L'annuncio ad agosto, oggi la firma del decreto che nomina ufficialmente il nuovo direttore generale del Comune di Messina. Un ruolo che De Luca voleva abolire, ma poi ha cambiato idea
MESSINA – L’annuncio era stato dato ad agosto. La nomina ufficiale invece è arrivata adesso. Federico Basile è il nuovo Direttore Generale del Comune di Messina. Il sindaco Cateno De Luca lo aveva presentato nel suo nuovo ruolo durante i giorni caldissimi del rimpasto nella sua giunta, con il primo addio ad alcuni assessori e l’ingresso di altri. Solo oggi però è arrivata la firma sul decreto che nomina Basile nuovo direttore generale. Sarà impegnato in questo incarico per i prossimi tre anni, o comunque fino alla scadenza del mandato del sindaco De Luca. E costerà alle casse comunali ben 120 mila euro base più oneri riflessi e un premio del 15% del compenso totale se raggiungerà gli obiettivi prefissati. Il che significa 120 mila euro più 18 mila euro di premio e circa 50 mila euro di oneri. Per un costo totale di 188 mila euro.
Un incarico che ha sempre fatto molto discutere e che lo stesso De Luca aveva osteggiato e attaccato durante la sua campagna elettorale e subito dopo essere stato eletto sindaco. Il 27 giugno 2018 erano queste le parole di De Luca: «La figura di direttore generale verrà eliminata anche dalla pianta organica di Palazzo Zanca, poiché tale ruolo non è previsto nel progetto politico della mia Amministrazione. Intendiamo ridurre i costi della burocrazia per liberare risorse finalizzate alla creazione di nuovi servizi». Così aveva tolto immediatamente il ruolo all’ex segretario e direttore generale Antonio Le Donne, che fino a quel momento era costato al Comune circa 190 mila euro annui per svolgere entrambi gli incarichi.
Per De Luca uno spreco di risorse da impiegare in nuovi servizi. Ma, si sa, solo gli stupidi non cambiano mai idea. Così nei mesi scorsi aveva affidato il doppio incarico al segretario generale Rossana Carrubba. Prima a titolo gratuito, poi lo scorso 30 dicembre aveva firmata un’integrazione dello stipendio di 40 mila euro per svolgere le funzioni di direttore generale. Ad agosto, infine, il colpo di scena. De Luca ha deciso di lasciare alla Carrubba solo la mansione di segretario generale e di affidare a Basile quello di direttore generale. Con un costo che non discosta molto da quelli sostenuti in passato e contro cui De Luca si era duramente scagliato. «Ho cambiato idea per necessità e difesa» ha detto il sindaco lo scorso agosto presentando Basile.
E la motivazione di ricorrere a questa figura è spiegata anche nel decreto: «Si è resa necessaria la nomina di un Direttore Generale per fronteggiare la reazione ostruzionistica di buona parte dei dirigenti comunali allora in servizio finalizzata a rallentare e vanificare l’azione amministrativa». Riferendosi al momento in cui il sindaco ha avviato la rimodulazione della macchina amministrativa del Comune di Messina.
Federico Basile durante la precedente amministrazione Accorinti aveva fatto parte del Collegio dei Revisori dei Conti, espressione del gruppo Sicilia Futura di Beppe Picciolo. Poi con l’ingresso a Palazzo Zanca di De Luca, Basile è stato prima consulente gratuito e poi consulente con un incarico retribuito. Nelle ultime amministrative, la moglie, Daria Rotolo, è stata eletta consigliere comunale, sempre tra le fila di Sicilia Futura e oggi siede in consiglio comunale.
Finalmente un sindaco senza inciuci , il fesso Messinese paga !!! il Duca si sta preparando alla campagna Regionale , la campagna acquisti e iniziata !!!
Canciabannera
Caro Sindaco, fino adesso ho condiviso ogni tua scelta fatta per il bene di Messina. Stavolta invece è una decisione che non condivido per i seguenti motivo;
1) scelta di ritornare indietro, rispetto ai discorsi e promesse fatte all”inizio del suo insediamento (Vgs. PRECEDENTE DIRETTORE GENERALE);
2) questa decisione e accettazione non farà altro che dare fiato ai suoi detrattori, che sono parecchi, infangando quanto di buono fatto dal suo insediamento.
P.S. la figura del direttore generale non aiuta a migliorare Messina. Rimango sempre un suo estimatore.
è normale che per un casinò ci voglia un direttore
Eh ma questo non è un casinò con l’accento!