Dopo il saluto all'aula da parte di Alligo, tre ore di seduta dedicate esclusivamente alla scelta del Sindaco di sostituire il segretario generale di Palazzo Zanca. Fuoco incrociato di molti consiglieri comunali, Accorinti ha provato a spiegare il perchè di questo percorso.
I punti all’ordine del giorno erano tanti: regolamento Tares, regolamento sulla pubblicità, linee guida per la concessione dei beni demaniali e patrimoniali del Comune, creazione di una commissione speciale di inchiesta sui rifiuti. Giusto per citarne qualcuno. La seduta del Consiglio Comunale di ieri sera non ha però visto aprire il dibattito su neanche uno di questi argomenti perchè a tenere banco per le tre ore che i consiglieri sono rimasti in aula è stata la vicenda Santi Alligo. Il sindaco Accorinti ha deciso di “congedare” il segretario lo scorso 6 settembre, nonostante le immediate reazioni che si erano sollevate proprio da molti consiglieri comunali che avevano provato a perorare la causa di Alligo. La presenza del Sindaco Accorinti alla seduta di ieri ha rappresentato l’occasione per trovarsi tutti faccia a faccia e discutere. Anche se forse non era esattamente questo l’intento dello stesso Santi Alligo che ha aperto la seduta ringraziando il Consiglio Comunale, senza nascondere la difficoltà di affrontare un tema così delicato.
“Sento il bisogno di esprimere il mio pensiero perché probabilmente molti non mi conoscono ancora. Ho sempre creduto che il ruolo di un buon segretario sia attivo e che non lo si può esercitare in forma notarile. Per questo ho cercato sempre di operare avanti, non nelle retrovie, nel 1997 l’allora Ministro Bassanini ridisegnò l’intero sistema istituendo, da un lato, il rapporto fiduciario che deve legare un sindaco al segretario comunale e mettendo, dall’altro, nelle mani di quest’ultimo l’obbligo di garantire la correttezza legale di tutti gli atti. Mi sono sempre sforzato di portare a termine ogni impegno in maniera imparziale rispettando quei principi. Oggi nessuno si può permettere di entrare nel merito delle scelte del Sindaco perché in questo caso deve rendere conto solo a se stesso. Le discussioni aumentano il disagio, non voglio in alcun modo essere motivo di frizione tra l’amministrazione comunale e il consiglio. Ci sono state grandi sofferenze da entrambe le parti ma posso assicurare che la scelta è stata fatta nell’esclusivo interesse della città”. Il segretario Alligo ha salutato così quell’aula, “difendendo” la scelta di un’amministrazione che di fatto lo ha messo alla porta, senza una parola fuori posto, con la correttezza che lo ha sempre accompagnato.
Immediata la risposta del Sindaco che ha definito questa “la scelta più difficile e dolorosa” compiuta in questi tre mesi. “Non l’ho fatto per me ma per la città, l’intento è di dare una spinta, di fare un salto di qualità con una figura che riorganizzi la macchina amministrativa. Quello che stiamo facendo è un tentativo, chissà quanti errori potrò fare, ma spero che possiamo raccogliere buoni frutti”. Un grazie ad Alligo e un nuovo appello alla collaborazione per il consiglio comunale da parte del Sindaco Accorinti che con un “buona fortuna a tutti noi” pensava di aver chiuso la discussione in aula.
Così invece non è stato e tutti gli interventi che si sono succeduti a cascata hanno fatto saltar fuori proprio quelle frizioni che Alligo avrebbe voluto evitare. La Presidente Emilia Barrile ha più volte segnalato ai colleghi e all’amministrazione presente, oltre al Sindaco c’erano gli assessori Panarello, Mantineo e Ialacqua, il vero fulcro del discorso: sapere se già dal 1 ottobre ci sarà un nuovo segretario e conoscere quali modalità di selezione verranno applicate, considerato che sulla scrivania sono giunti 11 curricula. Domande che però in 3 ore abbondanti di dibattito, a tratti infuocato, non hanno trovato risposta esaustiva. Il sindaco ha spiegato che la scelta sarà compiuta nella massima serenità e serietà, che il bando era un passaggio obbligato e che ancora è tutto in fase di valutazione.
“E’ palese che la scelta è già stata fatta, non posso accettare che il Sindaco ci venga a raccontare come funzionano le cose in casa nostra” ha subito contestato Paolo David del Pd. Dopo di lui a prendere la parola quasi tutti i consiglieri presenti in aula che hanno chiesto perché nessuna smentita è arrivata quando i giornali hanno pubblicato il nome di colui che dovrebbe essere nominato, perché non si è valutata l’ipotesi di nominare un Direttore generale lasciando Alligo al suo posto per qualche altro mese in modo da andare avanti nel solco della continuità, visto anche il pensionamento dell’ormai ex Ragioniere generale Ferdinando Coglitore. Il nome di Antonio Le Donne, su di lui dovrebbe ormai quasi matematicamente ricadere la scelta, è stato tirato fuori da Pio Amadeo che lo ha definito “il segreto di Pulcinella”. Per il consigliere del gruppo Megafono, questa strana prassi di avere già un nome prima ancora che i curricula siano esaminati, ha creato un danno alla stessa città perché probabilmente ha creato sfiducia in chi avrebbe potuto candidarsi e invece si è fatto condizionare da un unico nome che però gira con grande insistenza. “Le Donne ha presentato anche domanda a Genova. Potrebbe anche trovarsi costretto a dovere scegliere, e se scegliesse Genova?” ha chiesto Amadeo che ha accusato tra l’altro sindaco di mancanza di bon ton e galateo politico istituzionale. Nessuno sconto anche da parte di Giuseppe Santalco che ha parlato di amici e “compagni” che mancano ancora all’appello ma che attendono “una ricompensa” per aver sposato la causa Accorinti nei mesi che hanno portato alle elezioni. Il dibattito è andato avanti anche su una rivoluzione che ancora non si è vista e sulla richiesta di Zuccarello di destinare fin da ora la parte di stipendi a cui l’amministrazione rinuncerà.
Il clou è stato toccato però con l’intervento del consigliere Pdl Pippo Trischitta che alla fine ha costretto la Presidente Barrile a sospendere per qualche minuto la seduta. “Buzzanca aveva almeno il coraggio e la dignità politica di dire la verità, non si nascondeva dietro falsità. Quando siamo venuti a chiedere come stavano le cose poteva semplicemente dirci che la scelta era stata fatta perché altrimenti mi viene da pensare che davvero c’è qualcuno che decide al posto suo, visto che all’indomani è stata recapitata la lettera a Santi Alligo”. Il capogruppo del Pdl tira fuori il nome del Ministro Udc Giampiero D’Alia che avrebbe messo il suo ok sulla nomina di Antonio Le Donne, dopo aver fatto “sistemare” Giovanni Bruno nell’Ufficio di Gabinetto. “Questa nomina è una delusione, bastava dire che è suo amico” tuona Trischitta che scorre quasi tutto il curriculum di Le Donne per dimostrare che non è l’eccellenza di cui si parla. E poi un attacco anche alla giunta: “E’ la più scadente ci sia stata negli ultimi anni e lo dimostra il fatto che in tre mesi l’Aula non ha visto un provvedimento”.
“Continuate ad avere dubbi su tutto, come faccio a convincervi che davvero sto ancora lavorando sulla scelta e che se la logica fosse stata quella delle spartizioni a cui siete abituati lo avrei dimostrato nella nomina del Presidente del Teatro Vittorio Emanuele?” ha chiesto il Sindaco all’aula. Gli animi si sono surriscaldati, dagli spalti qualcuno ha inveito contro Trischitta, a schierarsi contro i preconcetti e le falsità e contro le remore di chi non vuol cambiare nulla si anche i consiglieri di Cambiamo Messina dal Basso.
Alla fine la seduta è stata sospesa e si tornerà in aula giovedì alle 11. Amarezza per il Sindaco che non si aspettava che un’intera seduta potesse essere “sprecata” a discutere quelle che alla fine sono semplicemente prerogative nelle mani di ogni primo cittadino.
Francesca Stornante
Il ministro UDC?…. E che rapporti ha con Messina? Mi era parso, di capire, da qualche commento, che avevamo a che fare con l’UDC di Casini……
Magari, al ballottaggio, è stata sempre l’UDC di Casini a muoversi, legittimamente, per cambiare Messina dal basso…..
Aspettando Felice Calabrò
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Che desolazione. Un Sindaco schiacciato tra il Consiglio Comunale e l’Onorevole Dalia. Chi si sarebbe aspettato, tra i tanti che lo hanno votato, che le cose sarebbero andate così. La vicenda del Segretario e’ vergognosa. Aver dato alla stampa il nome di Le Donne prima ancora che fosse bandito il posto e’ peggio. Non saper gestire una nomina ,che è’ di esclusiva competenza del Sindaco, e’ da dilettanti allo sbaraglio. Tutti i sindaci delle grosse città siciliane ( Ragusa, Siracusa e Catania) lo hanno fatto senza alcun problema e nel rispetto delle procedure di legge. Hanno sostituito il Segretario senza ingerenze e senza colpi di teatro. Accorinti, tra l’altro, non si rende conto che dietro tutto questo, oltre alla sua leggerezza, vi è una regia per far saltare tutto e mantenere lo status quo.
quante amarezze ….. si dovrebbe nominare un esperto a titolo gratuito in amarezzitudine
F I N A L M E N T E i paladini dello status quo a Palazzo Zanca sono venuti allo scoperto, la posta in gioco è il solco della continuità da garantire ai R E S P O N S A B I L I di S E R V I Z I O. Da questo momento dobbiamo aprire un faro su Pio AMADEO (il consigliere di pulcinella, utilizzo lo stesso epiteto riferito a Antonio LE DONNE), Giuseppe SANTALCO (il consigliere esperto di amici e compagni in politica,utilizzo la stessa frase rivolta con sarcasmo a R E N A T O sindaco), Pippo TRISCHITTA (il consigliere che rimpianga Peppino detto il BUZZANCA). Questi Consiglieri assumono il ruolo di portavoce dei R E S P O N S A B I L I di S E R V I Z I O, sono dipendenti del Comune di Messina appartenenti alla categoria D, terrorizzati dal rischio di perdere lo status quo,cioè i benefici economici e politici che ne derivino. Sanno che R E N A T O sindaco abbia l’intenzione di affidare al segretario generale anche la sede vacante di direttore generale, e conoscono bene l’articolo 38 del Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi, quello sul rapporto fra direzione generale e dirigenti, e ne sono intimoriti. Vedi link http://img850.imageshack.us/img850/6884/7zby.png. C’è in gioco il potere che derivi dall’acquisto di beni e servizi effettuati in modo autonomo, una torta di oltre 3 milioni di € nel 2012, diminuita rispetto al 2011, fu di oltre 8 milioni, ma sempre appetibile, vedi link e digita visualizza file) http://www.comune.messina.it/in-evidenza/avvisi/default.aspx?news=15634, ma anche la posibilità di coordinare un certo numero di dipendenti, senza sottovalutare che siano il trend union con i politici. R E N A T O sindaco non ti fare intimorire, altrimenti tutto resterà come prima, cioè lo STATUS QUO di PALAZZO ZANCA.
“i punti all’ordine del giorno erano tanti”… ma come al solito la discussione per i politici verte sempre sulle poltrone. Vai Renato, falli rosicare!
Vi raccomando di parlare sempre e di non fare niente.
Mi pare di capire che questa volta più che mai le chiacchiere erano perdettamente inutili, in quanto il Sindaco si è avvalso della sua autonomia decisionale per la nomina del suo vecchio compagno di partito.
Visti gli argomenti posti all’ordine del giorno della riunione, era chiaro che nella stessa non si dovesse parlare di nulla, se non di un argomento che potesse creare inutile caciara.
Quando andranno tutti a casa?
Una volta a Messina si chiamavano “manciafranchi a tradimentu”, molto più gioiosamente adesso sono noti come atleti che praticano soltanto il salto della quaglia.
Ma secondo i commentatori, soprattutto quelli che si ritengono IMPARZIALI, come giudicano l’intervento di PIPPO TRISCHITTA? Secondo voi GIAMPIERO D’ALIA c’entra con la scelta di Antonio Le Donne quale futuro segretario generale? Secondo voi GIAMPIERO D’ALIA c’entra con la scelta già effettuata dal consiglio del terzo revisore dei Conti? Secondo voi il Ministro D’ALIA ha forse un canale privilegiato con l’attuale vicesindaco Signorino? E secondo voi quando Nina Lo Presti faceva riferimento all’amministrazione succube di poteri forti a chi si riferiva? Si può rispondere benissimo a questi interrogativi, poiché l’art. 21 della Costituzione, tanto caro al mio amico MERIEDIT, che tutela la libertà di pensiero e di parola, concede a tutti i cittadini di esternare i propri convincimenti! Un consiglio all’attuale Sindaco da parte mia: PERCHE’ NON RENDE DI DOMINIO PUBBLICO GLI UNDICI CURRICOLA PRESENTATI in modo che i cittadini si rendano conto CHE E’ STATO SCELTO IL MIGLIORE?