I consiglieri Dr contestano l’ipotesi di un ennesimo regolamento e premono per l’istituzione di un tavolo di concertazione capace di tra le parti con funzione di coordinamento, che svolga appieno una funzione sollecitatoria nei riguardi degli Enti deputati al rilascio delle certificazioni mediche. Mario Midolo di Democrazia Disabile è molto critico sull’operato di Palazzo Zanca e si dice pronto ad appoggiare ufficialmente la raccolta di firma per chiedere le dimissioni del Sindaco
Soffia ancora il vento della polemica sul caso legato agli stalli dei disabili che già a dicembre aveva arroventato il clima politico. Si tratta della vicenda scaturita dalla rimozione di circa 200 stalli personalizzati destinati ai portatori di handicap dalla quale l’amministrazione si era detta critica, dichiarandosi pronta a «dare risposte vere ed efficaci alle necessità ed ai bisogni delle fasce più deboli».
Oggi però, la mancanza di una tempestiva risoluzione ha spinto i consiglieri Dr a contestare l’ipotesi di emanazione di un ennesimo regolamento. Secondo Nino Carreri (nella foto)«continuare a sfornare regolamenti, spesso inutili e dannosi sembra essere diventato lo sport popolare del consiglio comunale. Tutti alla spasmodica ricerca di nuove regole senza badare a quelle preesistenti e spesso non rispettate».
«La vicenda dei pass per disabili che ha coinvolto il dipartimento alla mobilità da un lato e i diversabili dall’altro», continua il consigliere, «rischia di trascinarsi ancora per lungo tempo, soprattutto perché non si riesce a comprendere che il ruolo di terzo incomodo giocato dalla “politica ficcanaso” porta solo disorientamento e false aspettative».
«Piuttosto che continuare a propugnare regole, sottolinea Carreri «la politica “sgombri il campo” e lasci sul terreno gli attori di questa importante concertazione: il dipartimento, le associazioni di categoria e l’Asp. I Democratici riformisti, pur nel pieno rispetto delle iniziative individuali, sono contrari ad un regolamento che, se non costruito con uno spirito di terzietà, può trasformarsi in una camicia di forza per gli stessi fruitori».
Per la soluzione della vicenda stalli disabili, i Dr auspicano l'istituzione di un tavolo di concertazione più che l’emanazione di un nuovo regolamento Un tavolo di concertazione tra le parti con funzione di coordinamento, che svolga appieno una funzione sollecitatoria nei riguardi degli Enti deputati al rilascio delle certificazioni mediche, capace di porsi come soggetto terzo per costruire e sottoscrivere un protocollo di intesa rispettoso di leggi e normative esistenti.
Anche Mario Midolo, del Movimento peloritano Democrazia Disabile è molto critico sull’operato di Palazzo Zanca. «Apprendiamo con sgomento», dice Midolo, «che l’ennesimo sollecito ad emanare un nuovo regolamento per i pass disabili, di cui va dato atto alla consigliera Fenech, è praticamente restato inascoltato da chi doveva già da molto tempo aver deciso sull’argomento».
«Il Movimento nella riunione della commissione apposita che si tenne a dicembre 2014», spiega Midolo, «aveva offerto la propria disponibilità a trovare una soluzione al problema ma al contempo aveva minacciato di avviare una class action collettiva a danno dell'assessorato alla viabilità nel caso in cui non si fosse trovata una soluzione definitiva alla questione».
«L'Ing. Mario Pizzino, presente a quella riunione», aggiunge Midolo, «si era impegnato a trovare in breve tempo una soluzione definitiva e condivisa. L'ing. Pizzino è uomo di serietà ineccepibile eppure la sua promessa fino a questo momento è praticamente non mantenuta. A questo punto Democrazia Disabile ritiene che dietro questi continui rinvii della decisione pro disabili ci sia una "manina" politica riconducibile agli atti d'indirizzo che l'assessorato varò al momento dell'insediamento dell’Ing. Cacciola». «Ora però ci siamo stancati di aspettare», conclude Midolo che si dice pronto ad appoggiare ufficialmente la raccolta di firma per chiedere le dimissioni del Sindaco.
Gabriele Quattrocchi
Ma che sono sti Pass per disabili? E’ discriminazione e provolegio al contrario. Ma perche’ allora non fanno Pass per donne, giovani, vecchi, neri e quant’altro vi venga in mente.
Tutti abbiamo la macchina, ma ci sono i provolegiati, solo perche’ hanno un cartellino, dato da chissachi e a fronte di chissa quali favori. Smettiamo di discriminare gli automobilisti messinesi dinanzi ai pochi parcheggi di questa citta’!
Ma che sono sti Pass per disabili? E’ discriminazione e provolegio al contrario. Ma perche’ allora non fanno Pass per donne, giovani, vecchi, neri e quant’altro vi venga in mente.
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