La settima edizione dell'evento organizzato dall'associazione Caffè Riva d'Arte in collaborazione con la Direzione didattica e patrocinata dal Comune era dedicata al giudice Rosario Livatino
S. TERESA – Si è svolta al Palazzo della Cultura la cerimonia di premiazione della VII edizione del concorso “Di mafia si muore, di legalità si vive”, indetto dall’associazione culturale Caffè Riva d’Arte “Il Paese di fronte al Mare” e riservato alle V classi della scuola primaria dei plessi cittadini. Il concorso, che gode del patrocinio dell’amministrazione comunale, si è svolto in collaborazione con la Direzione didattica di S. Teresa. Presenti alla cerimonia conclusiva il vicesindaco e assessore alla Pubblica istruzioneAnnalisa Miano, la presidente del Consiglio comunale Mimma Sturiale, la dirigente scolastica Maria Grazia D’Amico e il comandante della stazione dei carabinieri Maurizio Zinna.
Il concorso verteva sulla elaborazione di una piccola storia dedicata alla figura del Giudice Beato Rosario Livatino, dal titolo “Il messaggio d’amore e di giustizia del giudice ragazzino”. L’evento condotto dalla presidente del Caffè Riva d’Arte, Melina Patanè, insieme al fondatore del sodalizio Gabriele Camelia, ha raccolto oltre 50 partecipanti, valutati dalla giuria di merito composta, oltre che dalla stessa Patanè, dal vice presidente Antonello Bruno e dal preside Antonino Smiroldo.
Tutti gli elaborati hanno mostrato l’impegno degli alunni, sapientemente guidati dalle docenti, con in testa la referente della legalità per la scuola primaria, prof.ssa Rosanna Paolini. Ciascuno di loro ha ricevuto l’attestato di merito, per aver saputo rappresentare, ognuno con la propria sensibilità, il valore del sacrificio del giovane magistrato. Vincitori del concorso, appartenenti alla scuola “Felice Muscolino” Centro sono stati: terzo classificato Daniele Caspanello V B, seconda classificata Gaia Longhi V B, prima classificata Giorgia Principato V A. I componimenti hanno evidenziato l’ottima conoscenza della storia biografica del Beato Giudice, mettendo in risalto i valori umani e cristiani del martire della violenza mafiosa
Particolarmente significativi i messaggi di giustizia, legalità e carità espressi dai giovani vincitori, ai quali sono andati attestati con motivazione ed una targa. Alla vincitrice è stato, altresì, consegnato, regalo personale di Gabriele Camelia, appassionato di filatelia, un foglietto filatelico e le monete dedicate ai giudici Falcone e Borsellino.