Il sostituto procuratore Anna Maria Arena aveva chiesto il rinvio a giudizio per dieci medici del Policlinico e del Piemonte per la morte del piccolo Riccardo Alberto. Il bambino di sette mesi fu stroncato da un'invaginazione intestinale che non fu diagnosticata in tempo. Per i sanitari è ipotizzato il reato di omicidio colposo. Il gup DE Marco ha rinviato a giudizio sei dottori e ne ha prosciolti due
Otto medici sono stati rinviati a giudizio dal gup Giovanni De Marco per la morte del piccolo Riccardo Alberto Caramella avvenuta il 23 agosto del 2010 al Policlinico. Sei medici del Piemonte e due del Policlinico sono stati rinviati a giudizio al 10 ottobre 2013 davanti alla prima sezione penale del tribunale. Deciso dal gup anche il proscioglimento per due dottori.
A giudizio vanno Rosaria Pino, Francesco La Rosa, Marje Dolores Merenda, Giovanna La Fauci, Daniela Prudente e Angelo D’Anieri medici del reparto di Neonatologia e pediatria del Piemonte, Gianfranco Scalfari medico dell’unità operativa complessa della chirurgia pediatrica del Policlinico e Salvatore Lamberto medico del reparto di Radiodiagnostica del Policlinico. Per tutti l’accusa contestata è quella di omicidio .Prosciolti per non aver commesso il fatto Melchiorre Aversa e Enrica Piera Paola Costantino.
Lo scorso ottobre il sostituto procuratore Anna Maria Arena aveva chiesto il rinvio a giudizio di tutti e dieci i medici medici.
La vicenda all’epoca destò molto scalpore. Il piccolo, di soli sette mesi, morì dopo giorni in cui i medici non riuscirono a diagnosticargli il problema che lo affliggeva. A stroncarlo, secondo quanto accertato dall’autopsia, sarebbe stata una invaginazione intestinale. Riccardo Alberto fu sottoposto ad un clisma opaco che gli avrebbe sfondato l’intestino provocandone la morte. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti Riccardo Alberto accusava da giorni forti mal di pancia. Fu il pediatra di famiglia a consigliare il trasporto al Piemonte dove giunse con un forte gonfiore alla pancia. I medici gli diagnosticarono un’infezione virale ma trascorsero ben 4 giorni prima che, grazie ad un’ecografia, si accorgessero della presenza di una occlusione intestinale. Il bambino, dopo l’applicazione di un sondino, fu trasferito al Policlinico dove i medici decisero di operarlo. Ma, prima di essere sottoposto ad intervento chirurgico il piccolo morì. I genitori presentarono una denuncia in Procura chiedendo che s’indagasse sull’operato dei medici.