Il Coordinamento Ambientale Milazzo Valle del Mela esprime solidarietà alle mamme del Comitato No Muos che il sei marzo sono rimaste coinvolte in alcuni episodi di tensione tra manifestanti e Forze dell'Ordine nel corso del presidio permanente di fronte la base militare americana di Niscemi. Sempre il 6 Marzo l'Assemblea Regionale votava la mozione presentata dal Moviemnto 5 Stelle contro il progetto dell'Elettrodotto Terna. Grande soddisfazione è espressa dal Coordinamento Ambientale Tutela del Tirreno
Donne e madri in prima fila per la difesa del territorio e della salute dei figli e delle generazione future. Il Coordinamento Ambientale Milazzo-Valle del Mela esprime solidarietà ed appoggio alle mamme No Muos, rimaste coinvolte nei momenti di tensione verificatesi tra manifestanti e Forze dell’Ordine mercoledì sei marzo, nel corso del presidio permanente che da mesi, ormai, piantona la base militare americana a Niscemi. L’episodio è scaturito dal passaggio di mezzi militari ai quali le donne avrebbero cercato di avvicinarsi. La motivazione sarebbe la presenza di alcuni operai nei veicoli, cosa che costituisce la violazione del patto: “si al ricambio dei militari, no agli operai nella base”, che il Comitato No Muos ha chiesto di rispettare soprattutto dopo la revoca delle autorizzazioni ai lavori voluta dalla Regione Sicilia. Durante gli attimi concitati che hanno avuto seguito, a detta dei manifestanti, diverse donne del Comitato sono rimaste contuse e una madre di tre figli ha dovuto fare ricorso alle cure del Pronto Soccorso. Per questo il Coordinamento Ambientale Milazzo-valle del Mela condanna fermamente l’episodio, nella speranza che non si verifichi più niente di analogo. Scrive il Corrdinamento nel suo comunicato: “Le mamme del Comitato No Muos protestavano pacificamente per difendere un diritto contemplato anche nella carta costituzionale della Repubblica italiana: il diritto alla salute”. Un diritto che anche gli attivisti della Valle del Mela rivendicano nei confronti del progetto dell’elettrodotto aereo della società Terna. Un braccio di ferro, quello tra comitati cittadini e Terna, che va avanti dai primi anni duemila e che, nonostante il recente intervento della Regione, sembra distante dalla conclusione.
L’ultima puntata sempre il 6 Marzo, giorno in cui l’Ars, sotto la spinta dei deputati 5 Stelle, ha votato con larga maggioranza una mozione contro il progetto dell’Elettrodotto Terna Sorgente- Rizziconi. Per questo il Coordinamento Ambientale Tutela del Tirreno nell’esprimere massima soddisfazione ringrazia l’impegno del Movimento 5 Stelle e in particolar modo la deputata Valentina Zafarana per aver dimostrato in questo modo grande sensibilità ambientale. Un ringraziamento va anche all’onorevole Franco Rinaldi e al Presidente dell’Assemblea onorevole Giovanni Ardizzone,da sempre vicini alla lotta dei comitati contro l’ecomostro.
“Ribadiamo la nostra ferma contrarietà al progetto ed invitiamo, ancora una volta, il governo regionale a bloccare i lavori del colosso Terna, sulla base delle analitiche contestazioni, illustrate nei ricorsi giudiziari presentati dai Comuni di Pace e San Filippo del Mela, in quelli presentati dai 101 cittadini di Serro, che per depositare i ricorsi si sono autofinanziati, trattasi di argomentazioni che le nostre associazioni da tempo hanno consegnato agli uffici regionali” – si legge nel comunicato divulgato dal Coordinamento Ambientale del Tirreno – “Auspichiamo che l’Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana faccia rispettare il Piano Paesaggistico e le relative Norme di Salvaguardia.Auspichiamo che l’Assessore al Territorio e l’Ambiente Regionale rilevi la violazione del Piano di Gestione della ZPS Monti Peloritani e, ritenuta la mancanza della verifica di ottemperanza alle prescrizioni, dichiari la illegittimità dei lavori avviati da Terna e chieda ai Ministeri competenti la immediata sospensione”.
Intanto il Coordinamento Ambientale Milazzo Valle del Mela annuncia ufficialmente l’adesione alla manifestazione nazionale contro il Muos prevista per il 30 Marzo, ovviamente a Niscemi. La battaglia territoriale dei comitati contro l’Elettrodotto Terna si unisce, così, a quella contro l’antenna satellitare di Niscemi, che ha già registrato l’appoggio della Rete No Ponte e che a sua volta si lega a livello nazionale con l’opposizione all’Alta Velocità. Luoghi diversi ed un'unica esigenza: la difesa del territorio. (Eleonora Corace)