Il sindacato teme la conferma delle decisioni che tanto malcontento hanno creato finora
MESSINA – Annullate le decisioni assunte con la delibera del 12 ottobre, tutto rimandato alla riunione 30 novembre. E’ l’esito della riunione di ieri del Consiglio scolastico provinciale per ridiscutere del piano di dimensionamento della rete scolastica del 2019-2020.
Le questioni più spinose riguardano: la sottrazione dell'indirizzo linguistico del Liceo "Seguenza" per aggregarlo al Liceo "Maurolico", l'accorpamento della scuola dell'infanzia plesso ex Iai dell'IC "Pascoli-Crispi" all'IC"Battisti-Foscolo", l’accorpamento dell'IC "Leopardi" all'IC "Giovanni XXIII", l’aggregazione degli IC di Capizzi e Cesarò e lo smembramento dell'IC "Paradiso" e conseguente accorpamento del plesso "Beata Eustochia" all'IC "Vittorini".
La Flc Cgil di Messina aveva espresso serie perplessità riguardo queste decisioni che “non tenevano conto delle condizioni strutturali di alcune scuole e soprattutto non erano state prese in considerazione e rispettate la progettualità e le esigenze educative delle scuole, dei loro studenti e delle garanzie di stabilità dell'organico docente in funzione della continuità didattica. Considerate le criticità emerse già l'anno scorso in fase di approvazione del piano di dimensionamento 2018-2019, ci si aspettava che il Csp (Consiglio Scolastico Provinciale), la cui legittimità in generale e di alcuni suoi componenti, in particolare, presidente in primis, è messa in discussione dal decreto legislativo 297/1994 che ne indica i requisiti, potesse avere un'attenzione maggiore verso quelle scuole della città e della provincia che avevano rappresentato le proprie legittime perplessità e contrarietà. Invece scopriamo, con molto stupore, che sono state ripresentate le stesse proposte, ampiamente osteggiate dai genitori, alunni e personale scolastico l'anno precedente. A questo punto sorgono spontanee due domande: quali sono le finalità di alcuni componenti del Csp? E questo organismo, proprio nel rispetto del suo ruolo di rappresentanza, tiene conto delle reali esigenze del territorio messinese?”.
Dall’incontro del 30 novembre, “spero non vengano fuori, per l’ennesima volta – dice il segretario generale della Flc Cgil, Pietro Patti – proposte ispirate da personalismi e protagonismi di alcuni dei suoi componenti, ma pareri e suggerimenti ispirati a principi di ragionevolezza e di condivisione con le famiglie e le scuole interessate al dimensionamento. Non bisogna sottovalutare la forza dei cittadini e delle comunità. Auspichiamo che le decisioni assunte saranno dettate rispettando il lavoro faticoso svolto da docenti, personale Ata e Ds congiuntamente alle famiglie per portare avanti le scuole e farle crescere sul territorio, senza considerare il fatto che l'operazione oggi evitata, che non esitiamo a definire miope e approssimativa, avrebbe delle serie ricadute occupazionali sul personale docente e Ata (elevato numero di perdenti posto), sulla continuità didattica e sulla qualità del servizio scolastico".