"No alla logica del voto pro o contro un uomo politico" - spiega il referendum - "spieghiamo alla gente perchè la riforma della Costituzione voluta da Renzi è autoritaria, illegittima, farraginosa e plebiscitaria"
Si è costituito a Milazzo il comitato per il No al referendum costituzionale. Alla conferenza stampa di “Democrazia Costituzionale” hanno partecipato Enzo Palumbo, autore del ricorso contro l’Italicum che sarà discusso dalla Consulta, Antonio Matasso, Federico Martino, Salvatore Todaro, Olga Nassis e il coordinamento provinciale, rappresentato da Bartolo Cannistrà, Massimo Cavallaro, Antonio Nunzio Isgrò, Claudio Graziano, Luigi Lima e Filippo Russo.
“Dobbiamo impedire la personalizzazione del referendum” – spiegano i promotori – “bisogna discutere nel merito, perchè è nel merito che la riforma costituzionale lascia alcuni dubbi: sulla sua natura autoritaria, visto che prevede i capilista bloccati e un enorme premio di maggioranza; sull’illegittimità costituzionale del Parlamento che l’ha votata; sulla scorrettezza del metodo seguito dal governo nel proporla e nell’imporla; sulla sua farraginosità e sul fatto che non taglia i costi della politica, se non in maniera modesta”.
Il comitato insiste nel respingere la “logica plebiscitaria del voto a favore o contro un uomo politico, che trasformerebbe in contesa fra partiti quello che deve essere un pronunciamento popolare sulla Costituzione, cioè sulle regole condivise della vita democratica, che sono al di sopra e vanno al di là dello scontro politico”.
Nel corso della conferenza, sono state spiegate anche le prossime mosse del comitato: il primo obiettivo è la raccolta firme a sostegno del referendum, che sarà promossa con dei banchetti allestiti in città; è poi necessario avviare la campagna referendaria, così da sensibilizzare adeguatamente il maggior numero possibile di cittadini.
Giovanni Passalacqua