Denuncia alla Guardia di Finanza da parte di un medico dell'azienda secondo il quale il direttore generale non poteva essere nomitato. Ma le norme sarebbero superate da tempo.
“La nomina del dottore Gaetano Sirna a direttore generale dell’Asp di Messina è illegale. Sirna è incompatibile, perché nell’Azienda lavora la moglie, ed è lui che decide se confermarla o meno nell’incarico. Ma soprattutto perché è ancora inquadrato al Sirina di Taormina, violando così l’articolo 3 del DPR 502/92”. Il dottore Pietro Mondì, psichiatra del materese da tempo operante a Messina, è sicuro della sua tesi, tanto da metterla nero su bianco in un esposto presentato a fine luglio alla Guardia di Finanza di Messina e di Palermo.
Nella denuncia di due pagine, il dottor Mondì spiega che Sirna, direttore dell’UOC dell’ospedale Sirina di Taormina, è stato nominato direttore generale dell’Asp pur conservando il suo inquadramento, dove è stato posto in aspettativa senza assegni. I due profili, però, secondo Mondì, sono causa di incompatibilità, anche in caso di aspettativa senza assegni. In più, Mondì parla di una incompatibilità “di fatto” dovuta alla circostanza che la moglie di Sirna è Direttore di struttura complessa, cioè ex primario, all’ospedale Barone Romeo di Patti, quindi alle dirette dipendenze del marito.
Sereno il direttore generale Sirna, secondo il quale le dichiarazioni del dottor Mondì sono del tutto destituite di fondamento considerato l'incompatibilità tra direttore generale e dipendente è una previsione superata dalle norme più recenti. Sarà ora la Guardia di Finanza a valutare se ci sono davvero profili di incompatibilità o se la denuncia non trova fondamento.