Senza le Infrastrutture strategiche Sicilia e Calabria terra di emigrazione

Senza le Infrastrutture strategiche Sicilia e Calabria terra di emigrazione

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venerdì 18 Gennaio 2019 - 08:17
Il dibattito

Rete Civica per le Infrastrutture nel Mezzogiorno organizza un convegno domani, sabato 19 gennaio, con inizio alle ore 9,30 nel Salone delle Bandiere del Comune di Messina a cui prenderanno parte il Presidente della Regione Siciliana on. Nello Musumeci, il sottosegretario alle infrastrutture e ai Trasporti on. Armando Siri, l’on. Francesco D’Uva capogruppo del M5S alla Camera, il prof. Gaetano Armao assessore all’Economia della Regione Siciliana, il prof. Pietro Busetta, economista, il prof. Rocco Giordano ingegnere dei Trasporti, il dott. Tonino Genovese segretario provinciale Cisl di Messina, coordineranno i lavori l’avv. Fernando Rizzo presidente di Rete Civica e l’ing. Giovanni Mollica. Porgerà i saluti il sindaco di Messina on. Cateno De Luca.

Il tema delle infrastrutture è il tema centrale del sottosviluppo del Sud e della Sicilia. La Sicilia con il 7° PIL pro capite agli inizi degli anni 60, è precipitata inesorabilmente al penultimo posto dietro la Calabria ed è la penultima regione europea su 243 regioni considerate per numero di occupati: solo il 52,2% dei cittadini tra i 20 e i 64 anni ha un lavoro. La mancanza di occupazione, l’emarginazione, il sottosviluppo hanno un solo nome: la mancanza di investimenti strategici nelle infrastrutture. La mafia è solo la conseguenza della povertà. Senza lavoro e senza sviluppo la mafia non potrà essere vinta. Come fossimo cittadini delle colonie, lo Stato centrale al sud sotto Salerno non investe o demanda tutto ai Fondi strutturali Europei che dovrebbero invece integrare gli investimenti statali. Cancellati l’alta velocità e l’alta capacità, i collegamenti ai porti portacontainer, il ponte sullo Stretto e quindi le linee TAV in Sicilia, le regioni più meridionali non possono attrarre investitori, si perde lavoro e le imprese delocalizzano o chiudono. C’è una sola speranza: che il popolo con l’aiuto dei suoi rappresentanti istituzionali, abbia la forza di ribellarsi al giogo che impedisce ai cittadini più meridionali di alzare la testa. Il convegno costituisce la premessa per trovare soluzioni.

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