Tutti assolti anche dall'accusa di abuso d'ufficio al processo per l'impianto di depurazione che serve la zona jonica messinese
Messina– Scagionati anche in secondo grado e anche alla fine del processo “bis” i sindaci della zona jonica coinvolti nel processo sulla gestione del depuratore di Nizza, che tra il 2018 e il 2019 risultò “inquinante” ad una serie di controlli, effettuati in diversi giorni dell’intero periodo. La Corte d’Appello li ha assolti tutti anche dall’accusa di abuso d’ufficio, inizialmente archiviata ma poi fatta rivivere proprio dai giudici di secondi grado, su impugnazione della Procura.
La prima sentenza
Nel marzo 2023 il Tribunale monocratico aveva definito il processo principale con una sola condanna a 3 mesi, decisa per Agatino Mantarro, allora gestore dell’impianto del depuratore di Nizza, in relazione al solo“prelievo” di fine maggio 2018. Mantarro era stato invece assolto da tutti gli altri capi di imputazione, relativi agli altri giorni di mal funzionamento dell’impianto in sostanza, e con lui tutti gli altri imputati (le cariche si riferiscono all’epoca dei fatti): il sindaco di Nizza Pietro Briguglio, di Fiumedinisi Giovanni De Luca, di Alì Terme Carlo Giaquinta (nella foto), il predecessore Giuseppe Marino e i funzionari dell’ufficio tecnico del Comune di Nizza, Rosario Porto e Umberto Valerini.
Adesso il nuovo verdetto liberatorio, deciso dalla Corte d’Appello di Messina dopo aver ascoltato i difensori, gli avvocati Giovanni Mannuccia, Giovanni Calamoneri, Massimo Brigandì, Antonio Scarcella, Giovambattista Freni, Felice Di Bartolo e Carmelo Lombardo.