A Palermo il corteo dei disabili siciliani che chiedono il rispetto dei loro diritti, cancellati da una politica che ha dimenticato l'importanza dell'assistenza giornaliera per le famiglie che combattono con la disabilità. Da Messina è partito il Movimento spontaneo servizi sociali. In corteo anche il regista Pif

Non riuscirete a prenderci in giro. Vogliamo vivere non sopravvivere. E soprattutto #SiamoHandicappatiNoCretini. Con questi messaggi su cartelloni e striscioni, con quell’hashtag che è diventato lo slogan di una protesta che ha portato in strada la drammaticità di storie quotidiane che parlano di sofferenze e difficoltà, i disabili siciliani hanno attraversato le vie di Palermo per chiedere solo il rispetto dei loro diritti. Un marcia per la dignità. Una marcia fatta di tante persone in sedia a rotelle, famiglie che soffrono, madri, padri, fratelli che sono soli accanto a quei familiari disabili e dimenticati da una politica che in questi anni è stata cieca. Due mesi fa avevano invaso la sede della presidenza della Regione, esasperati per i tagli all’assistenza del governo siciliano. Insieme a loro, due mesi fa come oggi, anche il regista Pif, che aveva parlato a muso duro e con toni fortissimi al presidente Crocetta, colpevole di aver abbandonato centinaia di famiglie al loro destino. Doveva cambiare qualcosa ma non si è mosso nulla. E oggi, con in testa l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, Pif e i fratelli Gianluca e Alessio Pellegrino, ormai simbolo di una battaglia per i diritti degli ultimi, hanno sfilato dalla cattedrale, a piazza Indipendenza, facendo una prima tappa davanti all'Assemblea regionale siciliana e poi a Palazzo d’Orleans.

A Palermo c’era anche il Movimento spontaneo Servizi Sociali di Messina. Dalla città dello Stretto è partita anche la voce dei disabili messinesi per dire basta ad una politica che ha abbandonato le persone con disabilità. Per dire basta allo stato di totale disinteresse da parte della Regione, per affermare la loro dignità di persone libere, per sentirsi considerati come persone.

“La presenza del Movimento spontaneo servizi sociali Messina a Palermo scaturisce dalle grosse criticità della nostra città di Messina nell'affrontare ormai annose problematiche sulla disabilità. Molti disabili non sono in grado di accedere al servizio di assistenza del Comune per il forte contributo di compartecipazione da parte del disabile anche per una sola ora di assistenza giornaliera. Alzare la quota Isee è un intervento fondamentale che la politica deve garantire per dare un servizio accessibile a tutti” hanno dichiarato Mario Buzzai e Franco Bertuccelli, a nome del movimento spontaneo. “L’obiettivo di ogni amministrazione per essere vicina alle esigenze degli ultimi deve essere quello di rendere Messina più vivibile per la disabilità cercando di demolire tutte quelle barriere architettoniche e mentali per creare una città a misura di tutti”.

Il corteo palermitano è finito davanti la sede della presidenza. Quando il governatore Crocetta è sceso in strada però ha trovato i disabili che gli hanno voltato le spalle e silenziosamente sono andati via senza neanche ascoltare cosa stava dicendo ai giornalisti in una sorta di conferenza stampa improvvisata. Crocetta ha annunciato di aver dato mandato all'assessore al Bilancio Baccei di predisporre un emendamento da presentare martedì in aula, prima dell'apertura del dibattito sulla finanziaria, per reperire fondi consistenti al fine di allineare il fondo per la disabilità del 2017 a quello del 2018. Ai disabili siciliani non resta che stare a vedere cosa accadrà. Di certo non resteranno in silenzio e non si faranno prendere in giro. Perché “sono handicappati non cretini”.

Francesca Stornante