Il sindacato chiede di verificare eventuali responsabilità sulla gestione tecnica e finanziaria delle attività manutentive della linea e dei mezzi tranviari Atm e denuncia danni al patrimonio pubblico. Ben 7 vetture tranviarie che sono di proprietà comunale e solo in comodato d'uso all'Atm vengono dal 2008 in poi "cannibalizzate" per sottrarre pezzi di ricambio per manutenzionare i restanti mezzi. Dal 2002 al 2013 la linea tranviaria è affidata in comodato d’uso con delibera della giunta comunale all'Atm ma l’azienda annualmente inserisce gli oneri di gestione e manutenzione (circa 1,1 milioni di euro all’anno) a proprio carico nei bilanci aggravandone la situazione economico-finanziaria fino all'orlo del fallimento
La delibera è la numero 277 del 6 agosto 2002, della giunta municipale, ed ha per oggetto l’affidamento provvisorio all’Atm della gestione complessiva della linea tranviaria Gazzi-Annunziata “sia per la fase successiva all’entrata in esercizio, sia per quella precedente onde consentire alla stessa azienda tutti gli adempimenti propedeutici” e di “rinviare a successivo provvedimento l’approvazione del contratto di servizio che regolerà i rapporti fra Comune di Messina ed Atm”.
Si delibera inoltre di “assegnare in comodato d’uso all’Atm, nelle more della sottoscrizione del contratto di servizio e sulla base di verbale da redigersi in contraddittorio fra le parti ad ultimazione delle operazioni di collaudazione, la linea tranviaria comprensiva di impianti e vetture, man mano che le stesse saranno consegnate all’Amministrazione comunale”.
Nel gennaio 2003 l’Ufficio Speciale Trasporti e Impianti Fissi della Campania, organo della Direzione Generale Stif del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, certifica l’immissione in servizio delle prime 7 vetture tranviarie bidirezionali a pavimento ribassato tipo 72668 – Matricole 01T– 02T – 04T – 05T -06T – 07T – 09T, accertando la sussistenza delle condizioni di sicurezza per l’esercizio nella città di Messina.
La ricostruzione è ad opera del sindacato Orsa, che ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica sulla gestione tecnica e finanziaria delle attività manutentive della linea e dei mezzi tranviari Atm.
“Le ulteriori 8 vetture – scrive il segretario di Orsa Trasporti, Michele Barresi, – ci risulta siano state consegnate e certificate al Comune di Messina tra gli anni 2003 e 2004 a completamento dell’intera flotta tranviaria da utilizzare sulla linea Gazzi-Annunziata. Ad oggi nessun contratto di servizio è mai stato stipulato tra Comune di Messina e Atm, al fine di regolamentare i rapporti tra le due parti in termini di servizi e attività richieste e prestate ed i corrispettivi economici riconosciuti né per l'esercizio tranviario né per quello gommato e che Atm continua ad essere un'Azienda speciale con le prerogative che questa comporta nei confronti dell'ente proprietario”.
Da qui, tutta una serie di incongruenze. “Sebbene – prosegue Barresi – come indica chiaramente la delibera di affidamento del 6 agosto 2002 , l’Atm avesse solo in comodato d’uso la linea tranviaria compresa di impianti e vetture, la stessa Azienda ha provveduto in tutto e per tutto a proprio unico onere, riportato in bilancio annualmente, alla gestione e la manutenzione ordinaria e straordinaria della linea e delle vetture tranviarie. Evidenziamo anche che, dall’anno 2004 ad oggi, nessun bilancio Atm viene sistematicamente votato e approvato dal Consiglio Comunale, organo preposto secondo la normativa delle Aziende Speciali a convalidare il bilancio dell'Atm”.
Gli oneri a carico dell’Atm, per la linea tranviaria, nell’ultimo bilancio consuntivo del 2012, ammontano a 1 milione e 100mila euro, così ripartiti:
· Manutenzione e riparazione Tram – euro 47.036
· Manutenzione della linea Tram (ad opera della ditta Ventura) – euro 513.120
· Manutenzione Impianti e armamento Tram (ad opera della ditta Esperia) -euro 526.072
· Manutenzione Vetture Tram (ad opera ditta Alstom) – euro 5.770
· Costi diversi Tram (Ustif) – euro 16.995
Le vetture disponibili, all’avvio del servizio tranviario, nel 2003, erano 15, acquistate al costo di circa 1 milione e mezzo ciascuna con finanziamenti pubblici, ma il massimo impiegato, riscontrato negli anni 2007 e 2008, è stato di 10 vetture in linea.
“Risulta, come riscontrabile dai libri di servizio in Atm, – riprende Barresi – che dall'anno 2008 in poi il numero di vetture utilizzabili in linea venga a diminuire progressivamente per problemi manutentivi. Una volta infatti scaduto il contratto quinquennale di manutenzione delle vetture tranviarie con la ditta fornitrice Alstom, che avrebbe dovuto garantire anche la formazione professionale di personale addetto in Atm, si innescano una serie di contenziosi tra la stessa Alstom ed Atm che causano inevitabili criticità manutentive provocate anche dalla difficoltà nel reperimento dei pezzi di ricambio originali delle vetture unicamente in capo ad Alstom. Ci risulta che dall'anno 2008 ben 5 vetture (01T- 02T- 03T- 07T -15T) siano state fermate e rese totalmente inutilizzabili e, di queste, ben due (01T- 15T) abbiano circolato solo per il primo biennio. Successivamente dal 2011 al 2013 anche altre 2 vetture (04T – 08T) destinate ad analoga sorte”.
Cos’è successo, allora, dal 2008 ad oggi, in mancanza dei pezzi di ricambio? “I preposti e i responsabili Atm – scrive Barresi – hanno optato per il fermo di queste vetture o comunque disposto e autorizzato l'utilizzo di queste come fonte di pezzi di ricambio per sanare i guasti occorsi via via alle altre vetture rimaste in uso. Si è pertanto disposta di fatto una forma di “cannibalizzazione” di alcuni mezzi al fine di manutenzionare gli altri in servizio, tecnica che ci risulta non venga consentita dalla ditta costruttrice”.
Il tutto si è tradotto in una carenza di vetture in servizio che, dal 2013 ad oggi, si attesta ad un massimo di 7 mezzi giornalieri, con una media di 6. “Le vetture ancora sopravvissute alla cannibalizzazione – prosegue il sindacalista di Orsa Trasporti – ci risulta siano 8 anche se non tutte utilizzabili (05T – 06T -09T -10T – 11T – 12T – 13T – 14T ). Nelle officine tranviarie dell'Atm sono visionabili le vetture cannibalizzate negli anni ridotte ormai a carcasse e di cui in alcuni casi rimangono solo le scocche esterne come evidenziato anche da recenti notizie apparse sulla stampa locale (vedi correlato) e dalle foto che alleghiamo all’esposto”.
L’Orsa chiede alla Procura di “accertare eventuali responsabilità civili e penali in merito alla gestione dagli anni 2003 al 2013 delle attività di manutenzione dei rotabili e della linea tranviaria dell'Atm nonché di accertare la natura dei contenziosi scaturiti tra Atm e la ditta Alstom e la legittimità dei rapporti finanziari tra Comune ed Azienda Trasporti in merito agli oneri posti in bilancio Atm fino all'anno 2012 relativi alla manutenzione dei mezzi e della linea”.
Si chiede anche di verificare “chi abbia disposto e/o autorizzato all'interno dell'Atm dal 2008 al 2013 la “cannibalizzazione" delle vetture tranviarie , se l'Amministrazione Comunale di Messina del periodo, nella qualità di legale proprietaria dei mezzi, sia stata preventivamente informata e/o ne abbia autorizzato la pratica e se tale attività sia giudicabile legale, legittima e opportuna o abbia causato direttamente o indirettamente in qualsivoglia forma un danno alla cosa e al patrimonio pubblico, se abbia contribuito ad aggravare lo stato di crisi finanziario e gestionale dell'Atm ed anche se negli anni abbia causato grave nocumento al servizio di trasporto pubblico cittadino e all'utenza messinese”.
Solo una parola V E R G O G N O S O.
Ma l’Orsa ci ha messo dieci anni per scoprire tutto questo?
O sapeva e non parlava?
Mi sembra invece che l’acqua calda sia stata inventata da tempo.
ma non c’è na bella catina cu lucchettu e si chiudi sta manciatoia?
ma perchè l’amico Barresi fa riferimento al consuntivo 2012 e non una parola sulle spese 2013
Tutti pronti a tentare di farsi una verginità.
Una volta bisognava andare a Casablanca, adesso basta un foglio di carta bollata.
Mi viene da chiedere cos’è cambiato nello sperpero abituale?
Le vetture dei tram che venivano smontate pezzo per pezzo erano forse invisibili oppure i sindacalisti non si trovavano a passare dai locali adibiti allo smonta tu che smonto anch’io?
VERGOGNA
roba da procura…..
il tram ( in tutto il mondo si viaggia in tram o metropolitana )
e’ un’ottima cosa…
ma per quelle Citta’..guidate da persone mezze oneste e un po’
capaci…
A Messina, relativamente alla gestione della linea tranviaria…
sono mancate entrambe le cose..
un’appalto che ha fatto gola a molti…per motivi ovvi…
dell’efficienza e della produttività’ dello stesso mezzo..
a nessuno..
I sindacati e sindacatini dell’ATM per tanto, tantissimo tempo hanno protetto quasi esclusivamente le loro carriere (e quelle degli amici) ed i loro permessi sindacali.