Evidenziate tutta una serie di incongruenze nella gestione di un’area che dovrebbe tornare al demanio regionale. Gli abitanti di Camaro sono in pericolo per eventuali incendi o smottamenti
L’incendio che si è sviluppato all’interno della galleria ferroviaria dismessa Camaro – Gesso ha riportato alla luce la vicenda dell’abbandono del vecchio tratto compreso tra Villafranca e Gazzi, dismesso nel 2001 a seguito dell’entrata in funzione della galleria Peloritana.
CittadinanzAttiva scrive ora al procuratore capo della Repubblica, Guido Lo Forte, a difesa degli abitanti di Camaro e della loro pubblica incolumità, elencando una serie di incongruenze:
“Il Demanio regionale – scrive CittadinanzAttiva – non ha mai richiesto ad Rfi il trasferimento della tratta ferroviaria dismessa, nonostante a ciò lo obbligasse l’articolo 32 dello Statuto Speciale per la Regione Siciliana “I beni del demanio dello Stato, comprese le acque pubbliche esistenti nella Regione, sono assegnati alla Regione, eccetto quelli che interessano la difesa dello Stato o servizi di carattere generale”;
– la Corte Costituzionale, con sentenza n. 383/1991, ha stabilito che il trasferimento dei beni debba avvenire anche quando la causa di esclusione venga a cessare in un momento successivo all’entrata in vigore dello Statuto;
– la ventilata decisione assunta da Rfi di vendere la tratta in questione viola chiaramente lo Statuto Speciale per la Regionale siciliana e questo avviene nel più assoluto disinteresse del Governo della Regione Siciliana e dei funzionari responsabili del demanio regionale.
– Rfi, per lo stato di totale abbandono in cui ha lasciato la predetta tratta, ha creato potenziali notevoli pericoli (incendi, smottamenti, etc) per la popolazione residente lungo l’ex tracciato ferroviario e, soprattutto, nella parte sud del rione Provinciale, il rilevato ferroviario ha finito per costituire un baluardo insormontabile in caso di eventi catastrofici, ove si escluda il sottopasso di Gazzi, il cui utilizzo è ulteriormente compromesso per la presenza dei binari del tram.
– Rfi deve restituire al demanio della Regione Siciliana tutte le tratte non più utilizzate in seguito al raddoppio della rete ferroviaria Palermo-Messina;
– Rfi deve restituire al demanio regionale tutte le tratte avute in concessione ed in atto non più utilizzate (ad esempio parte del demanio occupato da ben 18 binari oggi non più utilizzati);
– è obbligo, nel rispetto della legge, che il Governo regionale e per esso i funzionari responsabili del demanio richiedano a Rfi le aree demaniali non più utilizzate
– nei mesi scorsi è stata presentata, da parte di CittadinanzAttiva, formale diffida al Presidente della Regione Rosario Crocetta ed all’Amministratore Delegato RFI S.p.A. Ing. Michele Mario Elia di attivarsi per quanto sopra esposto, diffidando RFI spa, in persona del suo legale rappresentante pro tempore, a restituire l’area ormai dismessa e detenuta senza alcun titolo ed invitando il Presidente della Regione Siciliana a porre in essere attraverso i competenti uffici tutte le attività necessarie al recupero dell’area già oggetto della concessione ed alla restituzione della stessa al godimento dei cittadini anche attraverso la realizzazione di quelle opere di riqualificazione che ne consentirebbero la piena e soddisfacente fruibilità.
– nei giorni scorsi si è verificato un violento incendio nella vecchia Galleria, non più in funzione dal 2001, raggiungibile solo dal versante di Gesso, allarmando i Cittadini di Camaro e quelli residenti nella zona, i quali hanno tenuto a fare presente che tutta l’area è completamente abbandonata, incolta e lasciata nell’incuria più assoluta.
– gli abitanti della zona lamentano, altresì, la presenza di alcuni cancelli della ferrovia che sbarrano il passaggio delle automobili e che, in occasione dell’incendio, alcuni residenti sono stati evacuati, mentre altri sono dovuti andar via a piedi e con l’ausilio di maschere antigas.
– non è più tollerabile questo stato di cose, a cominciare dalla necessità di eliminare i cancelli, che impediscono alle autoambulanze di accedere e che, in occasione dell’incendio, i Vigili del Fuoco sono stati costretti ad aprirle forzatamente”.
CittadinanzAttiva chiede quindi a Lo Forte “di ravvisare nei fatti e considerazioni come rassegnati, fattispecie di rilevanza penale delle quali i cittadini di Camaro assumerebbero la qualità di persone offese e danneggiate e di agire di conseguenza, al fine di ripristinare la legalità e prevenire situazioni pericolose per la pubblica incolumità”.