Obiettivo del momento informativo, formativo e di confronto è soprattutto quello di esporre in modo ragionato e costruttivo la fase di iniziale applicazione dell'IMU
Domani alle 9 nel salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, si terrà un’importante giornata di studio che affronterà il tema de “L’imposta municipale propria: prime applicazioni e riflessi sull’attività di controllo”. L’iniziativa, promossa dall’IFEL – Istituto per la Finanza e l’Economia Locale -, in collaborazione con l’Anutel e il Comune di Messina, è rivolta agli amministratori, dirigenti, funzionari e operatori degli uffici tributari degli Enti Locali dell’Area dello Stretto, chiamati, proprio in questi giorni, ad affrontare le molteplici problematiche connesse all’introduzione dell’IMU. Il “Decreto Salva Italia” – come noto – ha reintrodotto l’imposizione sulla prima casa, prevedendo, nel contempo, un notevole incremento della tassazione per gli altri immobili in conseguenza dell’innalzamento dei moltiplicatori da assumere per il calcolo dell’imposta. Oltre ad affrontare le criticità derivanti dalle norme di riferimento, obiettivo di questo momento informativo, formativo e di confronto è soprattutto quello di esporre in modo ragionato e costruttivo la fase di iniziale applicazione dell’IMU, ponendo la giusta attenzione alle analogie e differenze con l’ICI. Ai lavori, che saranno aperti dall’assessore alle politiche finanziarie, Orazio Miloro, prenderanno parte il dirigente capo area del Dipartimento tributi di palazzo Zanca, Romolo dell’Acqua; il dott. Mario Coco, componente della Giunta esecutiva dell’Anutel; e l’avv. Maurangelo Rana, docente ed esperto tributario dell’Anutel.
Mentre i dirigenti di palazzo Zanca studiano norme oramai conosciute anche dalle zucche più dure,i nostri consiglieri comunali,che dovranno votare la delibera di Buzzanca sulle aliquote IMU 2012,non ci fanno sapere nulla su come la pensano,sono come le belle addormentate nel bosco.Vediamo se Tempostretto può risvegliarli da questo lungo letargo.Intanto Buzzanca parte dal 4 per mille base previsto da Monti per arrivare al 5,10 per mille in vigore a Messina,prima dell’abolizione di Prodi e Berlusconi.I consiglieri comunali saranno disposti ad accettare il 6 per mille che ha in testa Buzzanca,obbligato dalle casse vuote del Comune? Saranno capaci di mantenerla al valore base,almeno per i redditi più bassi o le famiglie numerose con portatori di abilità diverse, insomma distinguere fra messinesi ricchi e poveri? Sulla seconda casa i rischi per le nostre tasche sono ancora più grandi,Buzzanca parte dall’aliquota base di Monti che è del 7,6 per mille per arrivare al 9 per mille già applicata per alcuni immobili a Messina.Monti gli consente di arrivare al 10,6 per mille, care addormentate nel bosco fin dove lo farete arrivare?