L’eponente della giunta Accorinti intende mettere le sei circoscrizioni al centro della vita politica cittadina e lo fa, da un lato, richiamando atti già in vigore; dall’altro, impartendo ordini all’assessore Signorino per i prossimi bilanci. E, a proposito di documenti contabili, tutto tace sul previsionale 2015 e e sul consuntivo 2014
Tra poco più di un mese, esattamente il 31 maggio, scadrà il termine concesso dalla legge agli enti locali per approvare il bilancio di previsione 2015. Tuttavia, a Palazzo Zanca, non solo non c’è traccia del previsionale , ma non si hanno notizie neanche del bilancio consuntivo 2014, che andrà adottato ovviamente prima. Ad oggi, non sono, infatti, bastati i solleciti inoltrati alla giunta sia dalla presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile (vedi qui) sia dai due vice-presidenti della Commissione bilancio, Pippo Trischitta e Carlo Abbate, che hanno espressamente chiesto di conoscere lo stato dell’arte (vedi qui).
Al Comune di Messina , sul fronte bilanci tutto tace. C’ è, però, un atto approvato recentemente che rompe il silenzio della giunta e porta l’argomento bilancio in prima piano. E’ una sorta di atto indirizzo con il quale l’assessore Tonino Perna riaccende i riflettori sul decentramento, mai attuato al Comune di Messina, e spinge per la trasformazione delle circoscrizioni negli attori principali della politica cittadina, in grado di mettere bocca su tutte le questioni di Palazzo Zanca, sia quelle di che le interessano direttamente sia quelle che non le coinvolgono in prima persona come istituzioni .
L’assessore reggino, infatti, non solo ritiene «indispensabile, al fine del più ampio decentramento delle attività istituzionali e nell'ottica di un servizio pubblico sempre più attento alle esigenze del territorio, attribuire alle circoscrizioni cittadine le risorse adeguate per lo svolgimento delle funzioni di cui sono titolari», ma addirittura ritiene «necessario che sia i documenti programmatici comunali nelle materie di competenza delle circoscrizioni che quelli di carattere generale vengano redatti previa consultazione dei consigli circoscrizionali e tenuto conto di quanto contenuto nei loro atti deliberativi programmatori e delle priorità dagli stessi individuate».
Pur apprezzando le buone intenzioni dell’assessore Perna, che solitamente non brilla per attivismo ammnistrativo – probabilmente perché ha deleghe meno pesanti di altri suoi colleghi e dunque anche meno risorse a disposizione – non si capisce il senso del provvedimento che lui propone e l’intera giunta approva.
Non se ne capisce il senso, perché, da un lato, l’atto voluto da Perna risulta pleonastico, visto che non fa che ribadire quanto espressamente previsto nel "Regolamento dei Consigli Circoscrizionali”, adottato con deliberazione del Consiglio Comunale nel 2005; e quanto già disciplinato da una delibera di giunta approvata in era Buzzanca, che destinava in via esclusiva ai quartieri una quota del 30% dei relativi stanziamenti di ciascun bilancio di previsione (previsione poi rimasta sulla carta); dall’altro, appare fortemente utopistico, sia quando dà i compiti a casa all’assessore al bilancio Guido Signorino e gli dice come gestire i capitoli di bilancio, forse dimenticando con quanta fatica vengono chiusi i bilanci comunali; sia quando lascia intendere che il Comune di Messina dovrebbe passare da un decentramento mai attuato ad uno strapotere delle circoscrizioni.
Con la delibera proposta da Perna, infatti, i quartieri – da soggetti istituzionali scarsamente considerati, se non totalmente ignorati – diventano i soggetti principali nel controllo delle risorse pubbliche.
Con il provvedimento approvato dalla giunta Acccorinti si «dà atto della necessita che i documenti programmatici comunali nelle materie di competenza delle circoscrizioni vengano redatti previa consultazione dei consigli circoscrizionali e secondo quando contenuto nei loro atti deliberativi programmatori e secondo le priorità dagli stessi individuate; e della necessità che nelle attività propedeutiche alla relazione dei bilanci annuali e pluriennali siano sentiti i consigli circoscrizionali e tenute in considerazione le loro richieste, a prescindere del successivo parere di loro competenza».
Viene, inoltre, ribadito «l’obbligo dei dirigenti comunali di informazione preventiva su tutti gli atti dell'Amministrazione comunale che hanno ricaduta sul territorio di ciascuna circoscrizione, cosi come previsto dall'art. 14, c. 4, del vigente regolamento del decentramento» In ossequio all'art. 16 del Regolamento viene anche previsto « che il Presidente del Consiglio circoscrizionale o, in subordine, il Vice Presidente, ossia un delegato appositamente individuato, possa partecipare alle sedute di Giunta Municipale ed essere ascoltato con funzione consultiva sui provvedimenti, i piani di sviluppo, le linee guida politiche ed amministrative e tutti gli altri atti che abbiano ricaduta sul territorio della Circoscrizione interessata».
Con il provvedimento di Perna, tra gli ambiti di intervento prioritari dei quartieri – già fissati nella delibera della giunta Buzzanca – viene inserita anche la toponomastica , che va così ad aggiungersi a: manutenzione strade e marciapiedi, manutenzione impianti di illuminazione pubblica, manutenzione impianti fognari, manutenzione impianti sportivi, installazione e manutenzione segnaletica, arredo urbano manutenzione giardini e aree a verde.
L’elemento più significativo della delibera proposta dall’assessore reggino è quell’ordine impartito al vice-sindaco Signorino, allorquando viene «dato mandato all'Assessore alle Politiche Finanziarie di valutare la possibilità di istituire, nel bilancio di previsione 2015 e successivi, un capitolo di bilancio per ciascuna circoscrizione per spese relative a servizi ed un capitolo per ciascuna per spese relative a lavori».
Nulla viene detto sul quantum, su quante risorse dovrebbero cioè andare a ciscuna delle sei circoscrizioni. E se la cifra che si vuole destinare ai quartiei resta quel 30% già deliberato dalla giunta Buzzanca, che necessità c’era di approvare una nuova delibera che non fa che richiamare un Regolamento ed un atto già vigenti? Forse solo per ricordarci che il Comune di Messina ha un assessore al decentramento…
Danila La Torre
Anche a Messina esiste un assessore al decentramento….infatti è REGGINO…….
Anche a Messina esiste un assessore al decentramento….infatti è REGGINO…….
La sua presenza in giunta è inutile, non ha soldi per gestire la cultura, risorse non ne cerca manco con il binocolo, ma che ci sta a fare? Che vada a Lavorare!!!
La sua presenza in giunta è inutile, non ha soldi per gestire la cultura, risorse non ne cerca manco con il binocolo, ma che ci sta a fare? Che vada a Lavorare!!!
Che necessità c’era di approvare una nuova delibera…?..” Forse solo per ricordarci che il Comune di Messina ha un assessore al decentramento…”. CERTAMENTE! …MA FORSE ANCHE PER ….GIUSTIFICARE LO STIPENDIO DI ASSESSORE od….ancora, per stimolare, proteggere e suggerire all’UNESCO di conservare come PATRIMONIO DELL”UMANITÀ la tradizionale forma espressiva della… PERNAcchia.
Che necessità c’era di approvare una nuova delibera…?..” Forse solo per ricordarci che il Comune di Messina ha un assessore al decentramento…”. CERTAMENTE! …MA FORSE ANCHE PER ….GIUSTIFICARE LO STIPENDIO DI ASSESSORE od….ancora, per stimolare, proteggere e suggerire all’UNESCO di conservare come PATRIMONIO DELL”UMANITÀ la tradizionale forma espressiva della… PERNAcchia.