Il leader di Scn con il governatore, il sindaco Basile e il deputato Gallo, ha parlato di confronto, politica e risorse. Poi l'annuncio: "Castelli capo di gabinetto"
MESSINA – Il presidente regionale Renato Schifani definito un “padre nobile”, i numeri della legge di stabilità per i Comuni del Messinese e di fatto l’apertura di Sud chiama Nord, che dall’opposizione tende la mano al governo siciliano, con confronti e ascolti. Questo il contenuto della conferenza stampa di Cateno De Luca alla Città metropolitana, per tracciare un bilancio del 2024 e lanciare le sfide del nuovo anno. Con lui il sindaco di Messina Federico Basile e il deputato nazionale di Sud chiama Nord Francesco Gallo, oltre alla deputazione regionale del partito e ad alcuni sindaci. Durante la conferenza l’ex sindaco di Messina e attuale primo cittadino di Taormina ha anche annunciato che Laura Castelli sarà il nuovo capo di gabinetto.
Basile: “Dare risposte a 108 comunità”
Ad aprire i lavori è stato Basile: “La presenza del presidente della Regione Schifani dà l’idea di come bisogna lavorare tutti insieme. La Città metropolitana oggi è uno strumento amministrativo che funziona ed è giusto dare lo spazio che merita perché è giusto ribadire come l’amministrazione, che lavora in continuità dal 2018, abbia messo in campo un progetto per risolvere i problemi strutturali che c’erano. Se Messina oggi vive quella che possiamo definire una primavera è per questo. La Città Metropolitana rappresenta 108 Comuni e un territorio vastissimo. In questi anni l’ente ha saputo ascoltare e lavorare dietro le quinte per creare le condizioni per arrivare ai risultati avuti nel 2024. La Città Metropolitana è un contenitore che deve assolvere alle esigenze di 108 sindaci che devono dare risposte alla propria comunità. Magari le risorse non consentono di fare una programmazione generale, ma consentono di operare su una programmazione strutturale. Per anni l’ente è stata senza bilanci. Se non ci sono bilanci sani e non c’è una programmazione economica come si progettano gli interventi che abbiamo visto in questi giorni? Parlo pure degli spazzaneve o della messa in sicurezza delle scuole in tutto il territorio. Lo stiamo facendo comprendendo che il binomio Comune e Città Metropolitana ha un obiettivo unico, dare risposte e servizi alla cittadinanza. Il 2025 sarà un anno in cui tanti investimenti che sono stati messi in cantiere anche da chi era prima di me sindaco diventano realtà. Tanti Comuni, anche con il supporto della Regione, avranno risposte e il nostro compito è garantire sempre queste risposte guardando avanti. Le sfide che si aprono per il 2025 riguardano tutta la Città Metropolitana perché oggi ci sono condizioni per garantire migliori risposte ai colleghi sindaci che molto spesso in questa sala hanno chiesto questo per le loro comunità. Due anni e mezzo di mandato sono un po’ il giro di boa e sommati ai 4 e mezzo ci consentono di dire che la città e la provincia stanno avendo un cambiamento epocale. Io faccio il sindaco da 2 anni e mezzo, vi posso garantire che se ognuno di noi continua a impegnarsi per le proprie comunità così come fatto prima di me da Cateno De Luca i risultati si colgono e li coglie soprattutto una cittadinanza che ha bisogno di sentirsi protetta dalla politica”.
Gallo: “Ora bisogna sbloccare le province”
Poi Gallo: “Da anni mi chiedo cosa può fare un unico rappresentante di un partito all’interno di un’aula di Parlamento. Mi rispondo che può fare tanto per la propria città, parlando di politica e di progetti, entrando anche nel merito di ciò che il governo vuole fare sul territorio. Scambiare le proprie opinioni non vuol dire scendere per forza a compromessi. Due mesi fa abbiamo detto che è venuto il momento di essere più concreti e attenti a livello nazionale e regionale per capire cosa si può fare qui. Ci siamo mossi così per la finanziaria nazionale. Con continue interlocuzioni e incontri abbiamo lavorato sul ponte e soprattutto sulle opere complementari e compensative, che non possono aspettare che il ponte sia inaugurato. Anzi devono partire prima o contestualmente ai cantieri. Mi sono preoccupato di promuovere questo aspetto e abbiamo raggiunto un’intesa con il governo, mediata anche grazie all’intervento del sottosegretario Matilde Siracusano e da altri interlocutori autorevoli dalla Sicilia. Ho chiesto che si votasse lo stesso, nonostante avessimo già il sì del governo: 5stelle, Pd, centrosinistra, hanno votato contro, perché per loro non è argomento che a loro interessa. Il centrodestra e anche Italia viva invece hanno votato sì. Ora che sfida ci attende in Parlamento? Credo che bisognerà sbloccare la situazione delle province. Bisogna ridare la parola agli elettori su questi enti, perché un organismo intermedio come la Provincia, in mezzo tra Regione e Comune può essere molto utile”.
De Luca fa il punto dal “patto della Madonnina nel 2019”
Successivamente è partito il lungo intervento di Cateno De Luca: “Prima di dare riscontro al lavoro che abbiamo fatto in questa legge di stabilità una premessa è doverosa: devo ringraziare il presidente Schifani intanto perché a maggio del 2019 ha dato il suo assenso al famoso patto della Madonnina. Berlusconi in Sicilia aveva due-tre punti di riferimento con cui interloquiva per le decisioni importanti. Ma quando si è trattato di quel patto che ha portato una nostra candidata all’interno delle liste di Forza Italia per le Europee sapete bene che questo prevedeva che noi votassimo con loro, con un numero di 50mila voti, e sono stati 49mila e 500, e Forza Italia si sarebbe fatta carico di portare lo sbaraccamento a Roma. L’accordo è nato lì, con l’assenso anche del presidente Schifani e alla fine delle Europee è stato suggellato quel patto.
“Non nasciamo per fare opposizione”
Il 30 di ottobre scorso ci siamo visti, io e il presidente Schifani per un incontro promosso dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno. Il presidente ha fatto incontri con tutte le forze di opposizione, quindi anche con noi. C’è stato un dialogo che è iniziato in quel momento su fatti concreti e visioni specifiche dell’amministrazione. Questo dialogo è andato avanti su questioni importanti, che poi si sono tradotte anche in risultati legislativi. Noi non nasciamo per fare opposizione, perché il nostro è un movimento di sindaci, di amministratori, di uomini e donne che con senso di responsabilità amministrano e sanno che la funzione della politica è quello di fare, di migliorare. Non apparteniamo alla categoria di quelli che preferiscono continuare a vegetare tra i banchi dell’opposizione senza compromettersi, perché è più comodo. Quando si arriva a governare si dimostra in quel modo che certe ricette non erano buone ricette. Lo sottolineo anche in relazione al percorso che abbiamo lanciato nel settembre 2022, con obiettivi a cui non rinunciamo. Noi abbiamo lanciato una sfida che era necessaria a sdoganare il nostro progetto in ambito regionale e nazionale e ci siamo riusciti, perché abbiamo eletto due rappresentanti a Roma, uno al Senato e uno alla Camera, e otto deputato all’Ars”.
De Luca: “Schifani a Messina il 21”
“Abbiamo detto chiaramente – ha proseguito De Luca – che la nostra funzione non sarebbe stata quella di vegetare all’opposizione: noi vogliamo amministrare e la nostra prospettiva non può essere quella dell’isolamento. Non ci interessa ripresentarci alle elezioni da soli, eleggere un drappello di rappresentanti e fare i conti poi con mal di pancia e con chi viene attratto dalla mela del peccato, come dico io scherzosamente. Quindi ora vogliamo entrare in una coalizione per poter incidere. Quale coalizione? Il 2025 sarà fondamentale per capire quali saranno questi compagni di viaggio in un’ottica di buona amministrazione. Il ruolo di parolai lo lascio ad altri, a chi fa il parolaio e non ha nessuna esperienza. A noi questo tipo di cultura non ci appartiene. Il presidente Schifani sarà a Messina il 21 febbraio prossimo per un convegno nazionale di Messina Servizi, che in questi anni si è distinta in tutta Italia sulla raccolta dei rifiuti e che sta lavorando per arrivare al 65%. Il convegno sarà con i rappresentanti dei consorzi che daranno atto a questo miracolo e il presidente Schifani per rilanciare questa sfida. Ma ci sarà anche un’altra ricorrenza, l’anniversario della nascita dell’Unione Europea. L’Ue è nata tra Taormina e Messina, il 2 e il 3 giugno, con la conferenza di Messina a Palazzo Zanca. Il presidente Schifani ha predisposto le risorse per due giorni importanti che saranno fissati per celebrare la ricorrenza e ci saranno i personaggi più importanti della politica italiana ed europea. Questo è un lavoro che abbiamo avviato per dare onore ai territorio in cui è nata l’Europa”.
Dalla legge di stabilità “30 milioni per il Messinese”
Poi ha tirato le somme: “E infine, la parte conclusiva del ragionamento: preferisco la strategia alla tattica. Significa questo: grazie alle Europee abbiamo sdoganato il nostro progetto a livello nazionale e siamo in tutti i sondaggi, mantenendo una posizione di rispetto. Questa è concentrata in Sicilia e la tattica ci porterebbe a trattare e alzare il prezzo con il centrosinistra o blindarci con il centrodestra e far conquistare gli unici tre collegi uninominali alle forze di governo, blindando il risultato. Questa tattica non ci appartiene, noi lavoriamo su una visione strategica. La visione è quella della Sicilia e quella di incidere a livello nazionale su temi ben precisi, l’amministrazione. Ciò significa avere una visione delle problematiche, individuare le soluzioni e risolverle. La buona politica nasce così.
Il dialogo che noi dall’opposizione abbiamo avviato con il presidente Renato Schifani è sulla scia di questo tipo di visione strategica. Questo significa che intanto la nostra funzione si traduce in risultati all’Ars. Quali sono stati? Il risultato che possiamo dire chiaramente è quello di aver inciso complessivamente su valori importanti. La nostra azione nell’ambito della legge di stabilità, per le singole proposte, gli impegni e la traduzione delle prossime settimane, ha un valore di oltre 30 milioni di euro.
Abbiamo avuto da parte del presidente una somma importante per risolvere un problema delicato, quello del depuratore di Nizza di Sicilia, percorso iniziato dal collega del M5s Antonio De Luca e che insieme abbiamo portato avanti, sottoponendolo a Schifani. Poi abbiamo sdoganato definitivamente con la collaborazione del collega del Pd Nello Di Pasquale la questione del Parco Archeologico di Taormina, dove c’era un’anomalia: c’erano soldi che avanzavano al parco e il dissesto del Comune contemporaneamente. Abbiamo ottenuto che il Comune di Taormina avrà il 15% senza il tetto di 600mila euro. La cifra salirà quindi a un milione e mezzo almeno e saranno utilizzati per i servizi del centro storico e del teatro antico. Abbiamo avuto circa 4 milioni di euro per manutenzione per 44 Comuni nella provincia di Messina e siamo riusciti a far avere al Cas 250mila euro per compensare l’esenzione dei caselli a Barcellona e Milazzo. Ci sono stati altri 250mila euro per compensare i disagi dei lavori del doppio binario, altri 750mila per i Comuni della Valle del Mela che rientrano nel rischio ambientale. Questi aspetti sono stati portati avanti dai colleghi Sciotto e Lombardo. Abbiamo portato avanti le istanze per gli svincoli di Alì Terme e Santa Teresa di Riva: abbiamo chiesto di rifinanziare il fondo di progettazione e su questo eviteremo che si vanifichi il lavoro di 20 anni, visto che siamo arrivati alla cantierabilità. Abbiamo avuto l’impegno per la cattedrale di Santa Lucia del Mela. C’è stata l’azione per gli interventi di riqualificazione e creazione di laboratori nelle scuole superiori e abbiamo chiesto di rifinanziare questi progetti. Per Messina ci sarà circa un milione e mezzo per alcuni enti come l’Arisme, che è soggetto attuatore del commissario Renato Schifani. E un’altra rivoluzione riguarda l’ex Sanderson, che sarà trasferita gratuitamente al Comune di Messina con 100mila euro di dotazione finanziaria. Con il potenziamento di Tremestieri quell’area diventerà strategica non soltanto per rifare il polo fieristico e non solo. Poi ci sono interventi per le parrocchie e 800mila euro per la rivitalizzazione della zona sud. E poi una cosa a cui ci teneva in modo particolare il sindaco Basile: la proroga del collegio dei revisori per evitare che ci fosse la paralisi amministrativi nei Comuni in dissesto. La norma consentirà ai sindaci di prorogare per un altro mandato lo stesso collegio dei revisori così da evitare che l’attività si fermi per sei mesi. Questo è un risultato fondamentale, ma non quanto la norma che è stata inserita per la premialità, che è il fondo per i Comuni che riscuotono le imposte. Per la prima volta non si è pensato solo al soccorso, che è giusto per carità, ma si è pensato anche ai sindaci che fanno il loro dovere, ci mettono la faccia e riscuotono le imposte. Il cittadino vuole servizi, ma è giusto che paghi e sapete che non sono mai stato tenero su questo aspetto, né a Messina né a Taormina.
Tutti questi risultati sono stati raggiunti perché? Perché noi potevamo svolgere il nostro ruolo all’opposizione, ma in Sicilia non è come sul nazionale. Noi abbiamo raggiunto un accordo col governo regionale, che si è aperto alle proposte dell’opposizione che di contro si è impegnata per non mettere i bastoni tra le ruote allungando i tempi sull’approvazione della legge di stabilità. Potevamo farlo, ma avrebbe danneggiato la Sicilia spostare tutto a metà gennaio o oltre. Il governo Schifani aveva i numeri blindati, avrebbe potuto fare lo stesso. Ma il presidente ha evitato il corpo a corpo e lanciato un messaggio: se ci sono proposte serie e valide il governo le fa proprie e dà l’assenso. Questo è successo, una parte della legge di stabilità è stata scritta dalle opposizioni. Noi non apparteniamo al partito di quelli ottengono e poi continuano a denigrare o a criticare. Noi abbiamo dato ufficialmente atto dell’apertura su quelle che sono le nostre proposte. Ci siamo differenziati astenendoci perché siamo all’opposizione, ma riconosciamo che il governo ha fatto proprie tante proposte dell’opposizione.
Il presidente Schifani ci ha stupito con effetti speciali, facendo emergere un profilo di padre nobile che io ancora non avevo colto. Questo profilo ha portato ovviamente a sapere trovare una sintesi al rialzo. Questa legge di stabilità dimostra che da questo punto di vista il presidente Schifani ha saputo svolgere questo ruolo e fare dei compromessi al rialzo. Questo dialogo si è tradotto con azioni concrete. A chi sta in quei palazzi, spesso preso da mille problemi e mille distrazioni, il nostro ruolo diventa fondamentale perché viviamo il territorio, siamo una cinghia di trasmissione tra le dinamiche del territorio e un parlamento che deve cercare di dare risposte. Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti e di questa apertura del governo nei confronti delle opposizioni. Questo sicuramente è il modo migliore per affrontare il 2025 con le sfide che il presidente Schifani si è intestato. Siamo pronti a sostenerlo o a criticarlo, portando avanti anche attività di sbarramento se ci sono cose che non riteniamo logiche. Ci saranno tante altre sfide importanti in questo anno. Dalle opposizioni faremo la nostra parte”.
Schifani: “De Luca e Basile hanno capacità amministrativa”
E infine Schifani: “Abbiamo ripreso un percorso partito dal patto della Madonnina. Nel 2022 mi è stato chiesto di scendere in campo per la mia terra e sto imparando tanto. Mi è stato chiesto dai leader del centrodestra di prendermi carico di questo grande impegno di fare l’amministratore del territorio. La mia esperienza mi ha portato a guardare con grande attenzione sul mondo dell’attività locale, la trincea dell’amministrazione. Se funziona lì il sistema può funzionare. La cultura della buona amministrazione l’ho sempre vista con grande attenzione. Quando ho riscontrato in Cateno De Luca e nel sindaco Basile una capacità amministrativa importante, passata dal salvataggio di Messina e di Taormina e dall’aver definito un percorso tracciato in questi anni, ho avuto modo di parlare e mi sono state poste questioni giuste. Ho ribadito che ero pronto ad ascoltare le loro richieste e sono quelle che abbiamo inserito in legge di stabilità, su vari temi. Sono un sostenitore dei sostegni ai Comuni, ma l’erogazione massiccia di risorse deve trovare attuazione poi. Non si può sprecare denaro pubblico. Stiamo provando in maniera convinta e determinata a intervenire su certi temi, come sui rifiuti. Messina in questo ci sta aiutando, non solo per la percentuale ma soprattutto per la crescita della differenziata. È evidente che quando si lavora insieme e ci si parla poi ci si capisce. La politica si fa anche con i comportamenti oltre che con le alleanze. Considero Cateno De Luca un elemento di stimolo di confronto costruttivo dell’azione di governo. Perché le nostre chiacchierate hanno toccato sempre proposte concrete e di buon senso, mi sono trovato davanti problemi di territorio, pratici e a volte quasi ovvi come il fatto dei comuni in dissesto. Il dialogo ha toccato vari temi e io mi sforzo di guardare a 360 gradi: la Sicilia ha bisogno di scelte da prendere tutti insieme. Penso al precariato, ai Beni culturali, al caso dell’Ast, alle stabilizzazioni. Il confronto con Cateno mi aiuterà a risolvere diverse problematiche anche relative ad aspetti di sistema”.
E ancora: “Abbiamo affrontato varie emergenze. Certe volte mi spiace vedere dei no a prescindere, perché sono sempre pronto all’ascolto. Contestare è facile, ma quando si parla bisogna dare anche le soluzioni. A chi contesta chiedo questo, la proposta. Poi sarà il governo a capire se realizzare o meno, ma quando si parlano di soluzioni in maniera generica cosa vuol dire? Parlare di soluzione sistemica sul tema dei voli che significa? E lo dico anche ai sindacati: io li rispetto e registro i loro stimoli, ma non aiutano le posizioni preconcette. Quello che mi auguro è un confronto, una consultazione proficua anche con loro”. E infine: “Abbiamo stanziato le somme per la conferenza di Messina e credo che faremo un bellissimo eventi, con molti ministri degli Esteri europei. Per gli altri impegni che ci attendono dico che sono tanti, ma a me interessa che l’emergenza non sia più emergenza, ma problemi risolti via via. Sono stanco di parlare sempre di una Regione in emergenza: i rifiuti, i dissalatori, l’assenza di acqua. Voglio dare alla Sicilia la possibilità di uscire dal tunnel dell’emergenza siccità. Il clima cambia sempre di più e ormai siamo il Nord Africa per le temperature sempre più alte. C’è molto da lavorare e sono animato da buona volontà. A volte penso: chi me l’ha fatto fare? Poi vado avanti per amore per la mia terra. Il denaro pubblico è denaro nostro. Sta a noi utilizzarlo per far crescere tutti. Io lavoro per risolvere i temi, non mi pongo la domanda se risolvere in un modo o in un altro mi pregiudica la ricandidatura o la rielezione. Una cosa si fa e basta. Sono stato contestato per il mio essere decisionista, ma questo è il mio metodo e ora dobbiamo fare squadra. La Sicilia ha bisogno di questo: abbiamo un governo nazionale che pone grande attenzione all’Isola, un governo regionale che sta lavorando, e serve un confronto, ascolto. Poi servono le decisioni, non servono i ‘no’ col pensiero delle elezioni. Confido nella collaborazione di tutti”.
Castelli capo di gabinetto
Poi il colpo di scena. Cateno De Luca ha annunciato che “Laura Castelli si insedierà oggi come capo di gabinetto del sindaco metropolitano“. L’ex pentastellata, che ha ricevuto la “benedizione” di Schifani dopo l’annuncio, ha poi affermato: “C’è tanto da fare, anche con la Regione siciliana. Questo è un ruolo fiduciario di un’amministrazione che si deve occupare ancora di tante cose. La Città Metropolitana mi ha insegnato sempre molto, dal governo le abbiamo coordinate per anni e l’ho fatto come vice-ministro. Quello che bisogna fare è riaccendere i motori com’è stato fatto qui a Messina negli ultimi anni da persone importanti che danno risultati importanti alla provincia. Ci sono tante risorse che vanno coordinate e semplificate e fatte camminare. Siamo a disposizione per un futuro ancora più importante”. Infine il saluto dei deputati regionali Sciotto, Lo Giudice e Lombardo, della segretaria generale Carrubba e del direttore generale della Città Metropolitana Campagna e del direttore generale del Comune di Messina Salvo Puccio.
ahahahaha dopu tutti sti tiritera , inveci di mucciaribi a faccia, fate puru i gradassi ma una sula parola e chidda giusta …VERGOGNATEVI……… BUDDACILANDIA ………
Come la canzone di Lazza:da innamorati a sconosciuti e viceversa, anche De Luca è come tutti, un voltagabbana, per i suoi interessi e non dei messinesi! Vergogna su vergogna
Ah che bella poltrona che ho! Tutto, improvvisamente, mi piace!
Senza vergogna.
Una sola parola, VERGOGNA!!!!!
La coerenza prima di tutto……
Non c’è limite alla vergogna!
Vedrete, prenderanno un sacco di voti.
Adesso che la (prevedibilissima) collocazione nel centro-destra è stata svelata e i compagni di merende possono finalmente iniziare a frequentarsi alla luce del sole, prevedo grandissimi risultati elettorali.
Troppi diktat prima…. Troppe promesse non mantenute.
Con questo non governo…. Con Tizio non mi siedo…. Con Caio non discuto….
Poi le europee e Monza….
Oggi qualcuno diventa Padre Nobile.
Alle prossime elezioni…. Sindaco compreso….. Si vedrà.
A squagghiata da nivi…. Si vidunu i purtusa.
Padre nobile, perché gli garantisce uno spazio. (Altrimenti solo insulti, come prima).
Buon amministratore, perché gli garantisce circa 20000 voti (altrimenti neanche gli si rivolgeva la parola, tra l’altro cosa che non sarebbe neanche male, per moderare un po’ i toni di questa politica, oggi esasperata).
Mah…
De Luca ci vuole vendere pure Schifani adesso.
Caruccio lui.
Un padre ce l’ho già e grazie a Dio molto diverso.
Gli unici che andrebbero ringraziati veramente sono quelli che hanno portato i soldi del PNNR in Italia, gli stessi soldi con i quali giocate a fare i generosi.
Adesso il buon De Luca messosi all’angolo da solo con insulti distribuiti a chicchessia cerca nuovi amici, cerca di non scomparire.
Sempre ammesso che questo non sia sempre stato il suo piano “B”.
Adesso che le urla, le sceneggiate e le parolacce hanno saturato persino i più fedeli, cerca il modo di non scomparire.
Allora giù la testa De Luca, giù i toni, giù lo sguardo ed accodati a tutti coloro i quali in questa regione devono, dico devono, passare sotto le forche caudine degli eterni Schifani.
Saranno faville, a Messina le persone assunte a vario titolo da De Luca sono migliaia.
Ha ragione Alberto F., prenderanno una marea di voti.
Consegnerà la Sicilia a FI per i prossimi 30 anni con buona pace di tutti coloro i quali lo hanno difeso e supportato a spada tratta, qualunque cosa facesse o dicesse.
La pena di vedere ripetersi sempre la stessa storia, immutabile, come gli errori di chi li vota sempre e comunque.
Senza voler riesumare vecchi titoli di “Cuore” che solo gli anziani ricordano, se qualcuno dovesse ancora chiedersi il perché della disaffezione per la politica e come mai sono rimasti in pochi quelli che vanno a votare, diciamo che la risposta è facile.
Che dire….. alla vergogna non c’è mai limite… Certo che molti cittadini torneranno a votare e, certamente, esprimeranno il disagio di un territorio svenduto e umiliato da scelte inopinate e scellerate…..
Al peggio non c’e’ fine, spettacolo indecoroso, la politica e’ altra cosa, penso a Danilo dolci e a la torre, Messina capirà, ma ci vorranno anni, personalmente non me ne frega più niente, ognuno ha ciò che si merita, la meglio gioventù e’ andata via
Schifani adesso è padre nobile, è perché ti sei astenuto alla votazione sulla legge di bilancio?Ponte si, ponte no, ponte si..il solito voltagabbana, alla faccia della coerenza.
Dagli insulti si passati a padre nobile, mi chiedo che credibilità possa avere un personaggio del genere
“…..un profilo di padre nobile che io ancora non avevo colto”. Il vomito è d’obbligo
Ma non vi vergognate? Vergogna.
Il padre nobile! Ridicolo. Veramente ridicolo.
Cosa non si fa per restare attaccati alle poltrone. Vergogna!
Avendo perso deputati regionali, (perché hanno cambiato casacca) e quindi anche la permanenza alla regione è arrivato il padre nobile a mantenerti la poltrona a te e ai tuoi. Ecco lo scambio. Sindaco di Messina, dimesso… Governatore Sicilia, bocciato. Senatore a Monza, bocciato. Elezioni Europee, bocciato… Non sei migliore degli altri politici. Ecco perché, Piccolo Cesare, sei stato pugnalato dai tuoi stessi figli. il buon Giulio aveva ragione :il potere logora chi non c’è l’ha.
Cosa si fa o si dice, per mantenere la poltrona, avendo perso deputati che hanno cambiato casacca. Schifani padre nobile che lo hai Schifato fino a ieri? Sindaco di Messina, dimesso. Governatore della Sicilia, bocciato. Senatore di Monza, bocciato, Elezioni Europee, bocciato.Ponte si, ponte no o si… Piccolo Cesare….. pugnalato dai tuoi stessi figli Non sei diverso dagli altri politici e come diceva il buon Giulio :il potere logora chi non c’è l’ha.
Questa conferenza di fine d’ anno ha riassunto la VERA NATURA ,L’ESSENZA di Cateno De Luca😤…..tutto ciò che diceva contro gli altri, alla fine della fiera, era tutta una studiata strategia🤢, …..l’ avevo detto che prima o poi avrebbe gettato la 🎭…..abbiamo quindi, adesso ,secondo il “figliol prodigo”,un padre nobile🙄 che l’ ha stupito con gli “effetti speciali “🤑, QUANTA IPOCRISIA, E CREDIBILITÀ ZERO …… i suoi fedelissimi sono ancora convinti del loro leader????…..ma si,perché alla fine i fedelissimi sono come lui ,apposta fa il buono e il cattivo tempo…..sa che avrà sempre il codazzo dietro che lo sostiene e che non gli fa crollare il castello di bugie creato dal suo personaggio in perenne recita…..dalla commedia ,alla satira,alle strumentali 🤢canzoni di Sicilia bedda …..che rimane🤔????” LA TRAGEDIA” di un popolo messinese che sperava nel cambiamento ,nella rinascita , e che invece assiste senza orgoglio ,e amor proprio all’ ennesima PRESA PER I FONDELLI DI CATENO DE LUCA UNO,NESSUNO,CENTOMILA VOLTAGABBANA COME QUELLI CHE ABBIAMO GIÀ VISTO NEL PANORAMA POLITICO!!!!!
la coerenza non è il suo forte, tutto si può dire di De Luca ma non che non cambi mai idea, probabilmente ha preso troppo sul serio quel famoso detto che recita più o meno così: solo gli idioti non cambiano mai idea!
“Schifani padre nobile” è una assurdità che non mi mancava. Si stanno riorganizzando per le spartizione. Povera Messina