L'ultimo appuntamento organizzato dalla Chiesa Valdese di Messina per festeggiare i 500 anni della Riforma protestante è stato dedicato alle unioni civili. Applauditissimo e partecipato anche il concerto di tre studenti del Conservatorio Corelli. Stasera lo spettacolo “Martino, dal tormento alla ribellione”.
Grande interesse per gli ultimi appuntamenti organizzati dalla Chiesa Valdese di Messina per festeggiare i 500 anni della Riforma protestante. L’incontro sulle unioni civili che ha visto relatori il pastore della chiesa valdese locale Rosario Confessore, l’avvocato Antonio Tesoro e il presidente di Arcigay Messina Rosario Duca ha suscitato un interessante dibattito tra i presenti. Il pastore Confessore ha tracciato il percorso che ha portato la Chiesa Valdese a essere la prima in Italia a benedire le unioni tra persone dello stesso sesso nel 2010 quando la legge Cirinnà ancora non c’era e ha spiegato il documento sulle famiglie approvato dal Sinodo ad agosto scorso. L’avvocato Tesoro ha invece chiarito gli effetti della Cirinnà, che nonostante le buone intenzioni presenta molte imperfezioni e deve essere sicuramente migliorata per garantire davvero uguali diritti a tutte le coppie. Sulla stessa lunghezza d’onda Rosario Duca, che ha anche aggiunto che la legge approvata l’anno scorso è comunque un piccolo passo nella giusta direzione, verso un vero matrimonio che vada oltre il semplice riconoscimento delle coppie dello stesso sesso.
Applauditissimo e partecipato anche il concerto che si è tenuto sabato scorso, che ha visto protagonisti tre studenti del Conservatorio Corelli: Francesco Allegra (pianoforte), Pasquale De Grazia (fisarmonica) e Valerio La Torre (violino), che hanno eseguito musiche di Piazzolla, Rodgers, Màrquez, Shostakovich e dello stesso La Torre, che ha proposto anche un pezzo scritto a 4 mani con l’indimenticabile Orazio Corsaro. I tre giovani musicisti sono stati molto apprezzati dal pubblico, che ha chiesto e ottenuto ben due bis.
Oggi, martedì 31 ottobre alle 19, sempre nella chiesa valdese di via Laudamo 16, la Riforma protestante andrà in scena con lo spettacolo “Martino, dal tormento alla ribellione”. A produrlo l’associazione Daf – Teatro dell’esatta fantasia. Il testo, un libero adattamento a due voci da “Lutero” di John Osborne, sarà interpretato da Giovanni Moschella ed Eugenio Papalia. La regia è di Angelo Campolo, musiche eseguite dal vivo da Alida De Marco e Giuseppe Mangano. L’ingresso è gratuito.
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