Il sindaco De Luca ha individuato il Direttore generale dell'azienda come unico responsabile dell'emergenza rifiuti del mese scorso, il Cda di MessinaServizi ha deciso che ci sono i motivi per licenziare in tronco Iacomelli. Adesso l'ultima parola è del Comune
Nessun procedimento disciplinare, nessuna sospensione cautelare, nessun contraddittorio, nessun confronto su quanto è accaduto in questi ultimi giorni. Il Cda di MessinaServizi vuole il licenziamento immediato del Direttore generale Aldo Iacomelli. Nessuno spiraglio, ma la scelta più drastica che però tocca al Socio unico della società, quindi al Comune, cioè al sindaco Cateno De Luca. Lo stesso sindaco che lunedì ha “processato” Iacomelli con un’assemblea dei soci andata in diretta Facebook (VEDI QUI), individuandolo come l’unico responsabile dei disservizi che si sono verificati in queste settimane di crisi dei rifiuti (VEDI QUI). In pratica il Cda presieduto da Pippo Lombardo, fedelissimo braccio destro di De Luca, vuole mettere alla porta con effetto immediato il Direttore generale con cui fin dall’inizio i rapporti sono stati burrascosi. E propone questo provvedimento estremo direttamente al Socio unico che ha l’ultima parola.
E’ stata questa la decisione assunta durante il Consiglio di amministrazione che è tornato a riunirsi ieri pomeriggio. All’ordine del giorno c’erano proprio l’avvio del procedimento disciplinare e la sospensione cautelare del Direttore generale ma il Cda ha rilevato che «alla luce dei gravi inadempimenti manifestati dal socio unico, ricorrono anche i presupposti per il recesso per giusta causa, sussistendo circostanze e inadempimenti che non consentono la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto tra il Direttore generale e la società».
Il Cda ha deciso di adottare e fare proprie tutte le contestazioni mosse lunedì dal sindaco De Luca che costituiscono «cause di gravità tale da non consentire la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto di lavoro».
Anche durante quest’ultimo Cda, il presidente ha parlato di «gravi e inescusabili negligenze e imperizie nell’adempimento degli obblighi gravanti sul Direttore generale, come previsti nel contratto e nello statuto della società».
Quindi, di fronte alla gravità dei fatti enunciati lunedì dal socio unico, cioè dal sindaco De Luca, il Cda di Pippo Lombardo ha deciso di «proporre all’assemblea dei soci di recedere immediatamente dal contratto individuale di lavoro stipulato con Aldo Iacomelli il 28 febbraio 2018 per giusta causa di gravità tale che non consente la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto».
Per Iacomelli dunque nessuna possibilità di replica, nessun procedimento disciplinare che gli avrebbe consentito di poter fornire la sua versione dei fatti, così come tra l'altro prevede la normativa vigente. Il Cda di MessinaServizi lo vuole fuori dall’azienda nel più breve tempo possibile. E per questo chiedere all’assemblea dei soci di decidere.
Francesca Stornante