"Il cambiamento che vogliamo deve partire da noi". Questo il segreto. Non basta lamentarsi o urlare su facebook, se vogliamo cambiare il mondo dobbiamo iniziare da noi stessi. Il dibattito del Lunedì oggi ha la voce di Fabio Bruno.
Nuova puntata del dibattito del lunedì. Oggi Tempostretto dà spazio ad uno di quei giovani sognatori coraggiosi che stanno impegnandosi, spendendosi, scommettendosi qui, in questa terra "disgraziata" e lo fa in prima persona. E' Fabio Bruno, "papà" di Startup Messina, un'idea contagiosa perché spinge a "cambiare noi stessi se vogliamo cambiare il mondo"
“Le città cambiano perché sono le persone a cambiarle”. Nella sua semplicità, questa frase evidenzia una profonda verità: quello che è intorno a noi è il frutto delle nostre azioni. Nessuna divinità, condanna o agente esterno da incolpare: solo noi stessi. Questa frase ha cambiato la mia prospettiva sulle cose che faccio, o meglio mi ha aiutato a definirle. Pensate alle città più belle che vi vengono in mente: Zurigo, Monaco, Vienna – giusto per citare quelle che stanno ai primi posti per qualità della vita – sono il frutto dei comportamenti e delle scelte dei loro abitanti, la realizzazione dei sogni e dei progetti di qualcuno.
Questa semplice affermazione porta a una immediata conclusione: ciò che mi sta attorno dipende da me. E non basterà un post su Facebook o urlare la propria rabbia a cambiare le cose. Si dice che bisogna essere il cambiamento che si vuole vedere negli altri. È faticoso, vero, ma difficile non è il contrario di possibile.
Altro aspetto che mi preme sottolineare è il quando. Beh, adesso! Non c’è motivo per aspettare di cambiare le cose: nessuno ti dirà di farlo, siamo abbastanza grandi per smettere di aspettare che qualcuno ci dica cosa fare o non fare. Non c’è un attimo da perdere.
E questo vale anche per la città in cui ho scelto di vivere: Messina. Una delle cose che mi mandano più in bestia è la frase “Ma tanto a Messina non si può fare”: mi piacerebbe capire cosa abbiamo di speciale, di tanto diverso dagli altri. Mentre promuovevo lo Startup Weekend Messina, una parte del discorso era dedicata proprio a questo aspetto: mostravo le immagini di alcuni ragazzi che si erano fatti fotografare in una posa abbastanza scema. Li prendevamo in giro per un po’ e poi dicevo ai presenti che quelli con la loro idea avevano fatturato milioni (veri). A quel punto chiedevo: “Noi siamo più stupidi di loro?” Nessuno rispondeva.
E se ci sembra impossibile, magari lo è pure, ma non è una motivazione valida per non farlo. Startup Messina, associazione che ho il piacere di rappresentare, organizza un incontro mensile in cui le persone propongono la propria idea di business. Ne facciamo uno al mese ormai da oltre un anno e ogni volta abbiamo almeno 4 ospiti. Dietro la patina di accidia e livore c’è una città che con pazienza e coraggio lotta per avere un presente più bello di quello che si legge sui social e nei giornali. Lo so che chi si loda si imbroda però, sempre con Startup Messina, siamo riusciti a organizzare un evento su impresa e innovazione che, pur essendo a pagamento, ha radunato circa un centinaio di persone: giovani e meno giovani che per un fine settimana non hanno fatto altro che lavorare senza sosta per concretizzare una propria idea di impresa. A Messina.
Io ho l’impressione che di energie ce ne siano in questa città e anche molte. La chiave è impegnarsi per incanalarle e metterle a frutto. Solo così possiamo operare (e non sperare) il cambiamento che desideriamo tanto.
Fabio Bruno
Do un contributo alla conoscenza del nostro territorio,allargato a quello,ancora sulla carta,della città metropolitana di Messina. Fornisco il link del libro bianco presentato da ANCI il 22 gennaio a Firenze,dal nome PROGETTO START CITY. In questo libro ci sono tutti i numeri che servono per una conoscenza molto approfondita delle città metropolitane, i giovani devono averlo nel proprio PC, non deve servire solo ai giornalisti per confezionare un articolo. http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=821212&IdDett=54662.Quello seguente ci da la fotografia sintetica,ci sono dati interessanti per Messina http://www.anci.it/Contenuti/Allegati/7_la%20fotografia%20ad%20alta%20risoluzione%20delle%20citta%20metropolitane%20in%20italia.pdf.
Do un contributo alla conoscenza del nostro territorio,allargato a quello,ancora sulla carta,della città metropolitana di Messina. Fornisco il link del libro bianco presentato da ANCI il 22 gennaio a Firenze,dal nome PROGETTO START CITY. In questo libro ci sono tutti i numeri che servono per una conoscenza molto approfondita delle città metropolitane, i giovani devono averlo nel proprio PC, non deve servire solo ai giornalisti per confezionare un articolo. http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=821212&IdDett=54662.Quello seguente ci da la fotografia sintetica,ci sono dati interessanti per Messina http://www.anci.it/Contenuti/Allegati/7_la%20fotografia%20ad%20alta%20risoluzione%20delle%20citta%20metropolitane%20in%20italia.pdf.
Come molti lettori di TempoStretto non conosco Fabio BRUNO, ma le sue parole mi hanno colpito positivamente, “cambiare noi stessi se vogliamo cambiare il mondo”, mi sono chiesto CHI E’. FABIO è un giovane trentaduenne dal viso pulito, sprigiona simpatia con la sua folta chioma rossa, come appare nelle foto. FABIO ha trasformato la grande passione per la radio nella sua startup, ha due lauree di cui una specialistica in Linguaggio Radiofonico. Il suo cammino lo porta oltre lo Stretto, Torino e Australia, poi il ritorno a Messina. FABIO si è assunto un compito impegnativo, dove hanno fallito le istituzioni messinesi, Scuola, Università, Comune, Ordini Professionali, DIVULGARE tra i giovani messinesi come rendersi indipendenti con le STARTUP.
Come molti lettori di TempoStretto non conosco Fabio BRUNO, ma le sue parole mi hanno colpito positivamente, “cambiare noi stessi se vogliamo cambiare il mondo”, mi sono chiesto CHI E’. FABIO è un giovane trentaduenne dal viso pulito, sprigiona simpatia con la sua folta chioma rossa, come appare nelle foto. FABIO ha trasformato la grande passione per la radio nella sua startup, ha due lauree di cui una specialistica in Linguaggio Radiofonico. Il suo cammino lo porta oltre lo Stretto, Torino e Australia, poi il ritorno a Messina. FABIO si è assunto un compito impegnativo, dove hanno fallito le istituzioni messinesi, Scuola, Università, Comune, Ordini Professionali, DIVULGARE tra i giovani messinesi come rendersi indipendenti con le STARTUP.