Si è conclusa il 12 luglio la mini crociera nello Stretto, organizzata dall'associazione per il "Supporto e la Ricerca sull'Alzheimer e le Demenze", per le persone afflitte da tali patologie e per i loro accompagnatori
Si è conclusa con successo, il 12 luglio scorso, l’iniziativa “mini crociera nello Stretto di Messina”. La A.RI.A.D. ONLUS, associazione per il “Supporto e la Ricerca sull’Alzheimer e le Demenze”, con la collaborazione della Capitaneria di Porto AMS di Messina, ha portato a termine anche quest’ultima edizione di un progetto che si rinnova ormai da quattro anni.
I soggetti afflitti dalle patologie in questione, finalmente svincolati da quell’inesorabile isolamento cui la malattia conduce, hanno potuto godere della preziosa occasione di vivere un’esperienza ludico – sociale in “condizione protetta”, accompagnati dai loro caregiver e confortati dal competente personale di bordo dell’organizzazione.
Il capitano di vascello, Antonino Samiani, già comandante della capitaneria di Porto, che a dimostrato particolare tatto e sensibilità nello spendersi per l’iniziativa, assieme al comandante Antonino Cavallaro della ditta Picciotto – che per il quarto anno consecutivo ha messo a disposizione una delle proprie imbarcazioni per consentire la realizzazione del progetto – ha ricevuto un attestato a mani del vicepresidente della A.RI.A.D., Antonio Alecci, a nome di tutti i partecipanti.
La visita nelle acque dello Stretto ha permesso lo svolgimento di momenti culturali, supportati dall’illustrazione di notizie storiche riguardanti la riviera messinese e accompagnati anche da una lucida messa a fuoco delle attività intraprese dalla ONLUS per supportare i soggetti interessati da queste delicate patologie e i loro familiari, parte di un obbligato percorso difficile da intraprendere.
A concludere la giornata, prima che il rimorchiatore “Città di Messina” si apprestasse all’attracco, un rinfresco animato dalla cortesia e dalla solidarietà dimostrata dall’equipaggio e la consegna a tutti i presenti di un set di carta da lettera realizzato dall’associazione. (Sara Faraci)