Sarà pubblicata subito dopo le indagini sul territorio, che sono alle fasi finali
MESSINA – C’è anche un’opera fondamentale per Messina tra quelle finanziate nel 2012 in Sicilia con un miliardo. E’ il depuratore di Tono, dal valore di 40 milioni, che consentirà, quando realizzato, di ripulire finalmente le acque della riviera nord.
Anche per questo, però, si va molto a rilento, come denunciato dall’Ance Sicilia. Il Comune di Messina ha reso disponibile il progetto preliminare, che prevede un valore del carico generato da considerare per la progettazione pari a 57mila abitanti equivalenti.
Nel dicembre 2015 l’unità tecnica di supporto del ministero dell’ambiente ha
formulato alcune osservazioni, che hanno prodotto sostanziali modifiche al
progetto. A dicembre 2017 il commissario straordinario unico per la depurazione
ha bandito la gara per “l’affidamento dell’esecuzione del servizio per
l’espletamento delle attività propedeutiche alla progettazione (indagini
geognostiche, batimetriche, archeologiche, ambientali e di rilievo dei sottoservizi
esistenti)”, sulla base del progetto di servizi redatto dal raggruppamento
temporaneo di imprese affidatario del servizio di progettazione definitiva. La gara, da 280mila euro, è stata
aggiudicata alle imprese Aecom Urs Italia e Geoproject e il servizio è in
fase di completamento.
Alle indagini in corso seguirà il completamento dell’iter progettuale con una nuova gara, da 2 milioni, prevista negli avvisi di preinformazione, per il progetto esecutivo, la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza, la cui pubblicazione era prevista a maggio 2018 ma è slittata, in attesa della chiusura delle attività di indagine.
La speranza, dunque, è che venga al più presto pubblicata la gara per il progetto esecutivo che, una volta pronto, potrà finalmente andare in gara d’appalto. Magari il sollecito di Ance Sicilia e la collaborazione tra l’assessore regionale Alberto Pierobon e il commissario Enrico Rolle potranno portare all’accelerazione sperata. Il cronoprogramma del commissario prevede l’avvio dei lavori il 1. luglio 2020, la fine il 31 agosto 2022, il collaudo entro il 31 dicembre 2022, la messa in funzione il 28 febbraio 2023.
Il nuovo depuratore di Tono, insomma, sarebbe pronto fra tre anni. Ma in mancanza di una gara per il progetto esecutivo e, solo quando pronto, di una gara d’appalto, si tratta di previsioni che rischiano di non essere rispettate.
(Marco Ipsale)