Il nuovo assessore debutta in prima commissione parlando delle municipalità: "Solo lì si possono dare risposte reali su molti argomenti". Ma c'è chi dice che sono "inutili"
MESSINA – Utili o inutili? Questa è la domanda che affiora al termine della prima commissione presieduta da Salvatore Papa e con al centro il tema, sentito e complicato, del decentramento amministrativo. Da anni le circoscrizioni, che ora si chiamano municipalità, chiedono maggiori risorse e poteri per poter intervenire direttamente sul territorio, avviando un dialogo costante con l’amministrazione. Spesso sono stati gli stessi consiglieri delle municipalità a lamentare che non si è mai proceduto davvero in tal senso e l’argomento torna ciclicamente in aula, per capire come risolvere la delicata questione.
Currò: “Quartieri come frontiera”
Davanti ai consiglieri a parlare in mattinata è stato il neo assessore Pietro Currò, che ha incassato gli auguri dei presenti e ha parlato del tema, legato a una delle sue deleghe: “La mia idea da sempre è di quartieri come frontiera. Dobbiamo lottare insieme, con i consiglieri comunali e di circoscrizione. Secondo me dovremmo riattivare la conferenza dei presidenti di consiglio di quartiere. Dobbiamo attuare il decentramento, partendo dall’approvazione del regolamento. Proverò a studiare e pensare un centro unico di riferimento per i quartieri. Sono stato 15 anni consigliere comunale e sono stati anni affascinanti perché il consigliere comunale ha una cosa importante: il potere di dire al microfono le proprie idee”.
Danzi: “Non solo uffici passa segnalazioni”
Al suo fianco Giovanni Danzi, vicepresidente della seconda municipalità (assente per motivi istituzionali la prima circoscrizione): “Questo è il tema che interessa ai quartieri perché il decentramento è un pilastro senza il quale veniamo ridotti a ufficio passa segnalazioni. Non è più consentito. Solo i quartieri possono dare risposte reali su tanti argomenti. Lancio un sassolino: siamo partiti con il decentramento di servizi a sportello delle partecipate. Da noi lo sportello Amam è stato molto utilizzato. Sono esigenze quotidiane”.
Trischitta: “Municipalità? Così sono inutili”
Tra le dichiarazioni principali, quelle di Pippo Trischitta, che parla di un eventuale assessore di quartiere perché “così sono inutili, non servono a niente. Il sindaco deve nominare un assessore con un proprio ufficio che risponde lui stesso alla popolazione, intrecciando rapporti col territorio. E ci sarebbe anche un risparmio notevole”. Poco prima è stata Margherita Milazzo a sottolineare come i villaggi collinari si sentano abbandonati. Testimonianza è il referendum Montemare, che nonostante la vittoria dei no resta un segnale importante.