Il leader di Sud chiama Nord replica all'editoriale del direttore di Tempostretto Marco Olivieri
MESSINA – “Caro direttore, né Che Guevara né Thatcher, solo Cateno De Luca e sul mio operato politico-amministrativo hanno sempre scelto i cittadini, ogni qual volta mi sono candidato. Sono loro i giudici del mio percorso”. Il leader di Sud chiama Nord, risponde a un commento di Tempostretto.
De Luca replica al direttore di Tempostretto
In merito all‘editoriale a firma del direttore Marco Olivieri, l’ennesimo che mi riguarda, ritengo necessario chiarire alcuni punti. In primo luogo, non posso accettare giudizi politici da chi non ha mai vissuto un’esperienza diretta in questo ambito. Ancora una volta, Olivieri offre una visione parziale e distorta, ignorando volutamente il mio percorso personale e politico.
Se in passato ho scelto di non rispondere ai suoi commenti infondati, di fronte a questo ennesimo tentativo di screditare la mia persona, ritengo sia arrivato il momento di non restare più in silenzio. Mi chiedo come possa Olivieri permettersi di accostare una modalità amministrativa priva di visione e di cultura politica alla mia persona e al mio operato. Gli piace evidentemente provare a vestire i panni del Bocca della situazione, ma è lontano anni luce da quello spessore professionale.
I suoi editoriali, spiace dirlo, trasudano ignoranza sia politica che amministrativa, e mi aspetto, come di consueto a questo punto dopo questa mia affermazione, una levata di scudi da parte dei sindacati di categoria. Ma da dove deriva l’idea che chiunque possa scrivere fandonie, chiamarle editoriali e pensare di non essere contestato? Il diritto di critica non può essere una strada a senso unico, soprattutto quando ci si avventura in giudizi privi di fondamento e lontani dalla realtà dei fatti.
Caro direttore, né Che Guevara né Thatcher, solo Cateno De Luca e sul mio operato politico-amministrativo hanno sempre scelto i cittadini, ogni qual volta mi sono candidato. Sono loro i giudici del mio percorso, non certo le sue ricostruzioni approssimative e superficiali. È appena il caso di ricordarle che io a differenza di altri non pontifico sui piedistalli ma cerco sempre il confronto che molto spesso mi viene negato dai miei accusatori.
Rivolgo dunque anche a Lei l’invito ad un confronto aperto, non solo sulle corbellerie che ha scritto, ma anche su qualsiasi altro tema che vorrà affrontare. Propongo un dibattito pubblico, trasmesso in diretta sui nostri canali social, per discutere in maniera trasparente e costruttiva.
Breve risposta a Cateno De Luca
Il confronto sì; gli insulti no. Le mie sono critiche attinenti alla sua linea politica, né c’è alcun tentativo di screditare la sua persona. Cosa che invece lei fa, nei miei confronti, dalla prima all’ultima riga della sua replica.
Di conseguenza, si conferma che il leader di Sud chiama Nord è allergico alle critiche. Pazienza. Me ne farò una ragione. La saluto.
Marco Olivieri
Caro direttore Oliveri la stimo molto e le sono vicino.
Le persone arroganti e presuntuose non accettano le critiche nei loro riguardi.
Quando il loro consenso va progressivamente diminuendo perdono pure quel poco di autocontrollo.
Buona giornata e buon lavoro a lei.
No, non è né Che Guevara né Margaret Thatcher.
Io me ne sono accorto quasi subito.
Lui è solo un moderato, sturziano a quanto dice, che fa del rispetto e del garbo la sua arma vincente.
Sono fiducioso che la gente che andrà a votare le prossime volte saprà cosa fare.
Abbiamo un nuova filosofia di vita, domanda per un amico: quale percorso?
La verità è che De Luca non riesce a scrivere due righe senza trascendere.
Pensa di vivere un continuo dibattito social.
Se fossero vivi sia la Thatcher che Che Guevara sporgerebbero querela nei confronti di Olivieri per il paragone 😀 😀
De Luca continua a ” nesciri o naturali”…
Concordo con Storico, leggo disperazione nelle parole del Ciumedinisano e vedo altrettanto nelle sue azioni. Festeggeremo a piazza Cairoli appena toglieranno il disturbo.
Sino a ieri pensavo bene di De Luca anche se i modi di come si rapporta non sono educativi ma in questo contesto politico in cui la destra vuole accapararsi il potere ad ogni costo con arroganza ed il diritto di cambiare le regole democratiche dello stato ,fare patti per prendersi il potere della Regione Sicilia con ogni mezzo con questi politici non mi piace non ci piace e non lo voteremo mai.
Più che un percorso è una gimkana.
Peccato però che De Luca dimentica quello che scrivono su di lui ed i “suoi progetti” i quotidiani nazionali: Sindaco ombra, Si offre a destra come vicepresidente regionale e vuole le primarie a sinistra. Virata a destra, senza chiudere definitivamente la porta a sinistra. Perde pezzi ma pianifica un nuovo futuro politico con Fdi. La sua offerta a destra, tuttavia, non gli impedisce di pretendere di dettare la linea al centrosinistra. “Fingono che io non esista” mentre correrebbe per la candidatura nel centrosinistra alle primarie. E tanto altro certo. Per cui non si capisce bene il fastidio che avverte quando Olivieri educatamente sulla stampa locale mette sul piatto le dinamiche politiche di un capo partito discutibile e dei suoi protetti.
Rilassati Cateno…la verità ti fa male lo so, cantava Caterina Caselli. Non riesci a replicare alle critiche, senza insultare, offendere e screditare. Stai calmo GIOVANOTTINO, non agitarti. Per il resto hai ragione, saranno gli elettori a giudicarti…non vediamo l’ora!
Ho votato De Luca e di certo non me ne pento visto il salto di qualità della città che, peraltro, il direttore Olivieri ha attestato, con tanto di elenco delle cose fatte, mille volte nei suoi articoli e quindi a lui va la mia più totale solidarietà.
Ma la città che proviene, per qualità di vita e di servizi, dal medioevo (come quasi tutto il sud e grazie ai politicanti che hanno preceduto Cateno), è bacino elettorale di De Luca e sarà il suo vero trampolino di lancio solo quando se ne occuperà A TEMPO PIENO almeno per un paio di mandati e con assessori come Previti che con le sue capacità ha fatto arrivare un fiume di denaro.
La crisi idrica che ha complicato inaccettabilmente la vita a migliaia di famiglie (compresa la mia), non sarebbe stata gestita così con De Luca al suo posto.
Come ha fatto il suo omonimo campano che, piaccia o no piaccia, è diventato un intoccabile trasformando Salerno da medioevo a città europea, il nostro Cateno si dedichi a Messina e poi raccoglierà i frutti perchè gli elettori, anche quelli delle altre città, saranno generosi con chi ha amministrato bene e con risultati tangibili.
La “mera” politicanza (di cui gli esponenti siciliani sono stati maestri) senza amministrazione sana e capace non dovrebbe più avere ospitalità a queste latitudini.
Cateno De Luca queste cose le sa eccome e quando inaspettatamente e temporaneamente (speriamo), si allontana da certe regole almeno lasci il diritto di critica a professionisti per bene come il direttore Olivieri. Scusate la lunghezza del commento.
Diciamo pure che a Messina le abbiamo provate tutte e la città continua ad avere problemi strutturali notevoli. De Luca è uno dei sintomi non certo la patologia che ha natura più profonda e grave. Bisogna anche riconoscere, secondo me, gli sforzi che questa amministrazione sta facendo per migliorare la citta’, per quanto possibile.
Caro direttore non si preoccupi non è neanche colpa di Cateno … è colpa dell’allergia chi mancu ca Bentelan ci passa … però se gli passa è capace che la invita a Fiumedinisi per farle una serenata pacificatrice con la sua zampogna
Come volevasi dimostrare. Il caudillo del Nisi, insofferente a ogni critica, reagisce insultando l’interlocutore. Il tempo sta scadendo, Robertino, poi cuminciari mi ti fai i bagagli.
Tempo addietro…per verificare ciò che asserisco, c’è l’archivio di Tempostretto, a qualsiasi commento critico, rivolto al bommacaro di Fiumedinisi, c’era una agguerrita e numerosa “folla” di devoti a San Cateno da Fiumedinisi, che puntualmente replicava duramente ai commenti non graditi, come fossero stati colpiti personalmente! Adesso osservo (con soddisfazione) che alla quasi totalità dei commenti nonostante non siano particolarmente pro, per usare un eufemismo, al bommacaro, i devoti sono muti (silenzio assordante). Come mai ragazzi? Forse il Santo non ha fatto i miracoli promessi! Per il futuro, rivolgetevi a padre Pio, certamente è un Santo più affidabile.
“Non accetto giudizio politici da chi non abbia esperienza diretta in questo campo”.
Ergo, per parlare o scrivere di ippica bisogna essere stati cavalli.
Gli unici giudici sono quelli togati. Salvo miracolosa prescrizione. Altrimenti non saremmo stati a discutere di nessuno+il nulla cosmico
Pura follia. Il politico pretende di sindacare chi e come e con quali concetti può esprimere opinioni sul suo operato. E’ l’affossamento totale della libera stampa. Se questo signore si rendesse conto di quello che dice, capirebbe che vuol fare tornare il nostro territorio a secoli indietro, a quando le monarchie assolute non ammettevano l’espressione di opinioni libere tramite la stampa. Situazione superata nell’Inghilterra del ‘700, e poi nelle altre aree d’Europa, ma questo De Luca lo ignora. E comunque De Luca non si rende conto che che fa attività politica DEVE essere suscettibile di critica da parte di taluni organi di stampa, come anche di appoggio da parte di altri organi di stampa. E’ l’unico fondamento della democrazia, e non può essere cancellato senza calpestare la Costituzione. Detto ciò, la replica del direttore è corretta, concisa ed elegante, tutte caratteristiche lontane anni luce della “cultura” di chi è abituato a insultare, come se fosse uno “zallo di strada”.
Poteva mancare la sua replica al vetriolo, all’ eccellente editoriale del Direttore, che personalmente, ho condiviso appieno????Parla giusto,giusto, lui di contraddittorio🤔🙄….ma se già non ha un dialogo costruttivo, nel rispondere a un editoriale che non ha gradito😳,come può pensare ,di sostenere un confronto diretto con delle contestazioni che gli vengono mosse,visto che finora ha fatto soltanto contraddittori , con domande che non l’ hanno urtato, ma con incensimenti alle sue “mirabolanti imprese?? Vorrei ricordargli ,che in un suo comizio ,si mise ad insultare un cittadino “reo ” di averlo contestato😡 …..e poi parla di LIBERTÀ 😱,quando poi non accetta la LIBERTÀ del Direttore di scrivere😖…..perciò lui può dire e fare ciò che gli pare e piace,gli altri guai 😱 specie se si azzardano a “ledere” sua maestà….che poi il Direttore, che secondo lui non ha le competenze politiche e amministrative per scrivere ciò che ha scritto, ha semplicemente detto la VERITÀ sul suo essere politico di destra, sinistra,centro,”che di fatto ,aggiungo io,è un accozzaglia che lo spinge verso il “vento che spira più forte” per approdare alla meta che si è prefissato” e che lo fa perdere per l’ ennesima volta di credibilità e infatti lo vedremo alle urne chi crede ancora in lui ,e visto che vuole essere “giudicato “dai cittadini, questo
è il mio “giudizio”😏 c…..quanta ineducazione 😡 ho letto nella risposta all’editoriale…quanta educazione🤩 ho letto nella risposta all’ invettiva contro il Direttore….
Ma si sa, che purtroppo per lui “SIGNORI SI NASCE “!!!!!
Giustissimo,mio non caro Monarca.
Lei,in Italia lo hanno già capito, è un Assolutista. Cambia bandiera perché deve fare i propri interessi.
Diamo tempo al tempo.
Dice giusto:
Saranno i cittadini alle prossime urne a giudicarlo.
Non si aspetta altro che il giudizio del popolo sovrano e poi a Cairoli a brindare.