Assortenti propone assistenza a chiunque volesse presentare ricorso contro la tassa sui rifiuti, sotto osservazione l’attivazione retroattiva del tributo. Un altro avvocato spiega invece perché è stato possibile introdurla in questo modo. Sel in una nota spiega la sua posizione. Il consigliere comunale Libero Gioveni attacca il sindaco nel corso di una seduta della VI commissione consiliare
La Tares sta monopolizzando il dibattito cittadino del mondo politico, di quello delle associazioni, dei semplici cittadini. Basta fare due passi per strada per sentire le lamentele di chi non credeva di inaugurare il 2014 con una delle tasse più salate degli ultimi tempi, il malcontento è alle stelle, trovare soluzioni alternative però a questo punto è praticamente impossibile. L’amministrazione sta lavorando per rendere operativi al più presto quei meccanismi di riduzione ed esenzione che faranno respirare le famiglie in condizioni disagiate e le attività commerciali che appartengono alle categorie più vessate dalla Tares, lo ripetono da giorni gli assessori Guido Signorino e Nino Mantineo e lo hanno ribadito anche ieri pomeriggio in commissione servizi sociali. Intanto però pioggia di reazioni sull’argomento.
Resta accanto al Sindaco Accorinti, ma non risparmia critiche, il circolo provinciale di Sel. Per la coordinatrice Daria Lucchesi “anche se l’amministrazione guidata da Renato Accorinti si è trovata quasi del tutto costretta ad applicare una tassazione eccessiva, imposta da politiche europee e nazionali che nascondono dietro la parola austerità l’imposizione di politiche asfittiche e punitive nei confronti dei cittadini, riteniamo che in questo frangente sia mancata la voce forte e autorevole della politica, vicina alle esigenze della comunità. Da questo punto di vista, ci sentiamo vicini alle posizioni critiche dei consiglieri comunali Nina Lo Presti e Gino Sturniolo, i quali pur votando in modo differente hanno manifestato il loro dissenso politico rispetto a un’impostazione economica che noi riteniamo sbagliata. Un’impostazione culturale lontana dalle istanze di cambiamento auspicate dal movimento di donne e uomini che hanno votato Renato Accorinti nel segno della rinascita di Messina. Di conseguenza – continua la nota di Sel Messina – pur riconoscendo alla Giunta Accorinti molte attenuanti, dovute alla difficilissima situazione economica ereditata e alle imposizioni tecnocratiche di stampo europeo, siamo convinti che essa non dovrebbe limitarsi a esprimere una posizione fredda, quasi da amministrazione tecnica. Al contrario, il Sindaco e la sua Giunta dovrebbero, con le parole e i pensieri alti della politica, intensificare il rapporto con i cittadini, ascoltandone le istanze, e non avere paura di avviare una riflessione più profonda sulle politiche economiche e le tassazioni, quando esse sono vessatorie. In questa fase, invece, è mancata la voce politica di chi denuncia l’ingiustizia, deciso anche ad aprire un’interlocuzione critica e circostanziata con il governo nazionale, come è avvenuto in altri Comuni”, continua la nota di Sel.
“Il cambiamento auspicato con il successo di Renato Accorinti si è affievolito, in questi mesi, oltre che per le oggettive difficoltà, perché, a nostro avviso, si è rinunciato ad avere una connotazione politica e sociale protesa a un’innovazione reale, seppure nella gradualità, nell’illusione di realizzare forse una Giunta tecnica. Oggi, da sostenitori, critici quando è necessario, dell’amministrazione Accorinti, auspichiamo una svolta profonda. Occorre che il sindaco e la sua Giunta riprendano il rapporto con il movimento Cambiamo Messina dal basso, e con le sue potenzialità, riscoprano la necessità di affermare un modello partecipativo e di consultazione, rivendicato giustamente in campagna elettorale, e dimostrino più forza e coraggio nell’affrontare le questioni essenziali che investono la città di Messina, da sottrarre a un declino che non vogliamo che sia ineludibile. Ci rammarichiamo anche della carente comunicazione, da parte dell'amministrazione, rispetto a ciò che si è fatto e ciò che si ha intenzione di fare e continueremo a distinguerci da chi, senza essere spesso credibile, alimenta sterili polemiche qualunquiste, senza entrare nel merito, in maniera interessata”, si conclude la nota di Sel.
Non le ha mandate di certo a dire al sindaco Accorinti ieri pomeriggio nella VI Commissione consiliare il consigliere comunale Libero Gioveni durante una seduta, svolta alla presenza del vicesindaco Signorino e del dirigente del Dipartimento Tributi, Dell'Acqua, per chiarire alcuni aspetti legati alle tanto attese riduzioni per le famiglie più disagiate che saranno frutto del famoso fondo di garanzia previsto dal Consiglio Comunale dell'importo di 1 milione e mezzo di euro.
Gioveni, oltre ad evidenziare la totale e reiterata assenza in aula del primo cittadino per il lavoro istruttorio che ha visti impegnati insieme Consiglio e vicesindaco, ha lamentato anche e soprattutto “il suo assoluto, prolungato ed inspiegabile silenzio su una vicenda che ancora oggi (e chissà per quanto tempo ancora) sta tenendo banco in città e nell'intera nazione e attorno alla quale le preoccupazioni e le tensioni degli ultimi giorni rischiano di sfociare in una sorta di rivoluzione sociale, che però sembra diametralmente opposta a quella che il buon Renato avrebbe voluto iniziasse dal basso. Il "vero Sindaco", sia nel bene, che nel male, – afferma il consigliere – in questi primi 7 mesi di mandato l'ha fatto e lo continua a fare il suo vice e assessore al Bilancio Guido Signorino che, soprattutto in questa antipatica vicenda della Tares, ha rappresentato il suo parafulmine. Ma la maggioranza dei cittadini messinesi alle amministrative di giugno – incalza il rappresentante del Civico Consesso – non ha votato Signorino, ma ha scelto invece lui, Renato, col suo modo di essere del popolo e col popolo, con la gente e fra la gente”
In campo anche Assoutenti Messina, Associazione di tutela dei Consumatori e degli Utenti, che punta l’attenzione sui i vizi, formali e sostanziali, che l’istituzione di tale imposta presenta e che il contribuente potrà sottoporre al vaglio della competente Autorità Giudiziaria. L’associazione, come già aveva spiegato l’avvocato Antonio Catalioto, è certa che l’attivazione retroattiva della Tares non sia legittima, sia per l’espresso divieto operato dall’art. 52 del D.Lgs. n°446 del 1997, richiamato dalla normativa citata, sia per il generale divieto di retroattività dei tributi, che costituisce principio cardine del nostro ordinamento giuridico.
A ciò si aggiunga che gli avvisi di pagamento che i contribuenti stanno ricevendo appaiono carenti dei requisiti essenziali: mancano elementi utili per verificare l’esattezza dell’importo dell’imposta, non sono specificati i criteri di calcolo adottati e non sono inoltre indicati i termini entro cui fare ricorso e le modalità. Per Assortenti ciò appare violare i principi fondamentali di trasparenza e buona fede nel rapporto amministrazione-contribuente. Per questo l’associazione è pronta ad coloro che vorranno proporre ricorso per ottenere l’annullamento dell’avviso ritenuto illegittimo e il rimborso di quanto eventualmente già pagato. Per fissare un appuntamento contattare il numero di telefono 0909023671 o scrivere ad info@assoutentimessina.it
Di diversa opinione l’avvocato Alessandro Franciò che spiega invece che l'applicazione retroattiva del regolamento comunale Tares all'1 gennaio 2013 trova fondamento nell'art. 53, comma 16 della legge 23.12.2000 n. 388, come modificato dall'art. 27, comma 8 della legge 2001 n. 448, il quale prevede che "il termine per deliberare le aliquote e le tariffe dei tributi locali, compresa l'aliquota addizionale comunale all'IRPEF di cui all'art. 1, comma 3, del decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360, recante istituzione di una addizionale comunale all'IRPEF, e successive modificazioni e le tariffe dei servizi pubblici locali, nonché per approvare i regolamenti relativi alle entrate degli enti locali, è stabilito entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. I regolamenti sulle entrate, anche se approvati successivamente all'inizio dell'esercizio purché entro il termine di cui sopra, hanno effetto dal 1° gennaio dell'anno di riferimento".
Inoltre la normativa in parola è sostanzialmente confermata dall'art 1. comma 169 della legge n. 296 del 2006 che così dispone: "Gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. Dette deliberazioni, anche se approvate successivamente all'inizio dell'esercizio purché entro il termine innanzi indicato, hanno effetto dal 1º gennaio dell'anno di riferimento. In caso di mancata approvazione entro il suddetto termine, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno".
Francesca Stornante
Siamo in buona compagnia, TUTTI I COMUNI ITALIANI, dico TUTTI, hanno deliberato un Regolamento TARES copia incolla delle linee guida predisposte dal MEF, è il Dipartimento delle Finanze, lo voglio ricordare agli avvocati, accecati dal pregiudizio politico e non dall’abnorme costo del servizio rifiuti, questo dovrebbe essere l’oggetto di una loro denuncia alla Procura della Repubblica, hanno forse paura? Le inchieste di Roma e della Campania hanno messo alla luce gli intrecci oscuri tra le amministrazioni comunali e le discariche. PERCHE’ IN VIOLAZIONE DELLE LEGGI SMALTIAMO TUTTI I NOSTRI RIFIUTI IN DISCARICA?
Osservo con disgusto il silenzio di certe “forze politiche” cittadine,che per “meri” e “biechi” obiettivi politici tacciono volutamente sulla questione della “TARES”,sapendo benissimo che il malcontento generale sia il gradito “vento di burrasca” che si abbatte contro questa “Cirenea” Amministrazione,alla quale essi augurano i peggiori destini politici.Ma dovranno fare i conti con la consapevolezza di moltissimi Messinesi i quali non essendo stati mai dei sudditi,ma dei cittadini consapevoli,e che si sono sempre impegnati per il miglioramento della moralità e della qualità della vita sociale della nostra Bella ma Sfregiata Messina combatteranno sempre civilmente con la sole armi che usano da sempre l’impegno civile e la “matita copiativa.”
Ultimamente, sui network e gli organi d’informazione, si leggono, da parte di professionisti del settore, innumerevoli citazioni giurisprudenziali sulla legittimità o meno di questa tassa. Sono tutte cose, sicuramente, molto utili, ma oggi, anzi subito, è il Consiglio Comunale che deve agire per rivedere quanto ha fatto. Credo che abbia tutti gli strumenti per poterlo fare, d’altra parte dovrebbe essere nel suo interesse incassare la tassa, ma solo a condizione che sia equa per tutti e che tutti gli errori per il calcolo relativi a singoli utenti vengano sanati in tempo utile, niente rimborsi ex post.
APPELLO URGENTE A RENATO ACCORINTI. Caro RENATO sindaco,sei un sognatore concreto,uomo leale,non posso permettere che tu sia invischiato in una inchiesta della Procura della Repubblica per la questione rifiuti.Se non credi alle parole di mariedit,fai analizzare ai due assessori ingegneri,Filippo Cucinotta e Sergio De Cola,la delibera 81/C del 30 novembre 2013,ha per oggetto l’approvazione del piano finanziario 2013. Ti diranno che le tabelle relative ai costi del servizio sono elaborate manualmente,a scapito della chiarezza dei caratteri,ed è sbalorditivo che per bilanci di oltre 40 milioni di euro non si utilizzi il computer e quindi il foglio elettronico,infatti a pag.31 del file,nella parte destinata ai COSTI di GESTIONE + ULTERIORI SERVIZI il totale di € 9.370.863 è errato, perchè sono errati i due sub totali relativi all’IVA(€ 851.096,71) e ai COSTI DI GESTIONE
(€ 8.518.867,10), la differenza è di oltre un MILIONE di euro.
ERRORE MATERIALE?
mi perdoni… lei è proprio certo che TUTTI i comuni hanno predisposto un regolamento tares copia/incolla?
mi permetto di suggerirle qualche approfondimento sulla questione… o di segnalare con uno dei suoi soliti link le fonti da cui ha ricavato l’affermazione che, almeno a me, sembra un pochino azzardata…
e quindi???
gioveni dice ke il vero sindaco è signorino???? Abbimao un consigliere genialeeeeeeeeeeee se ne accorto solo ora questa cosa si sapeva da prima delle elezioni ke genio 🙂 :-)ahahahahahahahahahahah
Sono tutti responsabili http://www.comune.messina.it/il-comune/consiglio-comunale/!
SEL raccoglierà i frutti
Carissimo Accorinti…la questione è delicata…non c’è una volonta politica per chiudere le discariche…a nessun livello.
il tuo vicesindaco…non credo che stia facendo davvero tutto il possibile per alleviare le famiglie messinesi da una gravosa tassa maldigeritada tutti.
l assessore Ialacqua CON QUESTA DELLA DIFFERENZIATA ..O CI PRENDE IN GIRO… oppure è davvero incompetente..
Siamo in balia di nessuno.. pagano i fessi..gli evasori li dimenticano tutti….
Forza e coraggio
E c’è bisogno di chiamare gli ingegneri? Mia figlia in seconda elementare sa fare le addizioni e sa usare la calcolatrice toshiba!!!
Gioveni: “Il vero sindaco è Signorino”
No, caro Gioveni, non hai proprio capito n ulla.
IL VERO SINDACO E’ D’ALIA.
Cara zia Maria, forse, grazie ai tuoi illuminati copia ed incolla, Accorinti si salverà da un’inchiesta penale che partirà a breve.
E’ da quella sul voto (sempre penale) che non si salverà……..
Capisci a me!!!!!!!!
APPELLO A RENATO ACCORINTI. Carissimo RENATO sindaco affrettati a portare il Piano Finanziario rifiuti 2013 e i bilanci di MessinAmbiente e ATO ME 3 dal Procuratore della Repubblica Guido Lo Forte, la questione non è più politica, l’approvazione di quel piano ti rende complice della gestione rifiuti a Messina, ti stanno tendendo una trappola mortale.
Hanno messo i ricavi della raccolta differenziata tra i costi di gestione, un sistema barbaro di presentare un resoconto di gestione, che trae in inganno, quindi IL TOTALE DEI COSTI DEL PIANO FINANZIARIO NON E’ ERRATO. Mariedit è corretto e non trae in inganno nessuno.
Solo chiacchiere e commenti mentre un consigliere dovrebbe dare suggerimenti e soluzioni ma evidentemente è abituato a dare solo giudizi, per cortesia chi occupa un ruolo deve dare soluzioni…..
Ho un nipotino di terza elementare, pure bravino, che mi dice di essere disponibile a rifare tutti i calcoli con l’uso del computer.
Ha posto unica condizione: vuole essere pagato per andare a mangiare la pizza con i suoi amichetti.
Mi ha garantito risultati certi ed incontestabili con prezzi molto modici.
Cosa è successo a chi ha sbagliato i calcoli? Certamente nulla e riscuoterà normalmente il prepio di produttività.
Vergogna.
Caro Luigi cosa vuole che le risponda?
Sia più chiaro, Io il mio dovere di cittadino lo faccio e quindi????
Mi scusi… Non ho capito il senso del suo intervento… Sembrava una premessa e nn un commento