La Regione ha assegnato 5 milioni di euro ai comuni siciliani che hanno superato l'obiettivo del 65%. In provincia il contributo maggiore (82mila euro) a S. Teresa
Firmato lo scorso 17 febbraio il decreto con cui l’assessorato regionale per le Autonomie locali ha stanziato 5 milioni di euro da ripartire ai comuni siciliani la cui percentuale di raccolta differenziata ha superato il 65%. L’anno di riferimento è il 2018. In provincia di Messina il contributo maggiore è stato assegnato al Comune di S. Teresa: circa 82mila euro. A seguire, Villafranca e Torregrotta.
“Sono state ripartite – ha dichiarato il deputato regionale e sindaco di S. Teresa, Danilo Lo Giudice – le risorse per la premialità riservata ai comuni che hanno superato il 65% di raccolta differenziata”.
Si tratta di una norma che Lo Giudice, in veste di deputato regionale, ha “fortemente voluto e difeso fin dal mio insediamento all’assemblea regionale in quanto premia – ha spiegato – non solo le comunità ma soprattutto i cittadini che con il loro impegno ci consegnano una Sicilia migliore”.
La norma assegna 5 milioni ai comuni siciliani: il 50% in funzione del numero dei comuni che raggiungo l’obiettivo (quest’anno la quota fissa è stata di 31mila 645 euro per ogni ente locale) e il restante 50% in rapporto al numero di abitanti. “Non più contributi a pioggia – ha concluso Lo Giudice – ma sostegno a quegli enti che si dimostrano produttivi per migliorare la nostra Sicilia”.
I comuni messinesi premiati
In provincia di Messina sono quindici complessivamente i comuni che ne beneficeranno. Questo l’elenco: Brolo (contributo assegnato 63.545 euro), Capri Leone (56.372), Castel di Lucio (39.125), Castroreale (45.597), Limina (36.573), Longi (40.198), Mazzarà Sant’Andrea (40.225), Naso (53.629), Rodì Milici (43.308), Rometta (67.460), San Filippo del Mela (70.329), S. Teresa (82.238), Saponara (53.974), Torregrotta (72.306), Villafranca (79.544).
Per il 2019, le somme sono state riconosciute dalla Regione, in attuazione del comma 1 della legge regionale 8 Maggio 2018 e successive modifiche, ai Comuni che nell’anno precedente (quindi il 2018) hanno superato la quota del 65% di raccolta differenziata.