Il viadotto che unisce S. Teresa e S. Alessio era chiuso da 2 anni ma i disagi si protraevano da 10. L'intervento dovrebbe concludersi in circa un anno e mezzo
S. TERESA DI RIVA – Hanno preso il via questa mattina i lavori di demolizione e ricostruzione del ponte Agrò, che collega attraverso la Statale 114 S. Teresa di Riva e S. Alessio Siculo. Un’opera fondamentale per l’intera riviera jonica. Il viadotto era chiuso da due anni. Parlaimo di un intervento per un ammontare complessivo di 8milioni e 900mila euro.
Un calvario lungo 10 anni, tra chiusure parziali del viadotto e corsie aperte parzialmente o a senso unico alternato. Lo scorso anno l’Anas ha affidato l’opera al raggruppamento di imprese Mit Costruttori (capogruppo)-Consorzio Stabile Alveare Network-Cgc Srl-Bosco Italia-Tecnolavori di Adrano. Quando tutto sembrava pronto per firmare il contratto ci si è accorti che esistevano dei sottoservizi: cavi dell’energia elettrica e telefonici che andavano rimossi. Non sono mancate le proteste per i ritardi, accentuati tra l’altro dall’emergenza Covid. Le soluzioni sono state trovate in seguito ad un tavolo tecnico, nei mesi scorsi, al quale hanno partecipato anche i sindaci di S. Alessio Siculo e S. Teresa di Riva.
Il 15 settembre scorso la firma del contratto. “Adesso – commenta il primo cittadinod i S. Teresa, Danilo lo Giudice – ci auguriamo che vengano rispettati i tempi del cronoprogramma per la demolizione e ricostruzione previsti in circa 500 giorni affinché la viabilità del nostro comprensorio possa ritornare normale. Avere un collegamento sicuro e stabile dopo i notevoli disagi subiti dalle nostre comunità e dall’intera valle d’Agro – cnclude Lo Giudice – credo sia il minimo”. Il traffico al momento, in attesa del nuovo ponte, è dirottato lungo la bretella realizzata sul torrente Agrò. Con tutti i disagi che ciò comporta. (Carmelo Caspanello)