Svanisce nel nulla la commissione d'inchiesta sui rifiuti, i consiglieri ci hanno ripensato

Svanisce nel nulla la commissione d’inchiesta sui rifiuti, i consiglieri ci hanno ripensato

Francesca Stornante

Svanisce nel nulla la commissione d’inchiesta sui rifiuti, i consiglieri ci hanno ripensato

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giovedì 23 Gennaio 2014 - 00:35

Dopo mesi di dibattiti e sedute di Consiglio comunale, si chiude la discussione sulla costituzione di una commissione d'inchiesta che faccia luce sulla gestione dei rifiuti dal 2005 ad oggi. Abbiamo ripercorso le tappe di questo iter per capire cosa è accaduto.

Il primo a parlarne era stato Piero Adamo. Era la vigilia di ferragosto e i consiglieri comunali erano stati convocati in aula per una seduta straordinaria dedicata alla delibera che conteneva i debiti fuori bilancio dell’Ato 3 e con cui il Comune avrebbe dovuto accedere al fondo d rotazione della Regione per colmare proprio i debiti Ato. Proprio su questa delibera si dovrebbe aprire un altro capitolo perché nel frattempo è sparita, ma restando a quella seduta fu l’esponente di SiAmo Messina a proporre ai colleghi di istituire al più presto una commissione d’inchiesta dedicata a verificare il buco nero del pianeta rifiuti. Proposta che immediatamente era stata accolta con favore anche dal vicesindaco Guido Signorino.

Da quel giorno però l’iter di questa delibera è stato un percorso a ostacoli. Tra rinvii, richieste di approfondimenti, dubbi, polemiche, rimpalli tra commissioni, alla fine ha avuto un triste epilogo. Ieri doveva essere il giorno della discussione in aula, ma la presidente del Consiglio Emilia Barrile, in quanto prima firmataria, ha deciso di ritirarla con buona pace di tutti. Una decisione frutto di un lungo confronto in conferenza di capigruppo e dunque concordata da tutti, decisione che però non è andata giù soprattutto a chi fin dal primo giorno aveva creduto fortemente nella validità di questo nuovo organo. La motivazione del ritiro, cioè il fatto che la proposta contenesse degli errori di forma, non è bastata gruppo di Cambiamo Messina dal Basso che ha provato a fare sua la delibera opponendosi al ritiro. Ma si sarebbero dovuti esprimere tutti i firmatari del documento che invece rimanendo in silenzio hanno di fatto appoggiato la scelta della presidente Barrile. Dunque un grande buco nell’acqua.

La discussione su questa commissione d’inchiesta si trascinava da mesi. In prima battuta sembravano essere tutti d’accordo e per questo la presidente Barrile si era fatta prima firmataria della proposta. Con il passare delle settimane però qualcosa è cambiato. Per capire cosa è accaduto basta ripercorrere le tappe salienti di questo percorso attraverso le cinque sedute di Consiglio dedicate all’istituzione della commissione.

Il 22 agosto Lucy Fenech, capogruppo di Cambiamo Messina dal Basso, proponeva di creare subito la commissione in modo da camminare parallelamente ai lavori tecnici della I commissione Bilancio per approfondire le responsabilità sulla gestione dei rifiuti dal 2007 al 2012, aspetto poco chiaro per la maggior parte dei consiglieri comunali. In quella occasione non ci furono altri interventi, solo la rassicurazione che l’iter sarebbe andato avanti.

Il 19 settembre la delibera “Costituzione di una commissione speciale d'inchiesta sulla gestione del ciclo dei rifiuti dall'anno 2005 ad oggi” è approdata in aula. Il documento definiva i dettagli di questo nuovo organismo. “La commissione dovrà essere composta da un rappresentante per ogni gruppo consiliare e sarà presieduta da un coordinatore indicato dal presidente del Consiglio. Dovrà accertare il corretto funzionamento delle due società, ATO 3 e MessnAmbiente, sotto il profilo economico-finanziario ed amministrativo; la corretta emissione di tutte le fatture; il rapporto costi-benefici, senza trascurare l'efficienza e la qualità del servizio reso. Si dispone la collaborazione di tutti gli uffici comunali. La partecipazione alle riunioni della commissione speciale non darà diritto alla corresponsione del gettone di presenza”.

Immediate le reazioni. Il capogruppo del Pd Paolo David chiese immediatamente di inviare l’atto in commissione prima del voto in aula. Identica richiesta dal capogruppo Pdl Pippo Trischitta che però aggiungeva la necessità di “inserire in commissione soggetti qualificati, anche e soprattutto a fronte di tematiche delicate come le centinaia e centinaia di assunzioni trimestrali registratesi negli anni”. “Si tratta di un lavoro impegnativo. Si aspetta molto da questa commissione d'inchiesta. Si attende giustizia!” diceva Trischitta a settembre. Dubbioso si era invece mostrato Giuseppe Santalco, capogruppo di Felice per Messina, che mostrava perplessità sul rischio che “questa commissione di indagine diventasse l'ennesimo carrozzone e uno strumento per far uscire soldi all'ente”. Aveva spinto per votare subito, ed eventualmente modificare il provvedimento attraverso gli emendamenti, il capogruppo del Gruppo misto Antonella Russo che lanciava un monito ai colleghi: “se si ha la coscienza a posto si vada avanti”. Fin da subito aveva invece sostenuto l’inutilità di una commissione d’inchiesta il capogruppo dei Progressisti democratici Daniele Zuccarello, favorevole invece il gruppo del Megafono con il capogruppo Giuseppe De Leo che affermava che “non ci si poteva limitare ad un mero approfondimento, ma individuare eventuali responsabilità alla base del disastro attuale nel settore dei rifiuti”. Sì anche di Nino Carreri dei Democratici Riformisti che chiedeva di procedere subito al voto correggendo la parte dedicata alla nomina del Presidente della commissione che sarebbe spettato alla Presidenza del consiglio comunale. Alla fine però su 26 presenti in 16 votarono favorevoli alla proposta di David di mandare gli atti in commissione. E così la delibera iniziò il suo viaggio.

Quattro mesi dopo, il 7 gennaio, la delibera era stata inserita all’ordine del giorno della prima seduta di Consiglio dell’anno. Lucy Fenech chiese subito la trattazione urgente della proposta. “Si dica chiaramente, almeno, se si vuole costituire o meno la commissione e ci si assuma una decisione che spetta solo all’Aula” apostrofò la capogruppo di CMdB. Posizione decisamente più morbida per Piero Adamo che era stato l’ideatore di questa commissione: “non è importante , in che modo si farà chiarezza sull’alto costo del servizio, se attraverso una commissione d’inchiesta o altro”. Per Trischitta e David invece l’unico problema in quell’occasione era che alla delibera mancavano i nomi dei componenti che ne avrebbero fatto parte. Esplose il caos, soprattutto fuori dall’aula, alla fine fu tutto rinviato al giorno successivo.

L’8 gennaio la Presidente Barrile dichiarava di “non poter che gradire l'istituzione di una simile commissione ma aspettare qualche giorno non avrebbe creato alcun turbamento, alla luce della necessità di ricercare un maggior equilibrio e una maggiore armonia tra le posizioni dei diversi gruppi politici”. D’accordo Pierluigi Parisi del Pdl che chiedeva tempo per dare la possibilità a ciascun gruppo di riunirsi per indicare e trasmettere un nominativo, fermo restando che è necessario che il Consiglio approvi l'istituzione di una tale commissione d'inchiesta. Ma Franco Mondello, presidente della I commissione Bilancio, informava l’aula che proprio la commissione aveva deciso che non vi erano le condizioni per la costituzione di una commissione d'inchiesta e che quindi la proposta sarebbe stata ritirata dai proponenti perché non vi erano le condizioni per procedere. “La delibera va formulata in maniera diversa, se veramente si vuole seriamente lavorare per la città” ammoniva Mondello che chiedeva perché allora non partire le verifiche dal 2003, anno di chiusura della società mista. Perplesso anche Pio Amadeo del Megafono che chiedeva chiarimenti sul reale oggetto della delibera. Piero Adamo chiedeva invece di ritirare l’atto e di apportare tutte le necessarie modifiche in modo da sgomberare il campo da dubbi e ostacoli, sulla stessa linea Carlo Abbate dei Dr che ha ribadito la necessità di formulare meglio la proposta. Assolutamente contrario Claudio Cardile del gruppo Felice per Messina, per quello che in passato hanno prodotto le commissioni d’inchiesta. Sul fronte opposto ancora i consiglieri accorintiani: Ivana Risitano ha invitato l’Aula di esprimere la sua volontà politica sull’indagare o meno il passato in attesa di definire le modalità per farlo al meglio, Lucy Fenech ha chiesto ai colleghi semplicemente chiarezza. A chiudere la discussione la proposta di Simona Contestabile dei Progressisti Democratici di sospendere per una settimana e dare modo Segretario generale Antonio Le Donne di esprimere un parere. Su 17 presenti in 12 hanno votato sì per rinviare e così si è giunti alla seduta di ieri. Seduta che ha rappresentato l’ultima puntata di una saga che alla fine non ha portato da nessuna parte. E che lascia solo il dubbio che in tanti abbiano preferito non creare una commissione d’inchiesta che possa fare luce sulle tante zone d’ombra della gestione rifiuti degli ultimi anni. Si è ipotizzata l’istituzione di una commissione dedicata alle partecipate. Ma è tutta un’altra storia. E potrebbero trascorrere altri mesi per poi non arrivare a nulla.

Francesca Stornante

24 commenti

  1. come sempre, tanto rumore per nulla. del resto cosa ci si puo’ aspettare da un manipolo di +++++ agli ordini dei poteri forti della citta’, responsabili del suo disastro economico, culturale e sociale?

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  2. Ricordatevi tutto questo alle prossime elezioni, anche se non credo lo farete. Nessuno dei soliti polemici, commenta questo articolo vero?

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  3. C ERA DA ASPETTARSELO…. PAROLE PAROLE PAROLE E NIENTE DECISIONI… E SARA SEMPRE COSI PERCHE NELL AGIRE VORRA DIRE SCOPERCHIAE IL PENTOLONE…

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  4. LO COMMENTO IO… I MESSINESI SONO P……NI E VOTANO SOLO PERCHE LO HANNO SEMPRE FATTO NON PERCHE CAPISCONO “A CHI” VOTANO

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  5. Vi aspettiamo cari politici 🙂 alle prossime elezioni, mancu da strada aviti a passari… sveglia Messina!

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  6. IL CORAGGIO,UNO NON SE LO PUO’ DARE. Ognuno di noi ha avuto a che fare con i PROMESSI SPOSI,per chi non l’ha studiato ci ha pensato la televisione,e con la simpatia/antipatia verso DON ABBONDIO.In fondo il simpatico/antipatico personaggio non era un vigliacco grave,il Manzoni dipinse bene quel particolare italiano: uno consapevole che il rischio sia la vita (per i nostri Consiglieri fare politica) e l’istinto di sopravvivenza una cosa naturale (rimanere in politica). Don Abbondio,aveva sì paura,ma chi,al suo posto,alle prese con i Bravi (gli interessi oscuri della discarica),non ne avrebbe avuta? In fondo è la stessa paura alla base della reticenza.E’ vero,Don Abbondio era un prete (Consigliere rappresentante del popolo sovrano), ma anche un prete (Consigliere) è un uomo. Eppure,ironia della mala sorte,Don Abbondio è rimasto nella storia come il prototipo del vigliacco,speriamo non accada per i nostri Consiglieri Comunali.

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  7. Francesco Merlino 23 Gennaio 2014 09:16

    Meglio non fare luce su sistemi clientelari gestiti dalla solita mafia politica.

    Complimenti a chi ha mandato indietro tutto quanto. Ora continuate a lamentarvi per gli elevati costi di questi enti..

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  8. ….complimenti, hai appena vinto un bonus DISSESTO la meta è più vicina..
    Adesso scegli:
    Digita
    ‘1’ se vuoi raddoppiare il bonus,
    ‘2’ se vuoi che Renato con due magliette free tibet salvi il tibet dal dissesto,
    ‘3’ se vuoi occupare Palazzo Zanca
    ‘4’ se vuoi fare ricorso al fondo salvafondi dei fondi per il salvataggio dei comuni dissestati dal salvataggio dal dissesto precedente,
    ‘5’ se vuoi mangiare una ‘menza ca panna’ con il tuo sindaco preferito mentre gli mostri la foto del cassonetto sotto casa
    ‘6’ se vuoi convertire il tuo bonus in un’isola pedonale smontabile comprata all’ikea
    ‘7’ se vuoi il tuo TIR personalizzato per andare a Ganzirri a comprare le cozze
    ‘8’ se vuoi che il comune spacci per ripianare i debiti
    ‘9’ se vuoi attaccarti al tram
    ‘0’ PER PARLARE CON UN NOSTRO OPERATORE DEL COMUNE
    ops……..
    ATTENDERE PREGO: I NOSTRI OPERATORI AL MOMENTO SONO IMPEGNATI IN ALTRO..
    [..]
    ATTENDERE PREGO: I NOSTRI OPERATORI AL MOMENTO SONO IMPEGNATI IN ALTRO..
    [..]
    ATTENDERE PREGO: I NOSTRI OPERATORI AL MOMENTO SONO IMPEGNATI IN ALTRO
    [..]…

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  9. Consigleri +++++++++ fate ++++++++o!

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  10. francocrisafulli 23 Gennaio 2014 11:32

    COSI’ SI SPIANA LA STRADA AI RICORSI e non solo…..
    Certamente non mancano i motivi per ricorrere contro la Tares Messinese. Ma questo aggiunge un tassello importante sulla effettiva determinazione e quantificazione dei corretti costi del servizio, quello del manifesto dolo. Infatti chi amministra per sgombrare il campo da dubbi o omissioni a questo punto gli resta una sola strada da percorrere quella della Procura e della Corte dei Conti.

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  11. COME SI CAPISCE CHE ANNO TUTTI DA PERDERE….
    ALLE PROSSIME ELEZIONE SCRIVIAMO BENE CAMBIAMENTTO E NON VOTIAMO CHE E’ IN GIUNTA E CHI E’ STATO IN GIUNTA NEGLI ULTIMI 15 ANNI..
    VOTIAMO GENTE NUOVA QUALSIASI SIA IL COLORE POLITICO MA CHE NON PORTINO NE IL COGNOME DEI VECHI CONSIGLIERI,,..
    DIMENTICAVO CONTROLLIAMO SCHEDA ANAGRAFICA DI TUTTI I CANDIDATI COSI SE CE’ PARENTELA CON IL VECCHI ABBUFFINI NON LI VOTIAMO!!!!!!

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  12. Per la cronaca il consiglio comunale che deve approvare le delibere è composto quasi interamente da consiglieri del pd e del pdl che nulla c’entra con il sindaco…

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  13. MessineseAttento 23 Gennaio 2014 12:26

    Non c’è peggio di chi si crede di essere intelligentemente sarcastico e non si rende conto che l’unico obiettivo che riesce a raggiungere è quello di dimostrare palesi difficoltà di comprendonio.
    Ma, tergiversando su questi protagonisti del nulla, primi nemici di se stessi, fuori dalla storia fino a fare tenerezza, e tornando all’articolo, chiedo come si possa pretendere che la politica condanni se stessa.
    Guardate com’è saltato (e di salti se ne intende) dalla sedia il povero xxxxxxxx.

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  14. continuate a votarli mi raccomando

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  15. …e i “signori” che c’erano fuori da palazzo zanca appena qualche giorno fa che fine hanno fatto? DOVE SONO?
    E quel signore che (nel video si sente benissimo…) grida “Accorinti ladro”, che fine ha fatto?
    Perchè non s’indigna?
    Perchè non v’indignate?
    E il signor “Felice” non s’indigna?
    E i giornalisti….TUTTI???Non ci fanno su un bel “redazionale”? Non s’indignano???
    E se vi chiamano “BUDDACI” in tutto il Pianeta…alla fin fine non hanno pure ragione???

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  16. beh… posto che l’atteggiamento del consiglio comunale è grave, non vedo dove sia il problema…

    che l’amministrazione chiuda subito messinambiente per avere verificato evidenti incongruenze tra costi e servizi.

    che si abbia il coraggio di andare dritti per una strada… è ovvio che questo consiglio comunale può solo volere ostacolare “qualsiasi” cosa… è però evidente che la giunta non è in grado di prendere decisioni forti e condivise dalla cittadinanza…

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  17. Perchè gli stessi che hanno protestato contro la tares (giustamente ma sbagliando obiettivo), non protestano per questo motivo???
    Eppure si andrebbe a scoprire meglio il perchè paghiamo così tanto, i responsabili e le schifezze combinate in questi anni.

    Felice scendi in piazza con noi dai.

    I cittadini messinesi chiedono a TempoStretto di mantenere questo articolo per tanto tempo e seguire accuratamente la questione, così come fatto con i mercatini di Natale (e per l’appunto vorrei vedere la stessa tenacia da parte del sig. Zucc4r3ll0) e le luminarie di Natale (S4nt4lc0 non avere paura e scrivici una bella lettera in cui spieghi dettagliatamente perchè non vuoi l’inchiesta).

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  18. Importante sono le 39 sedute…Non spiritistiche ,ma del consiglio comunale e poi abbiamo il massimo……….di buddaci.

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  19. Che tristezza!!
    Non sai che dire vero?

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  20. MessineseAttento 23 Gennaio 2014 15:56

    E’ curioso come questo articolo sia stato superato, in homepage, dal dibattito sull’isola pedonale.
    Sarei ipocrita se non esternassi i miei sempre più profondi dubbi sull’imparzialità di TS.
    Ricordo, con ancora incredulo stupore, l’assurda scelta di questa testata di intervistare, all’indomani dell’inaugurazione dello spazio pedonale, ESCLUSIVAMENTE coloro che stavano in fila sulle loro auto. Solo dopo che alcuni lettori, me compreso, hanno manifestato dubbi sull’ambiguo operato, la redazione è corsa ai ripari dando la parola (meglio tardi che mai) a chi godeva della straordinaria possibilità di riappropriarsi di una piccola fetta di centro cittadino.
    Do ragione e sostegno a chi invoca la stessa insistenza con la quale TS ha martellato sui mercatini natalizi (!?!?) e sulle luminarie (!?!?!?!?!?!?!?) e mi aspetto un pungente articolo, della brava Rosaria Brancato, che tratti di queta porcata dell’auto assoluzione che certa politica si sta regalando.
    Vediamo se dopo l’interessantissimo articolo sull’incontro tra la befana e babbo Natale, si riesce a parlare anche di questa combriccola di consiglieri terrorizzati dall’istituzione di una commissione d’inchiesta, la quale inchioderebbe metà consiglio ed anche chi, oggi, cerca ancora di vendersi come un verginello senza colpe.

    Aspettiamo con fiducia!!

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  21. Pauraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.

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  22. LA COMMISSIONE D’INCHIESTA DEVE ESSERE FATTA DALLA PROCURA DI TREVISO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  23. Dove sono tutti quei furbi che fanno il conto alla rovescia, criticano il sindaco Accorinti e trovano ogni piccola scusa per andare contro quest’amministrazione. Dov’è quel ridicolo candidato sindaco del PD e dove sono tutti quei ladri cialtroni riciclati dal PDL… come mai Calabrò non interviene a gran voce in questa situazione?
    Continuate a difendere chi vi ruba in tasca, tanto ormai manco buddaci siete più, ma solo squallidissimi ignoranti allo stato puro!

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  24. I consiglieri comunali ?…… A prima ruvina i messina sia i vecchi che i nuovi

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