” solo per alzare la tensione o peggio per aumentare la teatralità di un monologo sui social network. E torniamo al principio della responsabilità. Importante, importantissimo. Solo che qualcuno se ne ricorda solo quando si tratta delle responsabilità degli altri. Mai delle proprie.
I Genovese di responsabilità se ne intendono, corsi farlocchi, conti all’estero, in paradisi fiscali, voti di scambio e tanto altro, dovrebbero avere la dignità di tacere.
Ma da che pulpito…..la sua famiglia spicca per onestà !
Ma perché non si chiede come fa ad essere stato eletto??!!
Non credo abbia bisogno di chiederselo.
Purtroppo l’assenza di vergogna è divenuto il fattore comune dei politici.
La memoria lunga è l’unica cosa che può salvarci, perché loro ritorneranno sempre e sempre con un volto diverso e presentabile.
Gentile Arcistufo,
mio nonno ripeteva: ” il topo, per sua natura, trova sempre la strada che porta al formaggio”. Ho sempre ritenuto saggia questa frase che Egli amava ricordare davanti a situazioni analoghe.
chiedilo ai buddaci che lo hanno votato
Vai a casa piccoletto!
Sarebbe meglio che tacesse
Noooooo questa no.. siamo alla frutta ragazzi…..Povera Messina.
Puru i pulici…
Come direbbe”Cetto la qualunque….. MELO MUTU!!!!! 🤐Da anni avete le chiavi della città abbi almeno una microscopica dignità per tacere!
Plaudo all’Onorevole Genovese; le parole sono importanti, possono ferire.
PERO’ i ritardi nelle decisioni e nella produzione di atti indifferibili, le omissioni, le connivenze ecc. possono uccidere; è così?
ASPcì (scusate, era solo uno starnuto).
-honni soit qui mal y pense-