Il Collegio dei revisori prosegue l'esame dei debiti fuori bilancio della scorsa stagione. Stop alle somme da pagare per la promozione pubblicitaria e per i servizi di accoglienza al Mandanici di Barcellona. Il Cda intanto approva la riduzione a 3 dei componenti.
Il Cda vota la riduzione a 3 dei componenti. Intanto i revisori bocciano debiti per oltre 57 mila euro non riconoscendoli quindi tra le spese legittime e rispediscono indietro gli atti.
Almeno per il momento però queste delibere non finiscono in Procura e alla Corte dei conti come avvenuto per l’incarico da 35 mila euro ad un commercialista.
Continua quindi l’esame da parte del Collegio sulla mole di debiti fuori bilancio dell’Ente e che supera il milione e 200 mila euro. Dal vaglio attento del presidente Jervolino e di Granata, passano tutte le schede debitorie predisposte dagli uffici del Teatro per ottenere l’ok o lo stop.
In questo caso il semaforo rosso ha riguardato somme per la promozione pubblicitaria e i manifesti.
Stando al verbale pubblicato ieri sul sito del Vittorio Emanuele, per la scheda debitoria avente per oggetto "Riconoscimento debito spese sostenute per promozione pubblicitaria Stagione 2015/2016 per complessivi Euro 39.954,96 al netto di IVA il Collegio esprime parere non favorevole”.
Già il responsabile dell’ufficio competente aveva allegato parere negativo che i revisori hanno condiviso. Nel corso della prossima seduta, il 2 dicembre, il sovrintendente trasmetterà al Collegio tutti gli atti riguardanti i rapporti con la ditta creditrice della somma. Stesso copione per una seconda scheda debitoria, relativa al riconoscimento del debito per “ servizi affissione, manifesti, distribuzione locandine o altro materiale promozionale. Rimborso spese Stagione 2015/2016 al Teatro V.Emanuele e Teatro Mandanici di Barcellona P.d.G, per complessivi Euro 8.490,00”. Anche in questo caso parere non favorevole sia del responsabile del sevizio che del Collegio.
Non riconosciuto anche il debito di 10 mila e 900 euro per i servizi di accoglienza e biglietteria al Teatro Mandanici di Barcellona, stagione 2015/2016 (anche in questo caso il responsabile del servizio finanziario aveva dato parere non favorevole)
Via libera invece all’assestamento di bilancio 2016-2018.
In realtà a mancare all’appello sono ancora i 100 mila euro di contributo da parte dell’amministrazione comunale, voce che continua ad essere inserita nei bilanci nonostante la palese criticità delle casse di Palazzo Zanca. Lo stesso organo di controllo evidenzia come il contributo previsto sia una minore entrata “nonostante nella documentazione allegata al bilancio di previsione 2016-18 il Sindaco di Messina Accorinti, con una nota del 29 giugno avesse manifestato la volontà di erogare un contributo di 100.000 euro”. Note dolenti anche alla voce dei proventi da vendita di botteghino e abbonamenti, perché tra la previsionale iniziale e quella di cassa c’è una differenza di 355 mila euro in meno ma, rilevano i revisori “nonostante gli sforzi del Sovrintendente, l'obiettivo sia di difficile raggiungimento”. Stesse criticità per i proventi da sponsorizzazioni, con un segno meno di € 60.000,00. Anche la voce “attività collaterali” per le quali si prevedevano maggiori entrate fa registrare una diminuzione di 150 mila euro.
“Nel complesso le variazioni in diminuzione della parte entrata sono pari a – € 645.794,00-si legge nel verbale- Il Sovrintendente fa presente che si è adoperato a comprimere al massimo le spese per il periodo relativo alla sua gestione e che ha subito l'onda d'urto della gestione negativa dell'anno precedente che, così come rilevato dal Collegio dei Revisori ha prodotto debiti fuori bilancio per oltre 1.200.000 euro”.
Intanto all’esame del Cda rimasto con 3 componenti ed il presidente, dopo le dimissioni di Carmelo Altomonte, c’è la programmazione per il periodo di Natale. Le risorse sono al lumicino e dai dirigenti di Palazzo Zanca è arrivato l’alt sull’ipotesi del Villaggio di Babbo Natale nelle vie laterali al Vittorio Emanuele. Si sta cercando comunque di trovare una soluzione per regalare anche momenti “natalizi” oltre che un concerto di Capodanno. Il Cda ha quindi bocciato l'ipotesi del Villaggio ed ha anche votato la riduzione a 3 componenti così come richiesto ad agosto dall'assessore Barbagallo. La palla passa adesso alla Regione che dovrà decider quale iter seguire.
Rosaria Brancato