Una legge per il rilancio della Zir e una Onlus per aiutare i meno fortunati

Una legge per il rilancio della Zir e una Onlus per aiutare i meno fortunati

Francesca Stornante

Una legge per il rilancio della Zir e una Onlus per aiutare i meno fortunati

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sabato 09 Marzo 2013 - 15:49

I deputati regionali Marcello Greco e Beppe Picciolo, espoenenti del gruppo Democratici Riformisti Siciliani, hanno presentato un disegno di legge per dare la possibilità a chi vuole di investire fin da subito nelle aree della Zir. Nata anche la Onlus finanziata con parte delle indennità dei deputati.

Il disegno di legge è pronto, i primi firmatari sono i deputati regionali Marcello Greco e Beppe Picciolo, esponenti dei Democratici Riformisti, l’obiettivo è sfruttare fin da subito le aree che fanno parte della Zona industriale regionale, la Zir, e la Zona industriale Statale. La proposta la approderà alla Regione la prossima settimana, se approvata potrebbe diventare strumento per rilanciare aree nevralgiche per l’economia cittadine e per offrire agli imprenditori la possibilità di investire in quella zona su nuove attività. Gli aspetti tecnici sono stati studiati e spiegati oggi dall’ex assessore all’urbanistica Pippo Corvaja e dall’avvocato Paolo Cigala. Il disegno di legge parte dallo status di queste aree che, dopo lo scioglimento del Consorzio Asi che le gestiva, sono state trasferite al Comune di Messina. Per tornare a sfruttarle si dovrebbe attendere il Piano Integrato di Recupero Urbano, fino a quando non ci sarà questo piano si possono solo effettuare interventi di manutenzione ordinaria. Quindi nessun cambio di destinazione d’uso compatibile con le attività che potrebbero sorgere in queste aree, nessuna modifica o adeguamento strutturale degli edifici, insomma nessuna possibilità di creare nuove attività. Significa che, ad esempio, al momento non sarebbe possibile trasformare una destinazione d’uso commerciale per la vendita di autoveicoli in un ristorante o in qualsiasi altra attività di tipo artigianale o commerciale. Per arrivare alla redazione del Piano Integrato ci vorranno non meno di tre, quattro anni, sostengono Picciolo e Greco. Che sono partiti proprio da questa considerazione e con la loro proposta vogliono evitare che quella zona diventi una nuova bidonville a causa di incuria e abbandono quando invece potrebbe rappresentare occasione di sviluppo economico. Ecco dunque cosa propongono i Democratici Riformisti: consentire cambi di destinazione d’uso, escluso quello residenziale, senza incrementi di volume per permettere la conversione delle attività in base alle richieste del mercato. I due deputati hanno raccolto così anche le richieste che giungono dagli stessi imprenditori commerciali delle zone Zir e Zis.

Oggi i Democratici Riformisti hanno presentato anche un altro progetto che vuole andare oltre la politica e che anzi mira a sfruttare la politica per aiutare le fasce meno agiate. E’ nata così la DRS Onlus, un’associazione senza fini di lucro che mira a finanziare iniziative e interventi nel campo delle politiche sociali rivolti alle fasce più deboli del nostro territorio e di erogare delle borse di studio e di ricerca agli studenti meritevoli, ma privi dei mezzi necessari, finalizzate alla valorizzazione del talento e della professionalità. Il fondo necessario al sostegno delle iniziative sarà costituito dai risparmi che deriveranno da una diversa gestione dei costi della politica.

“Abbiamo deciso consapevolmente di tagliare i costi fissi delle sedi periferiche del Movimento politico operanti in diversi punti del nostro contesto territoriale, avvalendoci delle nuove tecnologie che ci consentiranno, ugualmente, di stare costantemente in connessione con tutti i militanti e di ricevere, con pari immediatezza, le istanze dei cittadini. Alla Onlus mensilmente i due Parlamentari Regionali verseranno 20% della loro indennità per tutta la durata del mandato elettivo. Inoltre, in futuro, tutti coloro che riceveranno compensi per il loro ruolo politico svolto nel Gruppo DRS avranno obbligo di destinare analogamente il 20% all’associazione”. Ma non si tratta di tagli ai costi della politica, ha precisato il deputato Picciolo, quanto più di un investimento che la politica vuole fare creando delle opportunità per chi è meno fortunato. L’associazione è costituita da quadri dirigenti del partito, ma tutti i fondi saranno gestiti per garantirne massima trasparenza e terzietà da un comitato scientifico composto da 5 membri esterni, che decideranno in modo insindacabile quali siano i progetti meritevoli di finanziamento.Un progetto che per adesso è solo messinese, ma che i deputati sperano di portare in tutta la Sicilia. (Francesca Stornante)

Sabato, 9 marzo, 2013 – 17:49

Un commento

  1. mariateresamessina 10 Marzo 2013 09:50

    Democratici Responsabili … ma cosa mi rappresentano. Uno eletto con la lista Crocetta, l’altro con l’MPA, se ben ricordo. Adesso uniti in un nuovo gruppo ..
    Poi va di moda copiare i grillini. daremo il 20% del nostro stipendio ad una ONLUS. Domanda: quanto guadagnate? quanto date? come viene gestita la ONLUS?

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