Nei confronti degli ex vertici dell'Ente per i quali si dovrà accertare la responsabilità personale. La cifra dei debiti fuori bilancio non riconosciuti sfiora i 2 milioni di euro.
Al Teatro Vittorio Emanuele sono state avviate le procedure per l’accertamento delle responsabilità personali per il risarcimento dei danni all’Ente.
Nei mesi scorsi si è consumato uno scontro a colpi di lettere aperte ed esposti tra l’ex sovrintendente Saija, il presidente Puglisi ed i revisori dei conti prima e l’attuale commissario straordinario Jervolino poi. Tema del contendere quei debiti fuori bilancio non riconosciuti trasmessi alla Corte dei conti ed alla Procura della Repubblica. I toni con il passare delle settimane si sono fatti più forti e tra Messina e Palermo è stato avviato un voluminoso carteggio finito all’assessorato.
Ma adesso per quei debiti che secondo un ultimo accertamento superano i 2 milioni di euro il commissario Jervolino insieme ai legali del Teatro ha avviato le procedure in sede civile per chiedere il risarcimento danni a Saija, a Puglisi, all’ex Cda (ognuno in quota parte e per le rispettive responsabilità).
L’assessore regionale Barbagallo è stato informato passo per passo e le somme eventualmente riconosciute andranno all’Ente. Sin dalle sedute del Collegio nel corso delle quali si era manifestata l’entità dei debiti i revisori avevano evidenziato il danno economico causato alle casse di un Ente ormai in agonia. La procedura adesso avviata porterà ad accertare eventuali responsabilità personali di chi quelle spese le ha autorizzate in modo non regolare causando perdite al Teatro.
Intanto scoppia un’altra querelle: quella sullo stipendio del presidente Maurizio Puglisi che nei giorni scorsi ha scritto all’assessore Barbagallo, chiedendo lumi sul fatto che la sua busta paga, relativa all’indennità da 1.600 euro mensili, non gli sia stata corrisposta per il mese di gennaio. Secondo Puglisi il congelamento dell’indennità sarebbe illegittimo. Il sovrintendente Bernava ha spiegato d’aver trasmesso alla Regione richiesta di parere all’ufficio legislativo della Regione in seguito al commissariamento straordinario del Cda deliberato dalla giunta Crocetta il 28 dicembre. La Regione dovrà chiarire se lo scioglimento ed il commissariamento straordinario del Cda riguardino l’intero organo, comprensivo appunto del Presidente o meno. Nel frattempo sono state sospese le indennità sia per Puglisi che per l’unico dei revisori rimasto in carica, Lorenzo Granata (dal momento che il presidente del Collegio, Jervolino, è stato nominato Commissario straordinario).
Intanto il 28 febbraio saranno aperte le buste riguardanti le proposte per le direzioni artistiche a titolo gratuito di prosa, musica, danza.
Rosaria Brancato