Il coordinamento unitario pensionati lavoro autonomo di Messina parteciperà alla protesta di Palermo di domani

Il coordinamento unitario pensionati lavoro autonomo di Messina parteciperà alla protesta di Palermo di domani

Il coordinamento unitario pensionati lavoro autonomo di Messina parteciperà alla protesta di Palermo di domani

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mercoledì 29 Febbraio 2012 - 11:45

Attenzionati i casi di sospensione di assistenza domiciliare, rischio di non utilizzare a pieno le risorse finanziarie, ritardi attuazione piani 328, casi di malasanità, chiusura centri aggregazione anziani, diffuse irregolarità case di riposo private, lunghe attese corsie ospedaliere che colpiscono la dignità degli ammalati

Il Cupla, coordinamento Unitario Pensionati Lavoro Autonomo, che rappresenta le Associazioni pensionistiche di Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Cna, Sada-Casartigiani, Confesercenti, 50&Più Confcommercio sta partecipando alla grande marcia per il lavoro che si svolgerà domani a Palermo alle 11. Il Cupla Messinese esprime seria preoccupazione per lo stato dei servizi sociali e sanitari. Attenzionati i casi di sospensione di assistenza domiciliare, rischio di non utilizzare a pieno le risorse finanziarie, ritardi attuazione piani 328, casi di malasanità, chiusura centri aggregazione anziani, diffuse irregolarità case di riposo private, lunghe attese corsie ospedaliere che colpiscono la dignità degli ammalati.

«Cresce una diffusa percezione di non affidabilità delle nostre strutture ospedaliere», si legge in una nota. Per il coordinamento le questione da affrontare subito sono: Garantire in tutti i comuni il servizio di assistenza domiciliare e costituire le consulte comunali anziani; attivare l’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) promuovendo protocolli operativi in modo da garantire tale servizio agli anziani non autosufficienti con programmi di cura e assistenza personalizzati; potenziare i punti di urgenza-emergenza ospedalieri, gli hospice, il Day Hospital oncologico evitando le lunghe attese in pronto soccorso o quelle astantarie ancora più traumatiche per i malati terminali e i loro congiunti; favorire le dismissioni ospedaliere con le cure e assistenze a casa, attivando anche le moderne tecnologie con la tele assistenza domiciliare; approntare un piano straordinario di creazione di strutture territoriali per favorire e stimolare tutti quei servizi di assistenza, prestazioni sanitarie, esami diagnostici che limitino il ricorso ai ricoveri ospedalieri; affrontare con urgenza le criticità nell’attuazione dei piani di zona 328 ed evitare che ancora una volta piani triennali diventino di fatto attuati in 6 o più anni diffondendo una pessima immagine della Sicilia; revisione dei meccanismi esenzione ticket alla luce della recente normativa regionale che ha generato incertezze e confusione.

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