Vietato l'accesso in spiaggia ai cani, ma attenzione alle ordinanze: potrebbero essere irregolari

Vietato l’accesso in spiaggia ai cani, ma attenzione alle ordinanze: potrebbero essere irregolari

Giusy Briguglio

Vietato l’accesso in spiaggia ai cani, ma attenzione alle ordinanze: potrebbero essere irregolari

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martedì 18 Agosto 2015 - 22:27

In estate, riecheggiano le ordinanze che prevedono il divieto di accesso degli amici a quattro zampe nell’arenile. I comuni siciliani si rimettono alle disposizioni in materia dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente. Risuonano di malcontento le segnalazioni che residenti e turisti inviano all’Aidaa, che invia direttive per evitare di essere multati ingiustamente: spesso i divieti non sono regolari

L’inerzia delle amministrazioni nel prevedere spazi dove i cani possano scorazzare in libertà è amplificata dalla mole di provvedimenti che ne vietano l’ingresso in diverse aree pubbliche. In estate, riecheggiano le ordinanze che prevedono il divieto di accesso degli amici a quattro zampe nell’arenile. I comuni siciliani si rimettono alle disposizioni in materia dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente. L’articolo 3 del D.D.G. 476/2007, in merito alle prescrizioni sull’uso delle spiagge e delle strutture balneari (terzo punto) stabilisce che è vietato “il transito, la sosta ed il bagno di cani ed altri animali, anche se al guinzaglio, al di fuori degli spazi attrezzati per l’accesso di animali di affezione ai sensi dell’art.4 della L.R. n° 15/05. Sono esclusi dal divieto i cani di salvataggio al guinzaglio ed i cani guida per i non vedenti”. Una disposizione in vigore non solo per il periodo estivo, ma anche per il resto dell’anno. Nessuna normativa invece che preveda che i comuni si attrezzino per sopperire alla carenze in tal senso.

Nella provincia messinese, ha fatto eccezione il comune di Rometta dove il sindaco, accogliendo le richieste pervenutegli, ha individuato un tratto di zona dove permettere ai cittadini di portare i propri cani. Nel versante jonico, invece, nessuna buona notizia in tal senso. Solo il comune di Letojanni ha previsto nel Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo la realizzazione di un’area per il libero accesso degli animali di affezione.

Risuonano di malcontento le segnalazioni che residenti e turisti inviano all’Aidaa – Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente: oltre 600 dalle località siciliane, di cui circa un terzo proprio dalla provincia messinese dove sono state elevate anche diverse sanzioni. Ma proprio dall’Aidaa arrivano delle direttive per evitare di essere multati ingiustamente: spesso i divieti non sono regolari e di conseguenza anche le richieste di far allontanare il proprio cane dalla spiaggia: “Occorre che i comuni emettano un'ordinanza che preveda il divieto motivato, l'estensione oraria di tale divieto e che la medesima ordinanza sia firmata dal sindaco, da un assessore delegato o dal comandante dei vigili urbani, e pubblicata sugli albi pretori dei singoli comuni. Se manca solo una di queste indicazioni l'ordinanza non è valida. Inoltre, i cartelli che prevedono tale divieto devono recare sul retro il numero dell'ordinanza comunale di riferimento e la data di scadenza. Altrimenti, seppure in presenza di una ordinanza regolarmente firmata, il divieto è da considerarsi nullo”.

Attenzione, dunque, alle ordinanze. Ma l’appello del presidente dell’Aidaa, Lorenzo Croce, è anche che “le oltre 200 ordinanze che sono in vigore nei comuni marini siciliani siano abolite o perlomeno che i singoli comuni emettano direttive chiare e comunque prevedano una spiaggia libera dove bagnanti e cani possano godersi in pace i giorni della prossima estate”.

Giusy Briguglio

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