"La Furnari è il nostro candidato", i DR chiedono a Genovese di evitare le primarie

“La Furnari è il nostro candidato”, i DR chiedono a Genovese di evitare le primarie

Francesca Stornante

“La Furnari è il nostro candidato”, i DR chiedono a Genovese di evitare le primarie

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giovedì 04 Aprile 2013 - 15:13

Il deputato regionale dei Democratici Riformisti Beppe Picciolo chiede ufficialmente al Pd di fare un passo non indietro ma avanti e di abbandonare l'idea delle primarie. Non esiste nessun accordo sottoscritto dalla coalizione, dice Picciolo, quella del Presidente Crocetta è la nostra posizione fin dall'inizio.

Non si placano gli effetti della bufera post dichiarazioni del Presidente Crocetta sull’inutilità delle primarie messinesi del centrosinistra. Il quadro resta confuso, la coalizione sembra destinata a spaccarsi sempre più e, se per chi sta lavorando ormai seriamente in vista del 14 aprile le primarie non sono in discussione, c’è chi invece pare non aspettasse altro che un segnale per scatenare la guerra. Con quelle dichiarazioni il Presidente Crocetta ha dato un segnale chiarissimo. Lo ha colto il deputato regionale e leader dei Democratici Riformisti Beppe Picciolo che sposa senza dubbio alcuno la posizione di Crocetta dichiarando di non essere fin dall’inizio stato d’accordo su questo percorso.

“I Democratici Riformisti hanno avuto sempre una posizione di totale criticità nei confronti di questo tipo di primarie. Le primarie, così come sono state concepite, diventano scontri correntizi tra persone sicuramente validissime ma che creano solo divisioni. Non vorremmo che accadesse ciò che si è verificato a livello nazionale dopo il ‘duello’ tra Renzi e Bersani che alla fine non ha portato nulla di buono per il partito” dice Picciolo che non si sottrae alle domande e anzi mira a sottolineare la vicinanza a Crocetta sulla necessità di convergere su una candidatura di alto spessore.

Picciolo e i DR sono d’accordo sul nome della professoressa di filosofia Giusy Furnari, nonostante la scarsa conoscenza della candidata che il deputato non nasconde. “Della Furnari, che mi è stata presentata dal Presidente, ho potuto apprezzare le qualità umane, la vivacità intellettuale, l’intelligenza politica, è una donna cresciuta a pane e politica da un padre che è stato per tanto tempo sindaco di Tripi” dice Picciolo. Spontaneo chiedersi se siano sufficienti queste doti per amministrare una città vicina al fallimento totale. Al di là di ogni considerazione, ci sono poi cittadini da non dimenticare, quegli elettori che avranno il “potere” all’interno delle urne. Una candidatura decisa a tavolino potrebbe non trovare il consenso della città. Ma Picciolo non è d’accordo, “Giusy Furnari è una donna di qualità superiore che può essere calata dall’alto. La città ha bisogno di una persona fuori dagli schemi e dai riti della politica. Noi vogliamo un sindaco come la Furnari, il nostro candidato è Giusy Furnari”.

Il deputato guarda a quella parte di centrosinistra che invece crede fermamente nelle primarie, guarda soprattutto al Pd che sembra non aver intenzione di fare passi indietro. “Non sarebbe un passo indietro ma un passo in avanti, chiedo ufficialmente a Francantonio Genovese di andare oltre, di ragionare come ha sempre fatto per il bene della città e del Pd e di sposare un percorso diverso”.

Una richiesta che potrebbe suonare quasi come una dichiarazione di guerra considerato che, al momento, in corsa per le primarie ci sono ben quattro esponenti del Pd messinese. E considerato soprattutto che la decisione di far scegliere agli elettori il candidato di centrosinistra era stata concordata da tutta la coalizione. Ieri Giuseppe Grioli ha parlato di un accordo sottoscritto da tutti gli esponenti. Picciolo nega l’esistenza di qualsiasi tipo di accordo scritto e dice che i Democratici Riformisti hanno sì partecipato a numerosi tavoli della coalizione rappresentati dai delegati messinesi Nino Carreri (consigliere comunale) e Giuseppe Corvaja (ex assessore della giunta Buzzanca), ma senza mai firmare nessun accordo. “In quelle riunioni abbiamo sempre espresso contrarietà a questo tipo di primarie ma non ci saremmo mai sottratti al confronto democratico. Quando Crocetta ci ha dato l’assist condividendo, senza che ne avessimo mai parlato, la nostra posizione non abbiamo dovuto far altro che cogliere al volo l’occasione”.

Insomma lo scontro sembra più aperto che mai. Sono ore decisive tra Palermo e Messina per capire cosa accadrà. (Francesca Stornante)

11 commenti

  1. giuseppevinci 4 Aprile 2013 16:21

    “Il padre era sindaco di Tripi”. Caro Picciolo, prima di parlare farebbe bene a contare sino a 10.

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  2. l’ago della bilancia è come sempre l’Udc, un suo pronunciamento a favore di Crocetta segnerà il declino di genovese

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  3. dolcestilnuovo 4 Aprile 2013 16:34

    Mamma mia….. siamo arrivati alla frutta. E questo signore che non conosce la Furnari, da buon…. Emilio Fede, avalla le scelte del suo Signore e Padrone accettando che questa povera città possa venire amministrata da una persona di buon livello intellettivo ma assolutamente incapace di gestire l’emergenza cittadina. Poi, chi sarà a consigliarla? lui stesso? Ma la finiamo di fare proposte oscene? Ma la finiamo di proporre persone inadatte al ruolo? Questo lasciamolo fare ai grillini, ma decidiamo, una volta per tutte, di riprenderci questa città scegliendo una persona che sapia leggere i bilanci, che non debba dipendere dai vari “amici” che inevitabilmente la consiglieranno. Picciolo continui a fare il “numero” alla Regione, qui, per quanto riguarda il sindaco, abbiamo bisogno di ben altro che dei consigli di persone capaci solo di calare la testa a chi viene da fuori. E Crocetta pensi ad altro. Pensavo che con Lombardo avessimo toccato il fondo…. mi sbagliavo!

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  4. Certo che a Messina siamo unici a creare le condizioni per la conquista della città da parte di politici importati. Adesso è la volta di Crocetta che detta regole senza discussione. Quasi tutti si sono già umilmente allineati. Cosa farà il PD?
    Lo vedremo nelle prossime puntate.

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  5. Personalmente non conosco la prof. Furnari ma se il deputato Picciolo dice che ha mangiato pane e politica …..perche’ il padre era sindaco di Tripi allora si che siamo a posto ! ma quanti abitanti fa’ o faceva il comune di TRipi ? allora il presidente del IV quartiere puo’ fare benissimo il presidente della repubblica !!! Siete solamente ridicoli !

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  6. Caro picciolo sei stato sempre lo xxxxxxxxxx di turno dei governatori siciliani prima Lombardo e abbiamo visto tutti il bene che ha fatto a Messina , ora crocetta e ancora dobbiamo vedere tutto il bene che fara’ in questa citta’ se l’inizio e’ questo credo che superera’ Lombardo …. auguri Messinesi continuate a votare questi soggetti !!!!

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  7. Non si rendono conto di essere ridicoli…
    cosa c’è di più democratico delle primarie?

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  8. On. Genovese & C. attenti che a Messina ed in particolare al “Papardo” esiste un Don Peppino e se a Lui non vanno bene le primarie …. Queste non si hanno a fare ….. compreso…. Obbedite.

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  9. lunarossa1984 5 Aprile 2013 06:13

    Tripi è un grande comune di circa 900 abitanti, cani, gatti e pulici inclusi

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  10. PICCIOLO COME SCILIPOTI: EGREGIO DOTTOR PICCIOLO, ALIAS “ANGELO MUSCO” CHE PER LEALTA’ VERSO LE SUE NUMEROSE BANDIERE CAMBIATE, STA GAREGGIANDO CON IL SUO COLLEGA AMICO MEDICO.
    LA DECENZA HA UN LIMITE E MI AUGURO CHE LA SUA COERENZA POSSA ESSERE BEN PUBBLICIZZATA. SONO UN CITTADINO NON ORGANIZZATO, MA FARO’ DEL MIO MEGLIO PER RACCONTARE IL SUO ECCELLENTE VISSUTO.
    SPERO CHE LA SUA FACCIA DI FRONTE A SE, ALLA SUA FAMIGLIA ED AI SUOI ELETTORI SIA GIUDICATA CON RIGORE.

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  11. Ma in fin dei conti, chi è Genovese tanto da dover far lui un passo avanti o uno indietro? che potere ha di eliminare o dire no alle primarie. Gli riconosco soltanto che è un deputato eletto alle elezioni Nazionali, altro non so!
    Percui la finisca il Signor Onorevole Picciolo e co., non detti legge ne lui ne altri. La città vuole le primarie. Se primarie non saranno, ne stiano certi, il mio voto (che varrà certamente uno e non ha voce)non lo avranno. Con il massimo rispetto nei confronti di Accorinti, probabilmente lo darò a lui, perchè comunque, io andrò ugualmente a votare, perchè è un mio diritto-dovere, ma a loro non lo darò di sicuro.

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