Nizza di Sicilia, le casse del comune piangono

Nizza di Sicilia, le casse del comune piangono

Nizza di Sicilia, le casse del comune piangono

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venerdì 29 Giugno 2012 - 11:32

Il gruppo di minoranza “Cambia Nizza” chiede che l’amministrazione comunale si attivi per risolvere il debito pubblico. Il sindaco Di Tommaso: “Attueremo un piano di rientro che rimetterà in sesto il comune”. Dalle prime rate dell’Imu, intanto, il comune ha incassato 107 mila euro

Ritardi nei pagamenti degli stipendi dei dipendenti comunali e nei confronti delle ditte fornitrici, patto di stabilità che incombe (1 gennaio 2013): non sembrano positive le prospettive per il comune di Nizza di Sicilia, le cui casse non godono attualmente di buona salute. Il gruppo consiliare “Cambia Nizza”, che si è aggiudicato la minoranza nelle recenti elezioni comunali ( 6 e 7 maggio 2012, n.d.r), chiede all’amministrazione di intervenire e porre rimedio, razionalizzando le spese e saldando i debiti maturati. Questa la richiesta al centro del consiglio comunale che si è tenuto ieri pomeriggio. Tutti favorevoli, ci mancherebbe, a risolvere la situazione. O, almeno, a tentare di risolverla. Il capogruppo di “Cambia Nizza”, Carmelo Campailla, chiede e ottiene tempi precisi: entro settembre l’amministrazione presenterà il piano di rientro rispetto all’attuale situazione debitoria, l’indicazione delle priorità di pagamento e l’abbattimento degli sprechi.
Ma sprechi è una parola che il sindaco in carica, Giuseppe Di Tommaso, non accetta: “ I debiti ci sono, ma quest’amministrazione non ha la tendenza allo spreco”, sottolinea.
Nizza di Sicilia, come tutti i comuni al di sotto dei 5 mila abitanti, rientrerà nel patto di stabilità il primo giorno del prossimo anno. Questo significherà nuove restrizioni per il comune, già sotto torchio. “Attueremo un piano di rientro che rimetterà in sesto il comune, non entro sei mesi, ma entro i due anni”, afferma il primo cittadino. Dalle prime rate dell’Imu, intanto, il comune ha incassato 107 mila euro che verranno utilizzati per gli stipendi comunali, indicati come priorità assoluta. Maggio e giugno i mesi da saldare. I ritardi nei pagamenti sembrano non dipendere soltanto dall’amministrazione comunale che ha dovuto anticipare gli stipendi di cinque mesi per pagare i contrattisti, visto che la Regione non ha ancora mandato nulla. Questo quanto afferma la dottoressa Antonia Eniti, responsabile dell’area economico-finanziaria.
“Cambia Nizza” è scettica e afferma: “Siamo quasi al limite del fido concesso dalla banca. Tutto questo ricade sui cittadini”. Il fido bancario in questione concesso all’amministrazione riguarda una cifra di 1 milione e 154 mila euro, dei quali sarebbero rimasti 100 mila euro. Almeno fino a pochi giorni fa. La cifra infatti varia ogni giorno a seconda dei movimenti di denaro, come sostiene ancora la dottoressa Eniti.
“Il vero problema da risolvere è quello del pagamento contemporaneo di stipendi e creditori – ha proseguito Di Tommaso – ma sono anche i ritardi nelle entrate che ci impediscono di pagare”.
Insomma, buoni propositi da una parte, incredulità dall’altra. Come andrà a finire lo vedremo. (Giusy Briguglio)

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