Cateno De Luca arriva spavaldo in piazza Duomo, con la forza dei numeri dalla sua parte
“Avevamo messo in preventivo che avremmo vinto con una percentuale tra il 45 e il 48 %, il dato delle liste invece è stimato tra il 39 e il 41 %”. Cateno De Luca arriva spavaldo in piazza Duomo, con la forza dei numeri dalla sua parte. “Il modello Messina ha dato un risultato eclatante e diventa un modello da studiare ed esportare”.
E ora alla Regione si fa sempre più largo il nome di De Luca quale candidato, dopo la dichiarazioni di Miccichè. “Mi sembra una dichiarazione tardiva – conclude -. Mesi fa avevo detto che mi avrebbero proposto di fare il candidato del centrodestra, ora sta accadendo”.
Il modello Messina ha dato un dato eclatante 🤔….. certamente 😳……un sindaco eletto con la più scarsa affluenza degli elettori mai registrata….. più eclatante di così😏….vedremo il “clone” di de Luca versione civile ,se si rivelerà dottor Jekyll e Mister Hyde 😤😡😖!!!!!
E la colpa è degli elettori assenti o di chi è stato, legittimamente, eletto? Mi scuso ma mi sfugge il senso di questo commento.
Gastone, naturalmente la colpa è di chi non è andato a votare facendolo vincere a mani basse 😡….non c è stata corsa ,distacco e volata…… praticamente ha corso da solo visto i numeri……è arrivato sul podio senza sentire il fiato degli avversari …. Una vittoria facile e scontata vista l’astuzia delle liste a dismisura con tutti i candidati presi dal popolo e il popolo ,ha votato il popolo…..PS….non è rosicamento ,ma constatazione…..
Buongiorno Signora Rosaria,
mi sono allineato al precedente dubbio di Gastone al quale lei ha risposto, ma nella sua risposta mi sfugge qualcosa, come aveva sottolineato precedentemente Gastone, cioè il senso della sua considerazione e a chi sia rivolta la critica.
Se non si hanno avversari per manifesta superiorità la colpa è da addebitarsi a quest’ultimi non a chi ha dimostrato serietà, convinzione e capacità a differenza di chi ha manifestato approssimazione e poco amore verso la propria città servendosi inoltre di aiuti e appoggi farlocchi da figure che hanno “sporcato” l’ immagine di Messina per tanti anni.
Mi dispiace dirlo ma un discreto rosicamento….è evidente negli sconfitti e in sincerità mi diverte.
La saluto.
Saluti.
.dimenticavo,… come fa ad essere cosi sicura che chi non è andato a votare era pro Croce o De Domenico?
Chissà magari se fossero andati a votare si sarebbe avuto un plebiscito ancora piu consistente pro Basile… con più magra figura…degli sconfitti.
Quindi non arrampicatevi sugli specchi…cercando disperatamente scuse.
Surclassati.
Certo che questo evento ha lasciato l’amaro in bocca, in particolar modo alla sinistra abituata ormai a governare senza essere eletta dal Popolo ma grazie ai giochi di potere. Abituatevi ad essere eletti. Vuoi vedere adesso che chi si è astenuto l’ha fatto per favorire Basile ? Siate coerenti con voi stessi nel dire abbiamo perso perché non meritavamo di occupare il posto di Sindaco.
…sento odor di rosicamento e di coda fra le gambe….erano questi i cittadini che non volevano De Luca? LA SCUSA PER LA SCONFITTA è STATA TROVATA.
Forse il cittadino messinese ha capito chi vende fumo e ingrassa nell’apatia e nel sotterfugio….non avete argomenti…fate silenzio.
Orgoglioso dei messinesi onesti e lavoratori che si son fatti sentire.
La netta vittoria di Basile dimostra che, grazie al cielo, c’è una grande parte di messinesi che ragiona, valuta e sceglie consapevolmente i propri migliori amministratori. Del resto, così come la continuità di De Luca a Santa Teresa di Riva, ha prodotto eccellenti risultati in quel territorio, ci sono validissime speranze che altrettanto potrà accadere per Messina.
A qualcuno davvero non piace l’aria nuova del cambiamento….. sarà forse perché non sono abituati a operare nella limpidezza dove tutto è più chiaro e trasparente, dove le malefatte sono troppo visibili e non si possono nascondere al popolo.
Per quanto eclatante il dato riflette la volontà degli elettori alla continuità. Ma riflette anche la mancanza di fiducia dell’elettorato verso gli altri candidati. Se Basile, in virtù dei numeri, non può definirsi vincitore è pur vero che gli altri ne escono sconfitti. Piaccia o no questo è l’esito delle urne e bisogna farsene una ragione senza accampare scuse inconsistenti.