E’ guerra aperta tra la Uil e l’Amministrazione De Luca. Il sindacato ha querelato il primo cittadino per le accuse subite ma gli episodi di contrasto ormai non si contano.
“C’è un clima di pesante intimidazione, un attentato alla democrazia da quando è in carica De Luca, che non accetta le opinioni diverse. Rispettiamo il voto dei cittadini ma è stato eletto un sindaco non un podestà o un dittatore – dice il segretario generale Ivan Tripodi, che oggi ha esposto due casi in conferenza stampa -. Un nostro iscritto, l’autista Atm Paolo Frigione, è stato sospeso per 15 giorni per aver commentato su Facebook un post privato di un’amica del sindaco, di Santa Teresa Riva, senza alcuna offesa né calunnia, sull’esternalizzazione del servizio di soccorso solo su base fiduciaria. Non aveva mai ricevuto un provvedimento disciplinare in 40 anni di carriera, ora sì, sulla base di un regio decreto del 1931, quindi di epoca fascista, senza alcun contraddittorio. E’ un tentativo di dare un segnale intimidatorio, nessuno si deve permettere di disturbare il manovratore. L’ultima parola spetterà al Collegio di disciplina ma la sospensione è già stata comminata”.
Altro caso. “A novembre tre letturisti di una società dell’indotto Amam hanno deciso di aderire alla Uil, il 10 dicembre sono stati licenziati, ufficialmente per motivi economici, guarda caso proprio per loro. Anzi inizialmente il provvedimento doveva riguardare sette lavoratori, tutti iscritti alla Uil, ma quattro hanno lasciato il sindacato e hanno mantenuto il posto. Può essere una coincidenza ma sembrano cose tipiche di un regime. Ci rivolgeremo alla magistratura e al prefetto, questo clima ci preoccupa ma ribatteremo colpo su colpo. Speriamo che la sindacatura sia la più breve possibile, anche tra i cittadini c’era apertura di credito, ora invece c’è solo grande delusione”.